Bagno e ambiente, una relazione importante | di Elena Cattaneo

Rispetto e sostenibilità ambientale sono parole dalle quali siamo avvolti, ormai da qualche anno, e che possono apparire vuote se rimangono solo parole. Sappiamo, invece, che si tratta di concetti fondamentali strettamente legati alla possibilità di una convivenza serena tra l’uomo e la natura. Le azioni concrete rivolte al rispetto ambientale possiamo eseguirle noi, nel quotidiano, ogni giorno con piccoli gesti e, ancora di più, con gesti importanti, quando prendiamo decisioni durature. Ristrutturare un’abitazione, per esempio, e scegliere determinate finiture e arredi fissi, come l’attrezzatura dei bagni, in base al loro impatto sulle risorse naturali. Ecco perché, prima di pronunciarsi verso un prodotto rispetto a un altro, vale la pena conoscere a fondo il mondo delle aziende e informarsi sulle caratteristiche delle singole proposte, per capire se la tecnologia produttiva alle spalle è stata concepita per evitare, almeno, un’eccessiva pressione sull’ambiente. Come possiamo immaginare, non esiste un’unica, facile, ampia autostrada che conduca alla soluzione dei problemi dell’inquinamento e dell’inesorabile smantellamento delle risorse ambientali. Ogni realtà produttiva, però, ha innumerevoli possibilità per cercare e trovare soluzioni, in base alla propria filiera, al proprio habitat, alla propria filosofia e alle risorse impiegate.

La sostenibilità comincia a monte
Ci sono aziende che nel corso degli anni hanno rinnovato la propria filiera produttiva oppure trasformato (fisicamente) i propri stabilimenti nell’ottica dell’ecosostenibilità. Sia durante la ristrutturazione di un edificio che nella gestione del ciclo produttivo di un prodotto, i temi da affrontare riguardano il risparmio energetico, quindi la riduzione delle emissioni, l’eliminazione o, almeno, la limitazione degli sprechi di prodotto e il recupero delle materie prime dal territorio. Ci sono realtà, per esempio, che hanno predisposto il riutilizzo delle acque di lavorazione così da reimmeterle, una volta appositamente filtrate, nel ciclo produttivo. Anche prediligere la collaborazione con artigiani locali è una scelta green perché significa valorizzare le risorse del territorio ed evitare costosi (e inquinanti) spostamenti di materiale.

Prodotti lungimiranti
Il singolo progetto, poi, può essere portatore di sostenibilità ambientale, secondo la tecnologia che lo caratterizza e i materiali con i quali è realizzato. Nel mondo della ceramica, per esempio, è interessante conoscere e approfondire gli eventuali adeguamenti tecnologici del processo produttivo di un’azienda, la ricerca effettuata sui materiali, le modalità di riciclo dei rifiuti ceramici. E sono proprio le certificazioni che contraddistinguono un prodotto, lo strumento principale che permette a un brand di comunicare al pubblico, in modo diretto, l’impegno messo in atto nell’ottica di una crescita sostenibile, sia per l’ambiente che dal punto di vista etico. Ceramics of Italy, primo fra tutti, è il marchio istituzionale che tutela e diffonde tradizione, qualità, innovazione e creatività delle aziende con produzione al 100% Made in Italy. Ci sono, poi, le certificazioni UNI ISO 9001-2015 per la qualità del processo produttivo, UNI ISO 14001-2015, certificazione volontaria che dimostra l’esistenza di un sistema ambientale idoneo, sostenibile e conforme alla legge, e OHSAS 18001 (Occupational Health and Safety Assessment Series) rivolta alla gestione della sicurezza e della salute dei lavoratori.

