Nel centro di Lecce, una possente architettura anni ’30 conserva ancora la memoria dell’importante passato che ha vissuto, grazie alla sua trasformazione in ‘contenitore’ di una nuova storia. Se fino al 2009 si entrava in una banca, la sede storica del Banco di Napoli nella capitale del Barocco, ora si fa ingresso in un luxury hotel, Palazzo BN, originale ‘cassaforte’ di ospitalità e gusto. Inaugurata nel 1930, la filiale dell’istituto di credito è rimasta attiva per quasi otto decenni fino a che, dopo il suo trasferimento in un altro edificio, la vecchia struttura è stata abbandonata. L’ultimo atto del racconto risale al 2019, quando l’imprenditore Renè De Picciotto ha acquistato l’immobile, in disuso da anni, per ristrutturarlo, affidando il progetto di valorizzazione e cambio di destinazione d’uso all’architetto Lucia Bianco e all’ingegnere Luciano Ostuni. I due progettisti, preservando l’anima originaria dell’edificio storico, hanno dato vita a “più che un hotel”, ovvero a tredici appartamenti in cui sentirsi come a casa ma con i servizi di un albergo, oltre a due ristoranti e due lounge bar: Palazzo BN, appunto. Si è trattato di un restauro conservativo, nel tempo record di poco più di un anno, che ha recuperato preesistenze ed elementi originali fortemente rappresentativi del passato. Le casseforti sono diventate parti dell’arredo mentre le grate dei vecchi impianti sono state riutilizzate per creare particolari architettonici dal sapore vintage, così come i marmi dei rivestimenti, le porte e i lampadari, e ancora l’antica lastra marmorea che fungeva da reception del Banco di Napoli interpretano, ora, nuovi accenti di carattere. Al piano interrato, dove un tempo c’erano i caveau della banca, oggi trova posto una palestra super tecnologica, con pavimenti raffinati in grès porcellanato della collezione I Naturali di Laminam scelti nelle superfici ispirate al marmo bianco (Invisible White) e grigio (Pietra Grey) della tradizione architettonica e con elevata funzionalità tecnica. Il pianterreno, una volta occupato dalla hall monumentale con le vecchie casse, accoglie la food court e le sue proposte differenziate. Quindi, al primo e al secondo piano, dove erano gli uffici della banca, sono state realizzate le tredici residenze, di tipologie diverse, arredate con un design contemporaneo nel segno del comfort e dell’accoglienza. “L’intento del restyling era di dialogare con il mondo, conferendo un’atmosfera internazionale agli ambienti senza snaturarli”, spiega Bianco, così da attribuire una forte espressività agli spazi. L’eleganza, tratto distintivo di Palazzo BN, definisce anche le scelte ceramiche utilizzate per pavimenti e rivestimenti a parete nei diversi ambienti delle residenze, inclusi i bagni, le cucine e i loro elementi specifici (piani di lavoro e splashback), dimostrando la versatilità delle collezioni e interpretando un gioco sia di abbinamenti che di richiami cromatici e contrasti negli spazi. In particolare, la serie I Naturali, che rimanda alle pietre in natura, è declinata in cinque superfici che vanno dal bianco puro (Invisible White) alle venature avorio (Emperador Extra), al grigio ‘industriale’ (Calce Grigio), fino a quello del marmo grigio calcite (Pietra Grey) e al marmo scuro (Noir Desir). Interessante anche la scelta ceramica per il bancone del lounge bar BANCO, la collezione Ossido di Laminam, nella nuance Bruno che, riprendendo il processo di ossidazione delle lastre di rame, rivela le sfumature cangianti del metallo eroso dal tempo. Il ‘capitolo’ top di Palazzo BN è il roof garden, un giardino pensile con vista sulla città. Sul pavimento flottante è posato il grès porcellanato Pietra Piasentina Taupe della gamma In-side di Laminam (lo stesso nel terrazzo privato della suite presidential), ispirata alla matericità di una delle pietre italiane più pregiate. La vocazione della terrazza, come del resto di Palazzo BN, è l’apertura non solo ai suoi ospiti ma all’intera città.