Le regioni che acquistano la ceramica italiana | di Andrea Cusi

La ripresa, seppur moderata, degli investimenti in costruzioni registrata nel 2016 ha spinto il mercato italiano delle piastrelle di ceramica fuori dalla lunga fase recessiva che ne ha caratterizzato l’andamento tra il 2007 e il 2015. Con una significativa accelerazione (+5,7% rispetto al 2015), i consumi interni registrano nel 2016 un tasso di crescita mai rilevato nel nuovo millennio e ritornano, per la prima volta dal 2012, a superare la soglia dei 100 milioni attestandosi a 103,43 milioni di metri quadrati.

Più dell’80% della domanda interna di piastrelle è soddisfatto dall’industria italiana, che nel 2016 raggiunge quota 82,9 milioni di metri quadrati venduti, registrando un incremento del +3,2% sull’anno precedente. Il rimanente è importato principalmente da paesi europei.
Analizzando più in dettaglio il consumo di piastrelle nelle varie regioni della penisola, il sud e le isole rappresentano l’area con il consumo più alto (33,5 milioni), seguita da nord-est (29,6), nord-ovest (23,0) e centro Italia (17,4). Al sud è la Campania la regione con il consumo più elevato, che si attesta vicino ai 10 milioni di metri quadrati. Seguono Sicilia e Puglia, con consumi intorno ai 7 milioni di metri quadrati. Su livelli più bassi invece Calabria (3 milioni), Abruzzo (2,5), Sardegna (2,2), Basilicata (0,9) e Molise (0,5). Il consumo totale dell’area è quindi di 33,5 milioni, che corrisponde quasi a un terzo del consumo nazionale.

Il consumo della zona nord-est, 29,6 milioni di metri quadrati, rappresenta nel 2016 quasi il 30% del consumo italiano di piastrelle di ceramica. In quest’area spicca l’Emilia Romagna, a quota 18,5 milioni di metri quadrati – valore influenzato dalla presenza di imprese commerciali – seguita da Veneto, a quota 6,9 milioni, Trentino Alto – Adige (2,3) e Friuli Venezia Giulia (1,9).

A nord-ovest la leadership è della Lombardia, che nel 2016 registra un consumo di oltre 15 milioni di metri quadrati, mentre in Piemonte la domanda di piastrelle di ceramica scende su livelli più bassi, intorno a 5,8 milioni. Liguria e Valle d’Aosta registrano rispettivamente 2 e 0,2 milioni. Nel complesso l’area nord-ovest rappresenta il 23% dei consumi.

Nel centro Italia, dove complessivamente il consumo è di 17,4 milioni (17% del consumo totale), la maggior parte delle piastrelle di ceramica viene consumata nel Lazio (8,7 milioni) e in Toscana (4,9). Nelle Marche il consumo 2016 è di 2,3 milioni, mentre in Umbria 1,5.