In 40 anni a Cersaie è passato il mondo

Una rassegna fotografica, unica nel suo genere, che racconta l'evoluzione della fiera: «le persone, la bellezza, le idee»
Di Maria Teresa Rubbiani e Matteo Ruini

Un libro sulla storia di Cersaie non era stato mai fatto ed il quarantesimo anniversario è stata l’occasione. Infatti una fiera, di per sé, è un evento temporaneo, che come afferma il presidente di Confindustria Ceramica Giovanni Savorani nella introduzione del libro “40 anni di Cersaie. Le persone, la bellezza, le idee”, è costituito da “Tante piccole, e meravigliose, stanze che vengono create dal nulla in pochi in giorni: 15 giorni per allestire e che poi scompaiono, finita la Fiera, nel giro di una settimana”. Di tutto il lavoro di centinaia di migliaia di persone in pratica non resta nulla se non i ricordi, gli ordini nel cassetto e … le foto scattate! Cersaie poi, in particolare, è una macchina spettacolare che si mette in moto ogni anno mesi prima della manifestazione e che non lascia tempo, fra un’edizione e l’altra, per riflettere e far sedimentare ciò che è stato fatto, impegnati come si è a produrre di anno in anno una nuova manifestazione, il cui motto è ‘presentare sempre qualcosa di nuovo’.

Per questo è quasi un miracolo, specie per un settore così dinamico come quello della industria ceramica italiana, che le foto scattate durante la manifestazione, anziché scomparire dopo essere state utilizzate a ridosso della manifestazione, siano state invece conservate in un archivio, con criteri di catalogazione che ne hanno consentito l’utilizzo proprio per la pubblicazione di questo libro.

Si fa presto a dire quaranta! In realtà quarant’anni sono davvero tanti e hanno sedimentato nell’archivio del Centro di Documentazione dell’industria italiana delle Piastrelle di Ceramica la bellezza di circa 100.000 scatti, che rappresentano una fonte quasi inesauribile di informazioni per la ricostruzione della storia di una fiera che, nata nel 1983 è tuttora di riferimento mondiale per il settore ceramico.

Le immagini non sono certamente esaurienti per conoscere questa storia: altre fonti, anche testimoniali e dati, andrebbero analizzati, ma sono un valido punto di partenza per comprendere cosa è stata e cosa è questa manifestazione.

Cosa ci raccontano dunque quelle fotografie che passano dal bianco e nero, prevalente nei primi anni, al colore via via fino alla nitidezza del digitale nei tempi più recenti?

Le immagini sono organizzate per decenni ed esposte in ordine cronologico. Per ogni anno si è scelto di pubblicare i momenti istituzionali organizzati dall’Associazione dei produttori di piastrelle di ceramica, come il Convegno economico ed il taglio del nastro. Lungi dall’essere un semplice rituale il Convegno economico ha affrontato di anno in anno non solo il tema dell’andamento del settore ceramico, ma ciò è stato fatto inserendo la lettura dei dati economici all’interno di un quadro economico più ampio non solo nazionale ma anche internazionale. Lo si vede bene dalle immagini che sempre ritraggono in tale occasione, accanto ai vertici dell’Associazione, i maggiori rappresentanti del governo in carica e, a seconda del tema trattato (da quello della competizione internazionale, a quello del made in Italy o della sostenibilità), sono stati presenti a Cersaie anche esponenti di livello internazionale dell’imprenditoria italiana, come Umberto Agnelli, vicepresidente e amministratore delegato IFI (Istituto finanziario industriale, holding finanziaria del gruppo Agnelli) nel 2000 o  Marco Tronchetti Provera, presidente e amministratore delegato della Pirelli nel 1998. Così come il convegno economico ha ospitato spesso noti economisti come Romano Prodi, presente al Convegno della prima edizione di Cersaie nel 1983, Paolo Savona nel 1993, Jacques Attali nel 2011, solo per citarne alcuni.

