Cersaie, un accesso al futuro. Da sempre

L’ultima settimana di settembre Cersaie festeggia i suoi 40 anni di ininterrotta attività – se si esclude l’anno della pandemia, quando non si tenne alcuna fiera in nessun continente –, con un filo conduttore che ne rappresenta una costante al trascorrere del tempo: l’essere il luogo nel quale le aziende presentano i loro prodotti più innovativi.
Di Andrea Serri

L’ultima settimana di settembre Cersaie festeggia i suoi 40 anni di ininterrotta attività – se si esclude l’anno della pandemia, quando non si tenne alcuna fiera in nessun continente –, con un filo conduttore che ne rappresenta una costante al trascorrere del tempo: l’essere il luogo nel quale le aziende presentano i loro prodotti più innovativi, che molte volte concorrono a realizzare progetti architettonici di assoluto valore nei cinque continenti.

Rileggere Cersaie non come uno struggente amarcord del bel tempo che fu, ma come riproposizione di materiali e prodotti che hanno marcato, in quel determinato periodo storico in cui sono stati esposti, una discontinuità e/o una innovazione rispetto al passato, aprendo nuove strade di sviluppo. Del resto, il concetto di spazio architettonico – interpretato attraverso i prodotti in esposizione – si è evoluto passando, quattro decenni fa, dal bagno e cucina a tutti gli spazi della casa – compresi gli esterni – dieci anni dopo. L’avvento del gres porcellanato ha creato opportunità nell’edilizia non residenziale, declinata in tutte le sue diverse destinazioni d’uso, fino a diventare oggi parte integrante della costruzione delle città attraverso le facciate esterne degli edifici ed i luoghi pubblici. Una evoluzione, nell’ultimo periodo, che ha portato la ceramica ad affiancare all’edilizia le nuove destinazioni d’uso, quali i complementi di arredo per mobili, i rivestimenti per interni nell’industria navale – grazie alla sua superiore resistenza all’aggressione salina – o gli esterni in gallerie autostradali, solo per fare alcuni esempi.

Un percorso di eccellenza che la campagna sui social media di Cersaie, in avvio in questi giorni, testimonierà riportando l’attenzione su superfici, edifici iconici, nuove destinazioni extra immobiliari. Con cadenza settimanale, i canali Linkedin, Instagram e Facebook di Cersaie racconteranno il bello, il sostenibile ed il tecnicamente eccellente realizzato negli edifici dei cinque continenti con le superfici ceramiche e con i prodotti dell’arredobagno esposti in fiera. Una campagna paid che per sei mesi dialogherà con architetti, distributori, posatori, developer immobiliari dei dieci mercati di consumo più importanti della ceramica: Italia, Francia, Germania, Austria, Svizzera, Belgio, Olanda, Regno Unito, Stati Uniti e Canada.

L’idea del cammino dei tanti operatori e dell’accesso in un contesto virtuoso lo si coglie anche dal manifesto pubblicitario di Cersaie 2023, una immagine che evoca proprio questi concetti. Il salone della ceramica per l’architettura e l’arredobagno è anche luogo e piattaforma di cultura, formazione e comunicazione delle tendenze in essere. Contesti tutt’altro che marginali perché la conoscenza delle nuove possibili destinazioni d’uso, spiegate al pubblico dei potenziali acquirenti, rappresenta un esercizio culturale centrale di supporto alla diffusione dei materiali in tutto il mondo.

 

 

Aprile 2023

Cer Magazine Italia 59 | 04.2023