Trasfomazione all’irlandese

Kris Turnbull è oggi uno dei più noti e apprezzati interior designer del Regno Unito. Di stanza a Belfast, capitale dell’Irlanda del Nord, con il suo team ricco di variegati talenti si occupa principalmente della ristrutturazione e della progettazione degli interni di residenze che più esclusive non si può. Tra queste va certamente annoverata la villa di epoca tudoriana nella campagna intorno a Moira, villaggio a sud-ovest di Belfast nella contea di Down, di cui Turnbull ha curato la radicale trasformazione in senso modernista ed ecosostenibile. In origine l’edificio sfoggiava i tratti di un’architettura tradizionale, gli ambienti erano tanti, abbastanza bui, con piccole finestre a illuminarli flebilmente: l’esatto contrario di ciò che chiede la sensibilità contemporanea e di ciò che avevano in mente i committenti: una dimora adatta a uno stile di vita moderno e ricercato, in cui intrattenersi, ricevere e socializzare. In cui non ci stancasse mai di abitare e che fosse in grado di rispondere alle potenziali evoluzioni del Lifestyle e dello Zeitgeist. 

Per aderire a questa visione Kris Turnbull e i suoi hanno riprogettato per intero la planimetria dell’edificio, studiando uno schema molto logico e vivibile. Punto nodale dei flussi domestici è diventato un open space reso luminosissimo dalle grandi vetrate scorrevoli e termoefficienti affacciate sul parco a sua volta ridisegnato dallo Studio. Qui s’intersecano la cucina a isola (su misura e con preziosi dettagli decorativi) e con banco snack illuminato da cinque pendenti scultorei placcati in oro, tutti leggermente diversi tra loro, e dalla forma architettonica; la zona pranzo dalle atmosfere mid-century sottolineate da poltroncine foderate con tessuti dai grafismi alla Basquiat, da una parete rivestita con scacchi di pelle e da un contenitore di Minotti, uno dei tanti marchi made in Italy di cui si serve Turnbull; e infine il soggiorno con angolo caffè e connesso a una sala multimediale (giochi + home cinema) con una dispensa separata e un ripostiglio sul retro. A enfatizzarne la bellezza sono il soffitto scalinato, due poltrone Lady disegnate nel 1951 da Marco Zanuso per Arflex (oggi prodotte da Cassina), uno sgabello multiconico di Pols Potten, uno scenografico tavolino da caffè a più livelli e un grande tappeto asimmetrico in seta e lana con effetto sfumato. Per dare unità estetica a questo grande e fondamentale spazio domestico Turnbull ha fatto leva sul pavimento rivestendolo con un prodotto italiano di cui apprezza le magnifiche doti tecnologiche: le grandi lastre di grès porcellanato a effetto onice della serie Aesthetica Wilde di La Fabbrica Ava. Altro punto d’attenzione della villa è la suite padronale con bagno privato e spogliatoio. La camera ha per protagonista un letto di Fendi Casa foderato in pelle stampata iguana e vestito con tessuti di design nei toni del blu notte, del rosa blush e del senape. Una combinazione di colori insolita, ma che funziona.

Non meno riuscita è la sala da bagno che parla ancora italiano essendo caratterizzata da un’aura magica evocata dalle piastrelle in grès porcellanato effetto marmo venato Bronze Amani, sempre di La Fabbrica Ava.

Nel complesso, il successo della trasformazione operata da Kris Turnbull Studios deve molto all’estrema customizzazione delle texture e degli arredi in gran parte disegnati e realizzati a cura dello Studio, e allo studio dell’illuminazione puntuale nel mixare la luce naturale e quella artificiali per non avere sbalzi di luminosità: tutto ciò dona all’ambiente un sentimento sensuale, fisico ed emotivo che lo rende vivo e ben vivibile, espressione di uno stile di vita in cui il lusso si allea al bello e al colto.

Come spiega Kris Turnbull: “La nostra filosofia è quella di progettare per il cliente e non per noi stessi. L’approccio al design e lo stile sono un mix eclettico di sapori d’epoca, di metà secolo e modernisti, che creano una composizione di design unica per ogni progetto”.