La centralità della posa in Italia e nel mondo | di Andrea Serri

Comincia a consolidarsi, in modo sempre più importante ad ogni latitudine, l’idea che la piastrella di ceramica italiana sia parte integrante di un ‘sistema rivestimento’ – inteso nella sua accezione più ampia di pavimento o rivestimento; per interni o esterni. Una percezione apparentemente scontata, ma che in realtà rappresenta un significativo passo avanti nel percorso evolutivo del prodotto, nell’allargamento delle sue potenzialità d’uso e nel livello di soddisfazione percepita dal cliente.

Ragionare in questi termini ha avuto impatti di rilievo sul versante delle imprese manifatturiere che, tra le altre cose, attraverso la propria Associazione hanno fondato alcuni anni or sono Assoposa – l’Associazione che fornisce formazione ed assistenza tanto ai posatori quanto a quei rivenditori che considerano questa attività centrale nella propria azione. Formazione rivolta a chi arriva dalle scuole o da altri comparti dell’industria delle costruzioni, tanto quanto a chi è già attivo nel settore, e che risponde alla necessità di un aggiornamento professionale in grado di cogliere l’evoluzione – sempre più repentina – dei prodotti: l’esempio delle grandi lastre, ma anche della diarchia ‘sottile- spessorato’, rappresenta la realtà quotidiana di questi mesi ed anni.

La capacità di dare risposte positive anche agli usi non convenzionali – si pensi alle superfici esterne carrabili o ai diversi usi dell’arredourbano – consolidano la presenza del materiale ceramico italiano che, già acquisite con successo tutte le specifiche tecniche per poter essere impiegato in questi nuovi usi, è oggi pienamente in grado di essere scelto da committenti e progettisti di ogni latitudine. Una scelta quanto più varia, se si pensa alle possibili declinazione della posa che, accanto alla malta cementizia, può essere realizzata su sabbia o ghiaia, possibili ulteriori declinazioni rispettose dei diversi dettami progettuali.

Una superficie ceramica posata ad arte è la migliore pubblicità – attraverso il passaparola, ma non solo – per il materiale italiano. La possibilità di apprezzarne appieno la bellezza, grazie all’assenza di imperfezioni sulla superficie, unito alla facilità di pulizia ed alla durevolezza ne attribuiscono un valore che pochi altri materiali da rivestimento possono vantare. Traguardo importante, raggiungibile solo se qualità manifatturiera ed abilità della posa viaggiano a braccetto.

Novembre 2017