Belli da ogni punto di vista
Anche il vetro e l’alluminio, protagonisti della produzione dei box doccia, possono entrambi essere materiali riciclati e riciclabili, ma non solo. A prodotto finito, entra in gioco il trattamento finale che l’azienda prevede e che, secondo i casi, può rendere la cabina doccia estremamente facile da pulire, così da evitare l’uso eccessivo di sostanze detergenti, o addirittura inattaccabile dalla corrosione del calcare. Infine, il tema del risparmio idrico si nasconde all’interno della tecnologia, sempre più raffinata, presente nei miscelatori e nei meccanismi di scarico dell’acqua dei wc.

 

01. La collezione Geberit One, di Geberit, è formata da una proposta integrata per il bagno che comprende lavabo, vaso, bidet, doccia e complementi d’arredo. Il vaso sospeso, in particolare, prevede la tecnologia TurboFlush rivolta al rispamio idrico e il trattamento superficiale Keratect, che permette di ridurre l’uso dei detergenti inquinanti.

02. Il vaso Senzabrida® e il bidet sospesi, da cm 48, ampliano la collezione 4All di Ceramica Globo, pensata per inserirsi con armonia in ogni tipo di bagno. Anche il vaso 4All, come tante altre proposte dell’azienda, comprende il nuovo sistema Globo Saving Water che permette di ridurre drasticamente gli sprechi idrici, fino ad arrivare a uno scarico medio combinato inferiore ai 3 litri.

03. Risponde all’esigenza della compatibilità ambientale, la linea di vasi NoLita, dotata di sistema di risciacquo Norim, di Kerasan. Il meccanismo prevede la pulizia del vaso tramite un getto deciso che si distribuisce in modo uniforme, silenzioso e senza schizzi. La tecnologia senza brida, inoltre, permette una pulizia più semplice della ceramica che, perciò, si mantiene funzionale più a lungo.

04. Ha una linea sottile e senza tempo la collezione di miscelatori Joy di Ideal Standard, disponibile in versione cromata da aprile 2020. Joy si adatta a ogni proposta ceramica e include un aeratore ecologico da 5 litri al minuto che permette di ridurre il consumo idrico. L’azienda è impegnata nella riduzione degli sprechi fin dalla proposta della prima cartuccia ceramica prodotta nel 1968.

05. Una collezione 100% Made in Italy, Vignoni di Simas celebra il design essenziale grazie al bordo estremamente sottile del bordo dei lavabi, anche nelle versioni più ampie. Il risparmio idrico è alla base, inoltre, del progetto del vaso con scarico traslato (flusso di soli 4,5 litri) per agevolarne l’inserimento nelle ristrutturazioni e coprivaso ultrasottile con cerniere rallentate a sgancio rapido.

06Ceramica Flaminia tratta il colore come contenuto intrinseco del progetto e con la nuova proposta Carbone, un nero intenso e decisamente matt, introduce nell’ambiente bagno una forza magnetica, quella di un ritorno alle origini. Le acque di lavorazione della ceramica prodotta dall’azienda vengono trattate e depurate per poi essere riutilizzate nel ciclo produttivo.

07. Realizzato dallo studio Angeletti Ruzza Design per Cristina Rubinetterie, il miscelatore Tabula nasce come richiamo all’austera bellezza e al senso di leggerezza che appartiene all’estetica giapponese. Un risultato ottenuto dal lavoro di sottrazione dei designer che hanno eliminato il collo normalmente unito alla leva: è cambiata l’architettura stessa del prodotto. Tabula è dotato di aeratore per risparmio idrico da 5 litri/minuto.

08. Il soffione doccia Estro soft è caratterizzato dalla diagonale del getto d’acqua studiata per ottimizzare il flusso d’acqua corrente. È un progetto di ZeTae Studio per Relax Design,  realizzato in Luxolid® solid surface disponibile in 16 colori, quindi facilmente inseribile in ogni contesto.

09. Dal disegno essenziale, la colonna doccia Lama di Geromin è rivestita in Alulife®, un materiale realizzato in alluminio riciclato al 100%. La lavorazione, ottenuta grazie a tecnologie innovative, dona al metallo una texture speciale, complessa e cangiante, bella alla vista e piacevole al tatto.

 

Ottobre 2020