Il laterizio è un materiale utilizzato fin dall’antichità, che grazie alle sue caratteristiche naturali assicura un basso impatto ambientale e contribuisce ad aumentare l’efficienza energetica degli edifici. Le valutazioni sul suo ciclo di vita lo hanno giudicato un materiale sicuro e sostenibile, particolarmente adatto alla bioedilizia contemporanea.

Un materiale antico che guarda al futuro della sostenibilità

Le nuove tecniche applicative riguardanti i prodotti in laterizio (per murature , solai, pavimentazioni e coperture) soddisfano standard e livelli di prestazione sempre più elevati. Le qualità di questo materiale permettono di contenere il consumo di risorse naturali ed energetiche, riducendo notevolmente l’impatto ambientale degli edifici in cui viene utilizzato.

Requisiti di progettazione

La progettazione dei nuovi edifici mira sempre più all’aumento della loro efficienza energetica e al benessere degli utenti. 

Per valutare il grado di idoneità di un materiale in termini di sostenibilità ci si basa sulla quantità di esigenze a cui è in grado di rispondere contemporaneamente: più funzioni svolge, meno sprechi di risorse si verificano. 

I criteri ambientali rispettati dal laterizio

Il laterizio rispetta i criteri ambientali e sociali imposti dalla bioedilizia sotto molteplici aspetti:

  • Semplicità del processo produttivo.
  • Diffusione geografica della produzione.
  • Ottimizzazione ambientale dei processi.
  • Duttilità della produzione.
  • Potenzialità tecniche.
  • Semplicità di messa in opera.
  • Gestione del cantiere.
  • Potenzialità innovative
  • Durabilità e scarsa manutenzione.
  • Mantenimento delle prestazioni nel tempo.
  • Facilità nel recupero, riutilizzo e riciclo.

Valutazioni ambientali nel ciclo di vita del laterizio

La sostenibilità di un materiale è definita dall’impatto che ha sull’ambiente durante il suo intero ciclo vitale, dalle fasi di estrazione e lavorazione fino allo smaltimento. Secondo la valutazione del suo ciclo di vita (LCA – Life Cycle Assessment), il laterizio si conferma idoneo a soddisfare i Criteri Ambientali Minimi durante tutte le fasi. 

La sicurezza in fase di estrazione e stoccaggio

In fase di estrazione, il laterizio si rivela un materiale sicuro e sostenibile, grazie all’assenza di emissioni nocive, al basso inquinamento acustico e atmosferico delle lavorazioni, e alla vicinanza delle cave ai siti produttivi.

Lo stoccaggio dei prodotti in laterizio, inoltre, non richiede particolari accortezze e non comporta nessun rischio né per gli operatori dei cantieri né per quanti vivono e lavorano nelle immediate vicinanze.

Recupero energetico della produzione

La possibilità di utilizzare energia a bassa temperatura per l’essiccazione dei prodotti argillosi, come il laterizio, ha favorito il passaggio di molti stabilimenti a impianti di cogenerazione, che consentono di riutilizzare il calore disperso in fase produttiva.

La quantità di energia utilizzata per unità di prodotto nell’industria dei laterizi si è ridotta significativamente negli ultimi anni.

Riutilizzo degli scarti di lavorazione

I rifiuti in laterizio prodotti dalle attività di costruzione rientrano nei cosiddetti “rifiuti puliti”. La normativa vigente consente, dopo una valutazione della qualità, il riutilizzo di questo tipo di rifiuti per la realizzazione di riempimenti, strati di fondazione, sistemazioni a verde ecc…, riducendo così il volume da conferire in discarica. 

Le ricerche più avanzate in questo settore hanno l’ambizioso obiettivo di ottenere un nuovo materiale per murature realizzato interamente di laterizio riciclato.

La riqualifica delle aree estrattive

Le aree estrattive dell’argilla impiegata nei laterizi sono soggette a un piano che limita l’impatto degli interventi sull’ambiente ed è strettamente correlato con il successivo ripristino dell’area. Per le cave dismesse è previsto un progetto unitario di estrazione e recupero che prevede il ripristino o la riqualifica del sito al momento della chiusura; è quindi necessaria un’analisi ambientale delle conseguenze della modifica del paesaggio.

Valutazioni ambientali sulla fase d’uso

Per gli edifici di nuova edificazione e recente ristrutturazione è obbligatorio presentare la certificazione energetica e l’utente è chiamato a utilizzare un indicatore di consumo che misura i kWh/m2 anno.

Durante la fase d’uso il laterizio dimostra la sua grande adattabilità, sia per quanto riguarda il comfort abitativo che in termini di risparmio energetico.

Una costruzione in laterizio presenta un ottimo rapporto costi ambientali-benefici, soprattutto se rapportata alla vita utile dell’edificio; i consumi energetici che caratterizzano le fasi di produzione e costruzione sono infatti in gran parte riassorbiti dal basso impatto ambientale conseguito durante la fase d’uso.

Potenzialità energetiche del laterizio

Grazie alla sua specifica capacità termica, il laterizio migliora l’efficienza energetica degli edifici, soprattutto se impiegato negli involucri e rivestimenti. La scelta di soluzioni termiche in laterizio garantisce non solo il rispetto dei requisiti di isolamento, ma anche il contenimento dei costi energetici, grazie al ruolo fondamentale di massa e inerzia termica. 

Tra i benefici più evidenti ci sono il ridimensionamento degli impianti di climatizzazione invernale ed estiva e la conseguente riduzione delle emissioni di CO2.

Un materiale amato dalla bioedilizia

Negli ultimi anni, le più avanzate politiche di settore in materia di sostenibilità e bioedilizia hanno consentito utilizzi fortemente innovativi di un materiale conosciuto e utilizzato fin dall’antichità. Grazie alle sue elevate prestazioni e alla sua adattabilità, il laterizio assicura elevati livelli di risparmio energetico e un impatto ambientale inferiore alla media.