 

Luca Cordero di Montezemolo, Umberto Agnelli, Vittorio Prodi e Angelo Borelli all’inaugurazione di Cersaie 2000

 

Accanto a questi, scorrendo le pagine si rimane poi stupefatti per la presenza in quella che in fondo è una fiera del Trade, di alcune personalità riconosciute a livello mondiale come i migliori nella loro professione e ci riferiamo in particolare alla presenza di Arno Penzias, Premio Nobel per la fisica, che ha partecipato al convegno economico del 1996 dal titolo “Alle soglie del Terzo Millennio” per fare il punto sullo stato dell’arte in tema informatico e di telecomunicazioni, essendo a quell’epoca Penzias vice presidente del settore Ricerca degli AT&T Laboratories e alla guida della Bell Labs Research, il più avanzato ente ricerca a livello mondiale sulla tecnologia dell’informazione.

Ma ci riferiamo anche ai Premi Pritzker, i nobel dell’architettura: Cersaie in 40 anni ne ha ospitati ben 13, una presenza intensificatasi dal 2009 in poi, anno in cui è nato il programma culturale di Cersaie “costruire, abitare, pensare”. Una infografica nelle ultime pagine del libro li cita tutti, insieme a centinaia di altri architetti, designer, professori universitari, fotografi, scrittori, giornalisti che nei quattro decenni hanno tenuto conferenze, allestito e curato mostre e passeggiato per i padiglioni.

La serie di foto pubblicate costituisce poi quasi un album di famiglia per le decine di imprenditori a capo delle aziende ceramiche che hanno fatto la fortuna del settore e che sono il punto di riferimento mondiale e il motivo che porta migliaia di operatori stranieri a Bologna ogni settembre per vedere le novità. Così ritroviamo Alfredo Romani, che era presidente di Assopiastrelle nel 1983 e all’epoca dirigente della Ceramica Della Robbia, in un momento istituzionale ma vediamo anche gli imprenditori nei propri stand, dove nel 2014  il fotografo per esempio ha catturato la stretta di mano fra Luca Mussini, presidente di Atlas Concorde e Maria Elena Boschi, all’epoca ministro per le Riforme e per i Rapporti con il Parlamento, o ancora come Adriana Spazzoli, moglie di Giorgio Squinzi, ritratta in una bellissima foto del 1989 con Antonio Camellini, presidente allora di Assopiastrelle, su una installazione della mostra del designer Ugo La Pietra, sponsorizzata da Mapei, nel 1989.

 

 

Accanto agli imprenditori, ai politici, agli architetti, l’archivio del Centro di Documentazione ha poi rivelato anche un aspetto un po’ «pop» di Cersaie che nel corso degli anni ha ricevuto la visita di atleti, come il campione mondiale di pugilato Nino Benvenuti nel 1984, calciatori (Roberto Bettega nel 1996), giocatori di pallavolo, team di piloti di F1, soubrette (Simona Ventura nel 1996), fumettisti (Milo Manara nel 2013), di attori comici (Bruno Arena del duo ‘I fichi d’India’ nel 2011) e tanti altri.

E infine la selezione effettuata per ogni anno ha inserito alcune immagini degli stand della ceramica e dell’arredo bagno che, per quanto limitata rispetto alla mole di immagini contenute nell’archivio (basti pensare che gli espositori di Cersaie sono stati mediamente circa 600 all’anno), riesce a dare un’idea della bellezza dei prodotti esposti, della relazione di tali prodotti con l’epoca in cui sono stati ideati e anche della evoluzione nello stile, nell’estetica e nella qualità.

Cersaie è poi stata costantemente luogo di mostre espositive, alcune delle quali così all’avanguardia dall’avere ospitato prototipi di prodotto che anticipavano le linee che si sarebbero poi ritrovate alcuni anni dopo nella produzione proposta al mercato e basti in tal senso citare l’esempio del prototipo di lavabo ritratto nella foto n.11 a pagina 80 e relativa alla mostra “La stanza da bagno – personaggi tra sperimentazione e creatività” coordinata dall’architetto Laura Villani nel 2011.

 

 

Novembre 2023

Cer Magazine Italia 65 | 11.2023
Eterno Ivica