Progetti

Grand Hotel Cervino - Cervinia (AO)

Ispirazione natura

Immerso nel paesaggio alpino, il nuovo edificio integra con successo la tradizione locale e le nuove tecnologie costruttive. E sposa la sostenibilità per scelte materiche, a cominciare dalla ceramica
Di Laura Ragazzola

Il paesaggio alpino, ma soprattutto la maestosità del Cervino, una delle vette simbolo delle Alpi e della montagna in generale, rappresenta il banco di prova di questo progetto, che ne eredita anche il nome: il Grand Hotel Cervino, infatti, si allunga proprio ai piedi di questa straordinaria piramide naturale, che dall’alto dei suoi 4478 metri domina la conca del Breuil, a circa 50 chilometri da Aosta.
“La natura del paesaggio e la sua forza primordiale sono stati un punto di partenza irrinunciabile”, spiega l’architetto Mariapia Bettiol che, insieme al general contractor V.i.CO. S.R.L. e all’interior contractor Concreta, firma il ‘5 stelle’ affacciato sul Cervino. “L’idea base è stata quella di creare un edificio che guarda fuori e riconosce il proprio fulcro nel contesto naturalistico alpino”.
A cominciare dalle tradizioni costruttive locali, fonte di ispirazione per la progettista valdostana. L’hotel recupera per forma e materiali la tipologia di un villaggio alpino, articolandosi in tre volumi di legno e vetro, che poggiano su un basamento di pietra. Come un alpeggio, poi, gioca sul felice orientamento dei volumi, per cogliere il maggior irraggiamento possibile e, nel contempo, la straordinaria vista della ‘Gran Becca’, come il Cervino viene chiamato comunemente dai locali (nel dialetto valdostano potois ‘becca’ significa, infatti, ‘cima’).
Il dialogo continuo fra natura e architettura trova anche corrispondenza nel simbiotico rapporto fra tradizione e modernità. Se il legno è il materiale principe, come insegna l’architettura alpina, è sulle modalità costruttive che il progetto rivela il suo approccio contemporaneo, sia dal punto di vista tecnologico che della sostenibilità. Eccettuati i seminterrati, dove è stato usato il cemento, pareti e solai sono tutti realizzati con sistemi lignei prefabbricati (X-Lam), che riducono i tempi di cantiere e l’impatto sull’ambiente. La prefabbricazione ha riguardato anche la parte sanitaria e impiantistica dell’hotel: moduli-bagno sono stati realizzati in stabilimento e installati nella struttura ex-novo durante la costruzione dei singoli piani. “L’hotel è stato realizzato in tempi record”, rivela la progettista. “Nonostante i rallentamenti causati dalla pandemia, il cantiere è durato solo 13 mesi”. Poco più di un anno, dunque, per realizzare 4 piani fuori terra per un totale di 60 camere.
L’attenzione alla sostenibilità continua anche all’interno dell’hotel, dove il progetto predilige l’uso di rivestimenti ceramici, che coniugano appeal estetico, performance tecniche e attenzione all’ambiente. Si è optato per le collezioni di Florim Ceramiche, per sposare design e sostenibilità, anche nel segno di una circolarità d’uso e di produzione.
Si comincia con la serie ‘Planches’ (colorazione Noisette) che impreziosisce il grande spazio della hall, ricreando l’effetto della posa-gioiello dei parquet nella Reggia di Versailles. L’eleganza naturale dell’effetto-pietra, invece, caratterizza il pavimento delle camere (serie Stones&More 2.0), che nei bagni si arricchisce di varianti cromatiche di grande d’effetto (serie La Roche). Infine, nelle aree comuni dedicate al wellness, la collezione Les Origines dà luce alle pareti, riproponendo l’armonica bellezza del marmo bianco che contrasta con il pavimento, rivestito dalle maxi lastre della serie Rock Salt, ispirata all’estetica dei grandi blocchi di salgemma.
“La scelta di usare materiali fra di loro diversi – dal legno al vetro, dalla ceramica alla pietra – riflette in un certo senso la complessa e ricca stratificazione geologica del paesaggio alpino: forse non tutti sanno che il Cervino è l’unica montagna europea formata da rocce di origine africana…”, rivela la progettista.
Su tutto vince la luce, che entra copiosa dalle finestre della facciata, riquadrando il paesaggio (e soprattutto il Cervino) come grandi tele traslucide.

Les Origines

Or

Stones & More 2.0

Sahara Noir

Rock Salt

Celtic grey

La Roche

Mud

Planches

Noisette Decor
Foto
Vanni Borghi
Progetto
Studio Bettiol
Superfici Ceramiche
FLORIM
Anno di realizzazione
2022
Cer Magazine Italia 60 | 05.2023
Foto
Vanni Borghi
Progetto
Studio Bettiol
Superfici ceramiche
FLORIM
Anno di realizzazione
2022
Superfici Ceramiche
Florim
grès porcellanato
Les Origines
Or
60x120 cm - 9 mm
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grès porcellanato
Stones & More 2.0
Sahara Noir
120x240 cm - 6 mm
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grès porcellanato
Rock Salt
Celtic grey
60x120 cm - 20 mm
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grès porcellanato
La Roche
Mud
80x80 cm - 9 mm
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grès porcellanato
Planches
Noisette Decor
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