Cambiare la prospettiva per salire più in alto

La scelta a favore della ceramica italiana nasce da una serie di fattori che la rendono unica: la qualità della manifattura, una offerta di superfici + adesivi + competenze uniche al mondo, la capacità di realizzare progetti complessi, la sostenibilità certificata di prodotti, processi e siti produttivi. Tutti fattori che non hanno pari nel mondo
Di Andrea Serri

(Febbraio 2024) | Capita spesso che per raggiungere il medesimo traguardo, migliorandone i risultati, sia necessario utilizzare tecniche e percorsi diversi. Tra gli esempi più famosi, quello dello statunitense Dick Fosbury che, per primo, inventò una alternativa al salto ventrale – fino ad allora usato da tutti – che consegnò a lui l’oro olimpico a Città del Messico 1968 ed all’atletica il nuovo standard mondiale.

 

Fosbury Flops, photograph by Oregon State University, distributed under a CC-BY-SA 4.0 license on Flickr

Fosbury Architecture è anche il nome del gruppo di giovani architetti laureati al Politecnico di Milano, intervistati dalla nostra Alessandra Coppa, che utilizzano un ‘percorso obliquo’ alla progettazione, in cui gli aspetti progettuali si mescolano con quelli sociologici ed ambientali per delineare soluzioni diverse.

La ricerca di strade alternative è necessaria anche guardando le dinamiche negative del mercato delle costruzioni, in Italia come nel resto del mondo. Ricette miracolose non ne esistono, anche se potrebbe essere opportuno valorizzare al massimo quello che è a nostra disposizione. Ovvero, la capacità di utilizzare le superfici ceramiche italiane nelle tante destinazioni extra residenziali possibili, quali pavimenti di aeroporti o spazi di ospedali – come raccontano alcuni progetti contenuti in questo numero di Cer Magazine. Ambiti che, a differenza del residenziale, beneficiano solitamente di cicli congiunturali sfasati, tempistiche di realizzazione rigide rispetto alla scadenza, modalità di reperimento delle risorse finanziarie con logiche diverse rispetto a quelle del consumatore finale.

Anche dagli ‘usi che non ti aspetti’ possono arrivare opportunità nuove. È il caso dell’uso della ceramica in facciate esterne di edifici che – in Italia anche a seguito del Superbonus – cominciano ad essere realizzate con maggiore frequenza. La possibilità di ridurre i consumi generati dalla climatizzazione estiva ed invernale, l’annullamento delle spese di manutenzione, la possibilità di riqualificare interi edifici senza doverli abbattere e ricostruire sono tutti vantaggi che, se opportunamente fatti conoscere, possono creare opportunità di business.

La scelta a favore della ceramica italiana nasce poi da una serie di fattori che la rendono unica: la qualità della manifattura, una offerta di superfici + adesivi + competenze uniche al mondo, la capacità di realizzare progetti complessi, la sostenibilità certificata di prodotti, processi e siti produttivi – tutti fattori che non hanno pari nel mondo.

Una eccellenza – consentiteci di parlare per una volta di noi – che è stata riconosciuta anche alla campagna Ceramics of Italy for Sustainability, che ha vinto il primo premio del Media Key Venice Award 2024 nella categoria ‘Integrated Campaign’ grazie ai contenuti ed ai video del suo sito www.ceramica.info ed alla sua diffusione attraverso i social proprietari. Un premio alla creatività che si basa su solide fondamenta: gli investimenti ed il lavoro in queste direzione delle aziende ceramiche italiane.

Cer Magazine Italia 67 | 02.2024