Progetti

Ex Metalmetron - Savona - Savona (Italy)

Le “nuove” Officine di Savona

L'uso accorto del colore riqualifica e unifica architettonicamente i volumi essenziali di un nuovo centro polifunzionale
Autore
Santino Limonta
Foto
Giuseppe Maritati
Progetto
5+1 AA Agenzia di Architettura
Interior Designer
Alfonso Femia, Gianluca Peluffo
Superfici Ceramiche
CASALGRANDE PADANA
Anno di realizzazione
2011

I savonesi ricordano ancora con affetto la Metalmetron di Legino, una delle grandi aziende meccano tessili del territorio chiusa nel 1992. Il dibattito sulle diverse proposte di riutilizzo della vasta area su cui la fabbrica sorgeva, per oltre quindici anni una ferita nella città, è durato a lungo. Ha prevalso infine il piano promosso dalla Newco Savona Spa, messo a punto dallo Studio 5+1 AA di Alfonso Femia e Giancarlo Peluffo. L’idea guida del progetto era la riqualificazione complessiva dell’area industriale dismessa (circa 70.000 metri quadri di cui 45.000 coperti) tenendo conto anche delle problematiche poste dal quartiere che vi stava alle spalle e degli importanti mutamenti della viabilità sul fronte, dove le Ferrovie avevano ceduto al Comune le aree di Parco Doria. I volumi preesistenti del complesso ex-Metalmetron, difficilmente integrabili nel nuovo assetto urbanistico, sono stati tutti demoliti. Un’eccezione è stata fatta per il lungo fabbricato curvo (seguiva l’andamento di via Stalingrado) che conteneva la mensa e gli spogliatoi e che nella memoria collettiva identifica ancora oggi la Metalmetron. Dopo un accurato intervento di recupero funzionale il fabbricato è stato rivisto anche sotto il profilo estetico, rivestendolo esternamente con moduli in grès porcellanato smaltato di Casalgrande Padana della serie Diamante Boa Ghiaccio. La loro particolare superficie tridimensionale, ispirata al diamante, fa si che al variare della luce del giorno la facciata produca riflessi e contrasti in movimento. Il fabbricato poi, come previsto dal progetto, è stato architettonicamente integrato, con collegamenti in struttura, nel nuovo complesso “Le Officine” edificato alle sue spalle, rimarginando la vecchia ferita urbanistica e rivitalizzando una parte importante della città. Nel concreto il nuovo centro polifunzionale offre una serie di edifici funzionalmente autonomi con destinazione d’uso mista: cinque strutture commerciali di medie dimensioni che convivono con 10.000 metri quadri di locali per l’artigianato e i servizi, con 3.400 metri quadri di spazio direzionale e con un albergo di 102 camere (4.000 metri quadri) architettonicamente realizzato con uno sviluppo verticale a torre. Tutti gli edifici sono stati costruiti con un sistema di pannelli verticali ciechi prefabbricati in calcestruzzo alternati al sistema delle aperture. La semplicità compositiva dei volumi ha suggerito ai progettisti una loro caratterizzazione con il colore. I pannelli sono stati quindi esternamente verniciati in resina alternando tre tonalità di verde e altrettante di blu-azzurro. Mentre il viola scuro è stato utilizzato per esaltare l’orizzontalità dei pannelli d’interpiano e di copertura. I circa 1.500 parcheggi distribuiti ovunque (a raso sul piazzale d’ingresso o a quote diverse sulle coperture) e il colore costituiscono gli elementi unificanti non solo del complesso, ma anche della piazza pubblica attrezzata di nuova formazione che a monte contribuisce alla riqualificazione di Piazzale Moroni.

Superfici Ceramiche
Casalgrande Padana, Diamante Boa
grès porcellanato
Ghiaccio A, Ghiaccio B, Ghiaccio C
10x20 cm

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