(Maggio 2025) | Le imprese italiane si sono mosse in anticipo, impiegando tecnologie e installando impianti capaci di ridurre i consumi, recuperare calore e produrre energia da fonti rinnovabili. Un approccio industriale che da oltre 60 anni si basa sullo sviluppo e la messa in campo di investimenti significativi e costanti, con una percentuale che oscilla tra il 5 e il 10% del fatturato, adottando le migliori tecniche per limitare l’impatto ambientale e superando i requisiti minimi richiesti dalle Best Available Techniques di settore.

 

Un approccio sistemico alla sostenibilità

Gli interventi energetici si inseriscono in un quadro più ampio, fatto di innovazioni di processo, recupero dei materiali, ottimizzazione della logistica e digitalizzazione. La ceramica italiana, infatti, è da anni impegnata in un percorso di miglioramento continuo, allineato agli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Ne è prova il fatto che le aziende hanno introdotto sistemi di recupero del calore, soprattutto nel comparto della ceramica sanitaria e delle piastrelle, dove il calore residuo viene riutilizzato in altre fasi del ciclo produttivo. Ad esempio, per un’azienda-tipo di ceramica sanitaria, si determina un risparmio di CO2 medio pari a circa 10.000kg/anno, abbattendo così i consumi di energia primaria. A questo si affiancano strategie di digitalizzazione dei processi, che permettono un controllo preciso e puntuale delle performance energetiche e l’adozione di materiali e tecniche costruttive che aumentano l’efficienza energetica anche degli edifici.

 

Cogenerazione: efficienza al quadrato

Una grande alleata della sostenibilità è la cogenerazione, una tecnologia che permette di produrre contemporaneamente energia elettrica e calore utile per i processi industriali. Ottimizzando l’impiego del combustibile, si riducono gli sprechi e si incrementa l’efficienza complessiva dell’impianto, diminuendone così significativamente le emissioni complessive di anidride carbonica.

Sono stati adottati con successo i sistemi di cogenerazione, in grado di alimentare impianti di atomizzazione recuperando calore che altrimenti andrebbe disperso. Oggi in Emilia-Romagna sono presenti più di 30 impianti di cogenerazione che soddisfano il 47% del fabbisogno elettrico grazie a una produzione di più di 800 GWh all’anno. È un esempio perfetto di efficienza energetica, applicata al mondo della ceramica: ciò che prima era uno scarto, oggi diventa una risorsa preziosa.

 

Il sole al servizio della ceramica: il boom del fotovoltaico

Uno degli interventi più evidenti – e tangibili – è rappresentato dall’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti degli stabilimenti che in molti casi, si trasformano in veri e propri campi solari in grado di alimentare parte dei cicli produttivi. Diverse sono le occasioni in cui il fotovoltaico riesce a coprire una quota rilevante del fabbisogno elettrico, contribuendo alla riduzione dell’impatto ambientale.

Nel distretto ceramico di Sassuolo, cuore pulsante del settore, ma anche a Civita Castellana – polo storico della ceramica sanitaria – l’adozione del fotovoltaico è ormai una prassi diffusa. Nel 2023 l’incremento degli impianti fotovoltaici installati (rispetto all’anno precedente) è stato di oltre il 75%.  Un gesto concreto di responsabilità ambientale che, oltre a ridurre le emissioni, migliora l’autonomia energetica e la resilienza delle aziende: ogni impianto è in grado di produrre da 1.000.000 a 2.500.000 kWh all’anno e garantire in media una copertura del fabbisogno elettrico del sito del 40%.

 

Il video: uno sguardo dentro il cambiamento

Il terzo episodio della campagna Io scelgo la responsabilità. Fallo anche tu! ci porta proprio dentro l’innovazione, dove tecnologia e sostenibilità si incontrano ogni giorno. Un racconto semplice, diretto e coinvolgente di come l’efficienza energetica non sia solo una questione tecnica, ma una vera e propria scelta etica e strategica per il futuro del settore.

Un volto della ceramica italiana che spesso rimane dietro le quinte: quello di un’industria all’avanguardia, che non si limita a produrre bellezza e qualità, ma si assume anche la responsabilità di farlo nel modo più sostenibile possibile.

 

Un invito ad approfondire

Questo video, insieme agli altri che compongono la campagna, è un’occasione per conoscere da vicino i risultati concreti raggiunti, ma anche per riflettere sul ruolo di ciascuno di noi – imprese, professionisti, cittadini – nella costruzione di un futuro più responsabile.

Visitando la sezione dedicata alla responsabilità su Ceramica.info, è possibile approfondire i temi trattati, esplorare altri esempi virtuosi e capire come la ceramica italiana stia contribuendo concretamente alla transizione ecologica.

Perché scegliere la responsabilità oggi significa garantire bellezza, qualità e benessere anche domani.