Uno dei punti di forza dell’architetto e designer Fabio Novembre, incaricato di ripensare integralmente l’ampio spazio del flagship store milanese di Natuzzi, è certamente l’origine pugliese condivisa con il brand di arredi, che dagli imbottiti si è esteso alla produzione di arredi total living. L’intervento risale al 2022 e ha restituito allo showroom un’anima definita, in cui le origini regionali e mediterranee del brand fanno da filo conduttore. “Natuzzi è l’interprete perfetto per raccontare la Puglia a un pubblico internazionale”, ha affermato il progettista, “per questo ho voluto celebrare le nostre comuni origini attraverso cultura, colori, tradizioni e atmosfere del territorio all’interno dello spazio architettonico. Si tratta di un nuovo modo di immaginare lo spazio, studiato per far emergere gli arredi, ma anche per rendere vivo il dna del marchio e le sue specificità: il comfort, l’artigianalità, la mediterraneità.” Il concept ha, quindi, assunto connotazioni molto marcate: “Il cuore del progetto è l’area centrale, una piazza ideale circondata dalle iconiche luminarie tipiche della Puglia e definita da una serie di archi che richiamano le tradizionali architetture della regione. Intorno si sviluppano diversi ambienti con un’impostazione aperta, che consente continui flussi tra gli spazi che evocano gli elementi tipici dei paesaggi della nostra terra: le masserie, gli ulivi, la luce calda sul mare.”
A sottolineare il carattere identitario del contesto, si inserisce il rivestimento ceramico della collezione Concreto di Lea Ceramiche, firmata dallo stesso progettista (Novembre Studio), in gres porcellanato e in tinta Extra Light, nei moduli 90×90 cm nella versione sottile Slimtech (6 mm di spessore). Una scelta materica che ha strettamente a che fare con la contestualizzazione del progetto: “La scelta dei materiali è stata ovviamente condizionata dal desiderio di richiamare le atmosfere rilassate e i colori chiari, beige e avorio, della Puglia.” Una scelta che rispecchia l’attenzione di Fabio Novembre, così come di Natuzzi, per la sostenibilità: “Il design è una naturale attitudine dell’uomo, l’unico animale capace di modificare a suo favore le condizioni che lo circondano invece che adattarvisi”, ha continuato l’architetto, “un progettista deve essere consapevole del suo impatto sull’ambiente e scegliere partner attenti alla sostenibilità. Per questo ho scelto di collaborare con Lea Ceramiche e di utilizzare Concreto, una collezione che abbiamo progettato, quasi etimologicamente, per crescere insieme.” Il riferimento è alle caratteristiche di Concreto, “materiale sostenibile perché prodotto con minori emissioni, consumi di acqua, energia, materie prime e dai minori impatti sui trasporti perché leggerissimo”. Ma anche al suo essere parte di Think Zero, progetto di sostenibilità di Panariagroup, a cui Lea Ceramica appartiene, presentato a settembre 2022, grazie a cui l’intero gruppo è in grado di compensare le emissioni della produzione di gres laminato ultrasottile. Un obiettivo raggiunto, che consente oggi a tutti i brand del gruppo di fornire uno tra i primi prodotti certificati 100% Carbon Neutral nell’ambito della produzione italiana di superfici ceramiche.