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JW Marriott Venice Resort & Spa - Venezia - Venezia

Venezia e le rose

Storia e natura, fantasia ed eleganza: con la complicità di San Marco, l'Isola delle Rose si trasforma in luogo dei sogni
Autore
Maria Giulia Zunino
Progetto
Matteo Thun & Partners + luca Colombo
Superfici Ceramiche
CASALGRANDE PADANA
Anno di realizzazione
2015

In memoria dell’evangelista Marco patrono della città e della festa del “Bocolo [bocciolo di rosa] di San Marco” ispirata a una storia medioevale, ancor oggi il 25 aprile ogni veneziano regala una rosa rossa all’amata.
Le rose danno anche il nome a una delle più grandi e giovane isole della laguna: Sacca Sessola, 16 ettari, fondata nel 1870. Un’isola artificiale (sacca) di forma trapezoidale come la paletta (sessola) con cui i gondolieri tolgono l’acqua dal fondo della barca. Ha ospitato i capannoni del Deposito Petroli, i padiglioni per le malattie contagiose, l’Ospedale San Marco e infine l’Ospedale Pneumologico, inaugurato in pompa magna nel 1936 da re Vittorio Emanuele III. Una struttura moderna e autosufficiente con 400 posti letto: un grande parco con i padiglioni, la centrale termica, la torre idrica, la chiesa neo-romanica, gli orti, i depositi, le officine, le residenze, il dopolavoro con cinematografo. Il trasferimento dell’ospedale ha significato decenni di abbandono, finché nel 2010 il Gruppo Marriott rileva l’isola e si affida allo studio Matteo Thun & Partners + Luca Colombo che la trasforma in “un hotel di 266 camere nel paesaggio della laguna. Immerso nella natura e nella storia. Un luogo di villeggiatura e spa. Un villaggio a tre zeri: zero chilometri, zero CO2 e zero rifiuti”. Acqua, lentezza e silenzio ne sono gli ingredienti.
Generato con approccio olistico e multiculturale nel quale il genius loci e le specificità del brand assumono un ruolo significativo, il progetto mantiene l’esistente senza penalizzare comfort e funzionalità: seguendo il principio “box in a box”, restaura gli involucri esterni e costruisce i nuovi interni.
L’hotel occupa l’edificio principale e lo completa con la parte più scenografica dell’intervento: la terrazza con piscina a sfioro e il ristorante panoramico con la vista unica e indimenticabile di Piazza San Marco. Nelle raffinatissime 230 suite sorprende il disegno del pavimento ispirato a quello dell’ex dopolavoro. Sostituendo il legno con i lunghi, luminosi e contemporanei listelli in grès porcellanato Architecture (Warm Grey) e Unicolore (Acquamarina e Rosa Antico), 10x60cm, prodotti da Casalgrande Padana, e aggiungendo il colore, si genera un’innovativa spina di pesce formata dall’alternarsi di quattro tonalità pastello molto veneziane. A sorpresa l’effetto finale è quello di un morbido elegante tappeto.
Sono quasi una ventina gli edifici recuperati: il dopolavoro si trasforma nel grande ristorante nei pressi dell’eliporto privato e la villa Liberty in casa di vacanza con giardino e piscina; la chiesa ha spazi perfetti per feste di matrimonio indimenticabili; e così via… senza naturalmente dimenticare altre tipologie di residenze e ristoranti, il centro congressi con 15 sale, la spa e gli spazi fitness. Il tutto inserito in un paesaggio naturale fiabesco sia per il contatto visivo con la laguna e le sue meraviglie sia per il microclima sia per il canale, i roseti, i giardini, l’uliveto, l’orto e i frutteti, le palme e i salici, i viali di larici e magnolie, di pini, ippocastani e cedri.

Superfici Ceramiche
Unicolore, Architecture
grès porcellanato
Architecture Warm Grey, Unicolore Acquamarina e Rosa Antico
10x60 cm

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