Hotel, studentati e stadi protagonisti dell’edilizia sostenibile in Italia | di Barbara Benini

Sostenibilità è la parola d’ordine per l’edilizia del futuro, recente e non. E la sostenibilità va di pari passo con l’evoluzione dei modi di fruizione degli spazi, quindi anche degli edifici. Una sfida che, in Italia, può essere giocata e vinta da assets in grande crescita e con notevoli possibilità di sviluppo anche per gli anni a venire: hotel, studentati e stadi. È quanto emerge dalla terza edizione dell’Osservatorio sulla sostenibilità e sulla sicurezza di Scenari immobiliari, che ha voluto fare il punto sul livello di avanzamento e sulle prospettive dell’edilizia green nel nostro Paese.

Costruire nel rispetto dell’ambiente significa, oggi, ripensare il modo in cui viviamo gli spazi della nostra vita, dalla dimensione minima della casa, a quella media dell’edificio, fino a quella grande della città. Il comparto delle costruzioni deve tenerne conto, tanto più che questa nuova prospettiva ha ripercussioni su tutti i settori economici che, direttamente o indirettamente, ruotano intorno al real estate. Un effetto a cascata amplificato in Italia dal fatto che il settore edile acquista beni e servizi rivolgendosi quasi esclusivamente al mercato interno: il 95,8% degli acquisti effettuati dalle imprese di costruzioni è generato dal sistema produttivo nazionale, con un impatto esponenziale sull’economia: un miliardo di euro nelle costruzioni genera effetti diretti, indiretti e indotti per oltre 3,5 miliardi, con un incremento di circa 16mila posti di lavoro.

Ciò significa che tutto il sistema produttivo che gira intorno al real estate deve porsi il problema della sostenibilità ambientale, adeguandovi modi di produzione e prodotti finali, con lo scopo di garantire qualità, comfort e sicurezza, oltre che costi e consumi ridotti. Ma vuole anche dire che quei comparti che, per vocazione o lungimiranza, già offrono soluzioni e prodotti ecosostenibili, come quello ceramico, hanno davanti a loro prospettive di investimento e crescita particolarmente favorevoli. «Nell’ottica ecologista il materiale ceramico riveste una posizione e un ruolo privilegiati, perché è riciclabile, a basso impatto ambientale, esteticamente bello ed estremamente versatile” dice Francesca Zirnstein, direttore generale di Scenari Immobiliari. “L’importante è riuscire a comunicare sia ai costruttori che agli utilizzatori finali il molteplice vantaggio di questa scelta, che è ad un tempo economico, estetico e sostenibile».

La necessità di coniugare sostenibilità e “personalizzazione” dei servizi si esprime con particolare vigore nel settore ricettivo, specialmente in riferimento a quelle realtà che stanno vivendo grandi metamorfosi in virtù di una domanda sempre crescente e dalle esigenze in continuo divenire: hotel, studentati e stadi. Queste tre realtà sono accomunate infatti da un nuovo approccio verso gli spazi della nostra vita, che devono essere rispettosi dell’ambiente e, allo stesso tempo, devono esprimere l’individualità di chi ne fruisce, permettendo di soddisfare esigenze di efficienza, ma anche di coinvolgimento emotivo. Hotel, studentati e stadi del futuro dovranno essere tecnologicamente all’avanguardia, realizzati con materiali leggeri, ecocompatibili o riciclabili, e dovranno essere in grado di garantire agli utenti un’esperienza sempre più emozionale, che significa anche essere in armonia con l’ambiente. «Hotel e studentati, in particolare, sono settore in forte espansione, perché sia il turismo che la richiesta universitaria sono in costante aumento” spiega Francesca Zirnstein. “Sono settori molto interessanti e che offrono margini di crescita considerevoli sia per le aziende che operano direttamente nel real estate, sia per quelle che realizzano prodotti e servizi per il mercato immobiliare».

