Progetti

Villa Levante - Albarella (RO) - Isola di Albarella (RO)

Villa Levante, palafitta contemporanea

Pace, aria pulita, vegetazione rigogliosa, strutture per fare sport, per divertirsi e per mangiar bene: tutto questo è l'isola di Albarella
Autore
Maria Giulia Zunino
Progetto
Genny Augusti - Studio Architettura Leonardo
Superfici Ceramiche
MARAZZI
Anno di realizzazione
2020

La casa sull’albero o in mezzo al mare è il sogno di ogni bambino. Ma se da adulto nessuno vorrebbe vivere come Cosimo Piovasco di Rondò, il Barone Rampante di Italo Calvino, la casa sull’isola può essere un sogno realizzabile.
Forse ad Albarella. Un’isola a 45 km da Comacchio e 30 da Chioggia, collegata a Rosolina (Rovigo) da un ponte, accessibile con un pass. Un’oasi “car free” di 5 km di lunghezza per 1,5 di larghezza nell’Adriatico settentrionale che deve il nome al pioppo bianco che ne contraddistingue i suoi 528 ettari di natura nel Parco Regionale del Delta del Po, riconosciuto Riserva di Biosfera dall’UNESCO. L’isola deriva dall’accumulo dei detriti portati dalle piene del Po ed è privata: nel XVII secolo la Serenissima la mise all’asta, nel tempo ai proprietari nobili si sostituirono gli imprenditori, dal 1988 appartiene per il 51% al Gruppo Marcegaglia.
“Un mio cliente di Albarella, appassionato di architettura, mi ha incaricato di progettare una casa da poter vendere”, racconta Genny Augusti, fondatrice dello Studio di Architettura Leonardo con base ad Adria (Rovigo). “Aveva comperato un terreno con un fabbricato di due piani. L’edificio era fatiscente e privo di qualsiasi qualità estetica, ma la posizione imperdibile”.
L’architetta – laureata allo IUAV (Istituto Universitario di Architettura di Venezia) – conosce bene il territorio. Per Villa Levante fonte d’ispirazione sono l’acqua e le costruzioni lagunari, unite all’intento di valorizzare la presenza del mare a soli 150 passi nel verde, verso levante.
“Il primo schizzo rappresentava una palafitta. Si è poi concretizzato in una casa sviluppata su un unico livello – con l’eccezione della quarta stanza – che con lievità si solleva sulla piscina. Per entrarvi si percorre una passerella che termina con una breve gradinata di piastre sospese”, racconta. “La villa è generata dall’intersecarsi di due parallelepipedi. Orizzontale e bianco, più grande e più articolato, l’uno; verticale e scuro l’altro”. A pianta quasi quadrata, quest’ultimo s’innesta nel primo al limite della zona pranzo e ne fuoriesce dalla copertura piana aggettante, dove delimita il volume della quarta camera da letto con bagno, che si conclude nel tetto/terrazzo panoramico. Il suo colore scuro deriva dal rivestimento terra/cielo in piastrelle in grès porcellanato della serie “Memento” di Marazzi, ispirate al cemento. Scelte nel grande formato (150×75) con cromia Silver e posate con una fuga quasi invisibile creano una superficie continua che a piano terra continua nel pavimento per uscire sotto il portico che introduce alla piscina e al livello superiore si allarga sul terrazzo. Qui lo spessore delle piastrelle raggiunge i 20 mm per meglio resistere alla salsedine e al sole.
Ma Villa Levante non è solo trasparenza per permettere la compenetrazione interno/esterno, leggerezza enfatizzata di notte dall’illuminazione della casa dal basso, essenzialità di volumi basici evidenziata da colori primari. Accanto a queste peculiarità, non si possono ignorare l’attenzione al risparmio energetico e all’eco-compatibilità, alla flessibilità e a tutti i dettagli che garantiscono il massimo confort, incluso il piccolo, inaspettato, giardino delle erbe aromatiche alle spalle della cucina.

Superfici Ceramiche
Marazzi, Mystone Ceppo di Gré
grès porcellanato
Grey
75x150 cm

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