Ceramica italiana: posa i tuoi sogni | di Simone Ricci

Confindustria Ceramica in collaborazione con Assoposa ha realizzato una serie di 5 brevi clip sui grandi formati, che forniscono consigli utili per una posa sicura. Questa serie di video si aggiunge a “XXL Tiles, the future is now“, il filmato realizzato in un vero cantiere nel centro storico di Roma.

 

Imballaggio e trasporto

In Italia si producono ogni anno 400 milioni di mq. di piastrelle, di cui 350 sono piastrelle in grès porcellanato e un terzo di queste sono di grande formato. L’imballaggio può essere orizzontale in casse di legno oppure in verticale su appositi cavalletti. Lo scarico avviene con l’utilizzo di muletti con forche allungate o allargate. Per sovrapporre le casse è necessario fare attenzione che siano perfettamente allineate e gli angoli devono combaciare con le rosette della cassa sottostante. Per un trasporto sicuro le casse vanno assicurate correttamente al veicolo.

 

Movimentazione

Innanzitutto bisogna rimuovere i residui dell’imballaggio. Per estrarre la lastra dalla cassa, è necessario utilizzare barre con ventose Vacuum. Anche per il trasporto al piano è utile effettuare la movimentazione con attrezzature adeguate e il numero di addetti idoneo: infatti, una lastra ceramica di dimensioni 120×240 cm. e 10 mm. di spessore pesa circa 80 Kg. e il carico massimo consentito per Legge è di 25 Kg. per persona. Per proteggere gli angoli della lastra si consiglia l’uso di appositi salvaspigoli.

 

Tagli e Fori

Il taglio può essere fatto “a spacco” con una guida di taglio e gruppo incisore e usando la pinza più idonea in base allo spessore. Il taglio può anche essere realizzato “ad acqua” con una smerigliatrice angolare. E’ possibile fare una lavorazione Jolly a 45° anche su lastre ceramiche di 2 cm. di spessore. Per ottenere un foro circolare (impianti idraulici) si possono usare frese di diametri diversi; quando si deve fare un foro quadro (impianti elettrici), va ricordato che per ogni cambio di direzione è necessario fare un foro tondo.

 

Adesivo e Stuccatura

Innanzitutto bisogna verificare la pulizia e la planarità del supporto. Prima della posa della grande lastra è consigliabile l’applicazione di una membrana anti-frattura. Successivamente, bisogna rimuovere la polvere di ceramica o di magnesio dal retro della lastra (engobbio) aiutandosi con una spugna imbibita di una soluzione di acqua e detergente acido. Quando si stende l’adesivo, si utilizza la tecnica della doppia spalmatura, per ottenere il cosiddetto “letto pieno”. Per garantire una perfetta aderenza, si muove la lastra con movimenti orizzontali e verticali e si usa un battitore vibrante per agevolare la fuoriuscita dell’aria residua. Successivamente vengono posizionati i distanziatori livellanti, che possono essere con cuneo o a vite. Dopo l’asciugatura dell’adesivo, essi vengono rimossi con un martello di gomma. Vi è poi la fase della stuccatura, che si effettua con una spatola di gomma e un frattazzo spugna che serve per rimuovere lo stucco in eccesso. Lasciare asciugare lo stucco, secondo la scheda del produttore, prima della pulizia finale.

Pulizie

Le pulizie si effettuano in diversi momenti del processo di posa. Innanzitutto, prima di estrarre la lastra, bisogna rimuovere i residui dell’imballaggio e poi pulire il supporto sul quale verrà posata la ceramica. Successivamente, una volta posata la lastra e si è asciugato l’adesivo, si rimuovono i distanziatori livellanti e poi, in fase di stuccatura, si usa un frattazzo di spugna ed un eventuale prodotto di detergenza istantaneo per rimuovere lo stucco in eccesso. Infine, si effettua la pulizia di fine cantiere con l’utilizzo di una monospazzola e detergenti idonei, concludendo con un abbondante risciacquo.

Giugno 2021