Progetti

Aquardens Thermal Water Park - Verona - Verona

Mai perdere il piacere di stare in acqua

Tra i più estesi d'Europa, il parco Aquardens di Pescantina (Verona) è stato concepito come un'oasi in grado di unire il piacere di una fuga dalla realtà ai benefici della balneoterapia termale
Autore
Roberta Chionne
Progetto
Giancarlo Marzorati
Superfici Ceramiche
MIRAGE
Anno di realizzazione
2020

Inaugurato nel 2012 tra le dolci colline della Valpolicella, il parco termale Aquardens è oggi tra i più estesi d’Europa, essendo passato dagli iniziali 65 mila mq agli attuali 110 mila, in un crescendo di funzioni che avrà come prossima tappa la costruzione di un hotel. Concepito per unire il piacere di una fuga dalla realtà ai benefici della balneoterapia termale, Aquardens è «un’oasi in cui chi entra deve sentirsi appagato dal punto di vista emotivo, visivo e tattile, sia all’interno che all’esterno», ci racconta l’autore del progetto architettonico Giancarlo Marzorati, impegnato anche nel progetto delle future Terme di San Siro a Milano, nelle ex scuderie De Montel.
Un’oasi alle porte di Verona progettata per rispettare e valorizzare l’ambiente che la ospita e le sue caratteristiche, a partire dalla parete ispirata alla pietra locale di Cavaion che annuncia l’entrata del parco con la sua scenografica cascata, dichiarando da subito il ruolo da protagonista dell’acqua. Un invito a lasciarsi alle spalle la realtà sottolineato da un portale rosso oltre il quale si entra nell’edificio principale, affacciato con una spettacolare vetrata sugli spazi del parco. È qui che si trovano la grande hall di prima accoglienza agli ambienti termali interni, tra cui la grande calla animata da giochi di vapore, il bar in cui è possibile consumare seduti in acqua e l’area della Spa. Ma anche la piscina nella grotta, i bagni turchi, la zona relax e uno dei tre pozzi da cui l’acqua esce a 47°, per essere poi utilizzata a 36° sfruttando il delta risultante per la produzione di energia elettrica. Il parco offre inoltre diverse tipologie di sauna tra cui una paesaggistica, che accoglie anche spettacoli, e una banja russa realizzata con legname proveniente dalla Svezia.
Ogni ambiente è pensato «per non perdere mai il piacere di stare in acqua», sottolinea Marzorati,
che può essere a fonte, a getti, salata, fredda, calda o corrente, come il cosiddetto “fiume lento” che sgorga dall’edificio principale verso l’esterno, un percorso canalizzato in grado di trasportare dolcemente verso i due laghi, uno di acqua calda e uno di acqua fredda, immersi nel verde del parco punteggiato di strutture leggere che ospitano saune e zone relax. La creazione di atmosfere ed effetti sensoriali diversi avviene attraverso cromatismi, luci e finiture che stimolano l’intero corpo, dagli occhi alla pianta dei piedi. Un luogo del benessere, quello termale, da sempre regno della ceramica, che oggi garantisce prestazioni tecniche di altissimo livello e un’inesauribile versatilità estetica, materica e funzionale. Numerosi i prodotti forniti da Mirage in vari ambienti: all’esterno il rivestimento Glocal per tutti i muretti che delimitano il fiume lento, i laghi e le isole verdi, all’interno, l’effetto onirico e metallico di Lemmy, che invita ad avvicinarsi al banco di accoglienza e vendita dell’area Spa, il richiamo alla quarzite di Silverlake per i pavimenti della sauna e il particolare effetto di Norr 2.0 nei servizi degli spogliatoi, ispirato al Ceppo di Gré, una pietra sedimentaria tipica della zona del lago d’Iseo.

Superfici Ceramiche
Mirage - Lemmy, Mashup, Norr 2.0, Silverlake
grès porcellanato
60x60 - 60x120 cm

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