Combinare una completa riqualificazione energetica con un rinnovamento estetico in armonia con l’architettura originale dell’edificio. È il concept su cui si fonda l’intervento relativo al condominio Ten & Ten House, a Romano di Lombardia in provincia di Bergamo, sviluppato dalla società di ingegneria La Fontana, con sede a Monza, nell’obiettivo di un miglioramento del comfort e della sostenibilità dell’intera struttura.

In particolare, in risposta alla richiesta del committente di potere sfruttare le opportunità del Superbonus 110%, “il progetto ha previsto l’installazione di una facciata ventilata per l’isolamento esterno e il rifacimento della copertura con coibentazione del sottotetto.

Al posto dei generatori privati sono state installate delle caldaie a condensazione, sulle parti comuni è stato inserito un impianto fotovoltaico con batterie di accumulo, quindi si è provveduto alla sostituzione di infissi, oscuranti, tende solari e al rinnovo dell’ascensore. In questo modo l’edificio è passato dalla classe energetica F alla B, con un risparmio medio sulla spesa di circa 800 € all’anno per ogni unità abitativa”, spiega nel dettaglio l’ingegnere Paolo Angiolini.

Per la riqualificazione esterna del condominio, costituito da tre piani fuori terra con cinque unità residenziali, si è passati dalla situazione iniziale, delle finiture in cemento faccia a vista con dettagli blu, alla scelta di “una palette cromatica che stemperasse la presenza degli oscuranti esistenti e dialogasse con i nuovi materiali. Si è pensato di inserire una facciata ventilata in grès porcellanato su porzioni selezionate dell’edificio, alternata a un sistema di isolamento a cappotto tradizionale sulle superfici meno strategiche, come i fronti con balconi, dove la ventilazione naturale non avrebbe garantito le stesse prestazioni”, prosegue Angiolini. Inoltre, cambiare i parapetti dei balconi e rinnovare il loro rivestimento ha contribuito a creare un’immagine più pulita e contemporanea. “Il risultato è un edificio più efficiente, con linee coerenti e materiali durevoli, che valorizza l’estetica originale con un linguaggio architettonico moderno e integrato”, conferma l’ingegnere.

Più nello specifico, la scelta del materiale ceramico per il nuovo involucro, Energieker effetto Ceppo di Gré, dimostra sul piano tecnico caratteristiche di durabilità, resistenza agli agenti atmosferici e facilità di manutenzione, essenziali nell’ambito di un intervento di riqualificazione destinato a durare nel tempo. Il Ceppo di Gré naturale non potrebbe assicurare gli stessi requisiti, perché, in quanto roccia composta da frammenti lapidei cementati, tenderebbe a rilasciare detriti e a deteriorarsi. Il grès, invece, reinterpreta fedelmente l’effetto materico originale, senza i limiti di manutenzione della pietra vera. Inoltre, l’utilizzo del materiale ceramico contribuisce a ridurre l’impatto ambientale del progetto. “Scegliere un materiale industriale certificato, anziché naturale, significa evitare l’estrazione da cave e i relativi trasporti, preservando le risorse naturali senza rinunciare all’aspetto tipico del Ceppo di Gré”, commenta Angiolini.

Nell’esito estetico, la soluzione ceramica restituisce movimento e prestigio alle porzioni di facciata più ampie e originariamente vuote, creando una texture elegante e dinamica grazie anche alla scelta del formato quadrato per la lastra (spessore 12 mm), in grado di ridurre al minimo la percezione delle giunzioni della facciata ventilata. Il risultato è pulito, ordinato e contemporaneo.