Da semplici o lussuosi luoghi di accoglienza e riposo, gli hotel si sono trasformati in straordinarie realtà dove sperimentare le più avanzate tecnologie sia in termini di comfort ambientale che in termini di esperienza e personalizzazione. Alla base di tutto, l’efficienza energetica che si tramuta in sostenibilità dell’ambiente, nell’ottimizzazione della gestione della struttura, nella soddisfazione e fidelizzazione del cliente. Tutto questo, con l’obiettivo di ottenere migliori performance economiche. Secondo gli esperti, nel medio e lungo periodo saranno realizzati investimenti strutturali ecosostenibili e green che abbiano fonti energetiche totalmente rinnovabili e che cerchino di unire l’etica al profitto. Questo può trasformarsi nel vero vantaggio competitivo rispetto al mercato target. Infatti, le aziende che adottano soluzioni tecniche pro-ambiente più innovative, sperimentano un insieme di vantaggi e benefici economici durevoli nel tempo. Grazie a minori costi dovuti ad un miglior utilizzo delle risorse naturali, è possibile guadagnare margini di efficienza, ottenere risparmi energetici ed economici, minimizzare i rischi ambientali e creare relazioni con il contesto sociale e territoriale di riferimento.

Al pari degli hotel, anche gli studentati sono oggetto di una sostanziale trasformazione, in virtù dei continui e radicali cambiamenti sociali messi in atto dalle nuove generazioni di studenti e di giovani professionisti, costantemente in movimento e iperconnessi. Oltre ai cambiamenti nell’aspetto architettonico degli spazi sia interni che esterni, ciò che fa realmente la differenza nell’offerta di queste strutture sono soprattutto i servizi offerti. Cresce infatti la richiesta di strutture che, oltre a stanze e miniappartamenti, offrano spazi condivisi per attività ricreative, didattiche e culturali, come cinema, palestre, ristoranti e cucine attrezzate, lavanderie, minimarket, sale lettura, aree di coworking, ecc. Tutte queste attività rappresentano una fonte di guadagno che rende questo settore un vero e proprio asset class emergente.

Nel panorama italiano, un discorso particolare meritano gli stadi, perché quelli esistenti sul nostro territorio faticano a rispettare le nuove norme di sicurezza e a realizzare fatturati sufficienti per la loro manutenzione e riqualificazione. Secondo la FIGC, l’età media degli impianti italiani di Serie A utilizzati nella stagione sportiva 2017-2018 è di 61 anni e la quasi totalità delle strutture non registra da anni lavori di rinnovamento e di adattamento alle nuove norme di sicurezza. Da ciò si capisce facilmente come questo settore presenti margini d’intervento particolarmente interessanti, soprattutto se si considera che, in Italia, negli ultimi dieci anni sono stati investiti 180 milioni di euro di manutenzione negli stadi a fronte dei 15 miliardi di euro investiti negli stadi del resto dell’Europa. Ma le cose iniziano a muoversi anche qui e gli stadi costituiscono ormai un asset sul quale le società di calcio stanno investendo con determinazione, soprattutto su quelli di nuova costruzione che puntano a essere efficienti, dotati delle migliori infrastrutture e dei migliori impianti sia a livello tecnologico che ambientale e che offrono servizi diversificati al fine di generare importanti flussi di cassa anche oltre la durata e l’andamento del campionato. Ecco allora che i progetti dei nuovi stadi superano la dimensione dell’impianto sportivo e diventano vere e proprie cittadelle sportive che ospitano, oltre allo stadio, alberghi, centri medici sportivi, training center, scuole, distretti commerciali, musei, uffici e in alcuni casi anche residenze temporanee, oltre a zone verdi e parcheggi. Grazie all’ampliamento delle funzioni e al coinvolgimento delle società calcistiche come attori principali e trainanti di queste trasformazioni, il settore è destinato ad essere uno tra i più interessanti e più remunerativi del prossimo futuro.

 

Febbraio 2020