La casa sul fiume

“Le relazioni sono al centro di ogni nostro progetto”, spiega l’architetto Dov Secter, che insieme al padre Lloyd e alla moglie Sarah guida lo studio Secter Architecture + Design, con base a Winnipeg, green city del Canada Occidentale. Infatti, ogni casa che il team canadese progetta – il focus dell’attività si concentra soprattutto sul tema residenziale – nasce da un felice dialogo fra l’architetto e il committente, fra il costruito e il contesto paesaggistico.

Esemplare da questo punto di vista la ‘Living Lounge’, una villa adagiata in un’area boschiva non lontano dal centro di Winnipeg, lungo il corso del fiume Assiniboine.

Punto di partenza del progetto, il rapporto diretto con il paesaggio: le ampie finestre ritagliate lungo il perimetro dell’edificio consentono al fiume e al giardino di entrare dentro lo spazio della casa e al tempo stesso offrono suggestive viste dell’esterno. Senza mai rinunciare alla privacy. Chiarisce Dov Secter: “Il committente voleva una casa aperta e ariosa, proiettata verso l’esterno ma anche la possibilità di godere, all’occorrenza, di un’atmosfera intima e familiare”. La soluzione è stata applicare sulla facciata principale un sistema di lamelle apri-e-chiudi, che modula la vista sulla strada, garantendo tuttavia una connessione con l’esterno. Non solo: durante il giorno, il gioco di luce e di ombre arricchisce la vivibilità degli interni, mentre nelle ore serali regala fascino alla casa, creando quasi l’atmosfera di un set cinematografico. “Vedendo la casa dal fiume, si ha l’impressione di vivere in un frame tratto da un film di James Bond”, chiosa sorridendo Dov Secter.

Dal punto di vista distributivo, la villa prevede al piano terra un’ampia e luminosissima area giorno, dove living e cucina, con sviluppo a penisola, si susseguono senza soluzione di continuità. La sottile soglia che separa ciò che sta dentro da ciò che sta fuori si dilata, creando un patio esterno che accoglie un’altra cucina e una sauna, entrambe affacciate sul fiume. Al piano superiore, la zona notte ritaglia spazi più intimi, ma il collegamento con il paesaggio rimane sempre una priorità. Qui il design del team canadese promuove il riposo, per creare un’oasi di serenità.

Per quanto riguarda il progetto d’interni, la sfida più grande è stata quella di dare alla casa una precisa identità, che fosse specchio dello stile di vita dei padroni di casa – appassionati globetrotter – desiderosi di vivere in uno spazio a metà strada fra un boutique-hotel (a memoria dei loro viaggi), e l’intimità di un focolare domestico. Il tutto con un budget contenuto.

Il giusto equilibrio di scelte materiche fra di loro differenti è stata la soluzione vincente per raggiungere questo obiettivo. Al legno, usato per rivestire pavimenti e boiserie, si è affiancato il gres porcellanato: l’originalità delle soluzioni proposte sia per il design sia per le cromie è valsa al team canadese il ‘Tile Competition Award 2025’, che riconosce le migliori realizzazioni in Europa e in Nord America che usano ceramiche Made in Italy.

Il grande formato (162×324 cm) della collezione Laminam I Naturali nella tinta Pietra Grey è il protagonista della cucina con le sue delicate venature color ardesia: riveste il bancone e il piano cottura, ma disegna anche le mensole e le ante scorrevoli della dispensa, creando un filo conduttore visivo raffinato e coerente.

La collezione ‘Glocal’ di Mirage, invece, riveste l’area dell’ingresso, sposandosi perfettamente con la pulizia formale degli interni. Stessa scelta materica anche per la lavanderia e i bagni di servizio, che invece optano per la serie ‘Quarziti’ sulle pareti.

Il risultato complessivo è un ambiente fluido e luminoso: un’architettura unica, totalmente dedicata alla percezione del paesaggio e al comfort dei suoi abitanti.