La sintesi tra tecnologie e materiali locali secondo Diébédo Francis Kéré

Articolo pubblicato in: "Il premio Pritzker 2022 a Diébédo Francis Kéré"

Periodo
25.09.2017 - 28.09.2017
Orari
09:00 - 19:00
Denominazione / Luogo
Bologna (Italia )
Via della Fiera

Le risposte dell’architettura in contesti complessi e particolari è stato il filo conduttore della conferenza del premio Pritzker 2022 Diébédo Francis Kéré a Cersaie 2017.

  • Nato a Gando, in Burkina Faso, Kéré ha studiato architettura in Germania, dove ottenne una borsa di studio conseguendo la laurea in architettura e ingegneria. Parallelamente ha fondato la Fondazione Kéré (ex Schulbausteine ​​für Gando eV) per finanziare la costruzione della Scuola Primaria Gando, il cui progetto ha ottenuto il prestigioso Premio Aga Khan nel 2001. Kéré continua a operare in Burkina Faso e in quattro continenti. Ha sviluppato strategie di costruzione innovative che combinano materiali tradizionali e tecniche di costruzione con metodi di ingegneria moderni. Nel 2005 ha fondato il suo studio Kéré Architecture e da allora il suo lavoro ha ottenuto numerosi riconoscimenti prestigiosi: Global Award for Sustainable Architecture, BSI Swiss Architectural Award, Marcus Prize, Global Holcim Gold Award, and Schelling Architecture Award.

    Tra i progetti realizzati, la Scuola Primaria a Gando nel luglio 2004, basata su principi di progettazione che assicurano il comfort climatico e il contenimento dei costi, sfruttando i materiali locali e il potenziale della comunità del villaggio. Seguono l’estensione della scuola e gli alloggi per i docenti, la scuola secondaria di Dano, il rinnovamento del Parco Nazionale di Bamako e il Centro per l’architettura in terra a Mopti, in Mali. La sua architettura è stata giudicata da Mario Botta – presidente della giuria del premio BSI Swiss Architectural Award – essenziale e intelligente, un’architettura dove il coinvolgimento delle comunità locali diviene progetto attivo per il miglioramento delle condizioni di vita in un contesto povero come il Burkina Faso.
    Kéré è stato inoltre scelto per la realizzazione del padiglione estivo 2017 della Serpentine Gallery al Kensington Gardens di Londra con un disegno che si ispira agli alberi del Burkina Faso per mettere in contatto costante i visitatori con il parco. Come ogni anno, il Serpentine Pavillon ha ospitato persone, eventi e performance, nonché il palinsesto estivo della galleria, diventando di sera una grande lanterna illuminata, una sorta di ‘microcosmo’ che fonde i rivestimenti culturali del Burkina Faso con alcune tecniche costruttive sperimentali.

    Kéré ha avuto l’onore di divenire membro del Royal Institute of British Architects (RIBA) nel 2009 e dell’American Institute of Architects (FAIA) nel 2012. Ha insegnato alla Harvard Graduate School of Design e alla Accademia di Architettura di Mendrisio in Svizzera e ha ricevuto recentemente il premio Arnold W. Brunner Memorial nell’architettura, riconoscimento che viene conferito annualmente dall’American Academy of Arts and Letters per aver dato un contributo significativo all’architettura come forma d’arte.

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Francis Kéré (© Erik-Jan Ouwerkerk)

L’etica del costruire in Burkina Faso

Diébédo Francis Kéré è il vincitore del Pritzker Prize 2022, il più alto riconoscimento internazionale del settore architettura. Originario del Burkina Faso e fondatore nel 2005 dello studio Kéré Architecture, è noto per la sua architettura essenziale, intelligente, dove il coinvolgimento delle comunità locali diviene progetto attivo per un miglioramento delle condizioni di vita in contesti particolarmente complessi.