Progetti

Villa privata - Costa de los Pinos, Majorca (Spagna)

Delicate atmosfere maiorchine

La maggiore delle Isole Baleari è il teatro di un'elegante residenza moderna risultato di una ristrutturazione che ha tenuto conto della struttura originale (l'atelier di un pittore) e del genius loci e che ha conservato il doppio affaccio sul Mediterraneo e sul promontorio dell'isola
Di Claudia Capperucci

Oggi il suo nome evoca atmosfere turistiche, resort con vista mare e serate mondane, ma l’isola di Majorca in passato è stata meta di artisti e scrittori: “Per i pittori Majorca è uno dei più bei posti della terra. È come la verde Elvezia sotto il cielo della Calabria e con la solennità e il silenzio dell’Oriente”, scriveva la scrittrice francese George Sand nel novembre del 1938, giunta sull’isola in compagnia del compositore polacco Fryderyk Franciszek Chopin. E proprio dall’antico atelier di un pittore è stata ricavata questa suggestiva residenza a Costa de los Pinos, punta ad est dell’isola, caratterizzata dal doppio affaccio sul mare e sul promontorio sul versante opposto. L’aspetto attuale è il risultato di un ampliamento che ha dato luogo a due aree distinte, seppure perfettamente integrate, ciascuna completa di zona giorno e zona notte. Il profilo basso del complesso, composto da un articolarsi di volumi geometrici bianchi che si inseriscono nell’andamento irregolare del paesaggio, con sviluppo prevalentemente orizzontale, sembra il frutto di un concetto universale di minimalismo. La ristrutturazione è stata curata dalla progettista Teresa Linares di Insula Estudio e ha tenuto conto nel dettaglio dello spirito più autentico del sito e dei suoi elementi naturali: il mare, i pini, l’arenaria, il legno, il mattone. “I nuovi spazi comuni sono stati collocati al piano terra”, spiega la progettista. “L’antico pergolato in legno verniciato di bianco appare in primo piano e la grande vetrata all’interno conserva il proprio ruolo. La piscina e il solarium si trovano sul terrazzamento intermedio, che gode di una vista spettacolare e di un perfetto orientamento solare. Infine, il volume superiore si colloca naturalmente sul livello del terreno esistente con affaccio diretto sul mare”. L’elemento che più di tutti contribuisce a creare continuità tra i diversi moduli e tra interni ed esterni è il rivestimento ispirato al cemento che lega tutti gli spazi: Aloft, di Verde 1999, è un gres porcellanato ottenuto da una pietra di recupero francese. Nel realizzare la grafica sono state ammorbidite le zone più scure e decise per arrivare ad un aspetto uniforme simile al cemento. Il colore scelto in questo contesto è l’Avorio, un colore neutro, molto chiaro e ovattato. Il formato usato, 100×100 cm, ha una versione gemella con spessore 2cm, superficie R11 per l’esterno, così il pavimento all’interno continua fuori senza interruzione. Lo spirito dell’architettura si ritrova all’interno, come spiega la proprietaria: “Per quanto riguarda lo stile dell’arredamento, direi che prevale un’aria contemporanea mista a casual chic. Molti arredi sono realizzati a mano, commissionati agli artigiani locali; altri provengono da Horm-Casamania, come le sedute “Her” di Fabio Novembre”. Altro importante elemento è il camino in ferro, già presente nel nucleo originale, anch’esso realizzato a mano da un artigiano.

Aloft

Avorio
Progetto
Teresa Linares
Superfici Ceramiche
VERDE
Anno di realizzazione
2022
Cer Magazine Italia 59 | 04.2023
Progetto
Teresa Linares
Superfici ceramiche
VERDE
Anno di realizzazione
2022
Superfici Ceramiche
Verde 1999
grès porcellanato
Aloft
Avorio
100x100 cm - 20 mm
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Sanitatri
Cielo
Enjoy (sanitari), Shui (lavabi)
bianco
Enjoy (sanitari), Shui (lavabi)