Progetti

Residenza privata - Sorni di Lavis (TN) - SORNI DI LAVIS - (TN)

Vetro + ceramica = una coppia perfetta

Lo studio di un architetto diventa l'occasione per sperimentare forme e materiali in perfetta sintonia con la natura.
Autore
Laura Ragazzola
Foto
Luciano Busani
Progetto
Dennis Pisoni
Superfici Ceramiche
COEM
Distributore
Ceramicarte
Anno di realizzazione
2009

Costruita in un piccolo centro residenziale tra i vigneti della Piana Rotaliana, vicino a Trento, questa casa ospita lo studio professionale dell’architetto Dennis Pisoni.
Il progetto ha dovuto subito fare i conti con la particolare struttura morfologica del sito – un terreno caratterizzato da una pendenza di quasi 45 gradi – e con il diretto contatto con altri edifici residenziali.
Scavato in parte sotto il livello del terreno per assecondarne il forte declivio, l’edificio risulta in parte cieco: la sfida progettuale è stata quella di portare luce al suo interno, trasformando ogni singola parete fuoriterra in una superficie vetrata. Il risultato?
Guardando la casa si ha l’impressione di una trasparenza quasi totale, interrotta dal gioco sapiente di superfici piene, rivestite in ceramica.
La forma è compatta – una sorta di cubo “bucato” da finestre – ma alleggerita da balconate sfalsate rispetto ai due livelli di sviluppo della casa (c’e anche un piano terra adibito a garage).
All’ultimo piano si trova lo studio dell’architetto e la sala riunioni, mentre quello sottostante ospita il locale tecnico (plotter, stampanti, fotocopiatrici, ecc.) e le postazioni-lavoro dei collaboratori, rigorosamente rivolte verso la facciata principale. L’idea di progetto, infatti, è stata quella di privilegiare al massimo il dialogo con la natura, aprendo la casa all’esterno con ampie vetrate. Come ha chiarito il progettista, «anche e, soprattutto, un luogo di lavoro può godere di grandi benefici se vive della luce e del paesaggio circostante».
Ma il rapporto armonico con il sito naturale è ulteriormente enfatizzato dalla scelta del materiale che riveste l’edificio: il grès porcellanato della serie T.U. di Ceramiche Coem, che, come un vestito tagliato su misura, abbraccia tutto il volume del blocco-ufficio.
Ci spiega meglio l’architetto: «La ceramica è stata sempre vista come un materiale per rivestire i pavimenti o al massimo le pareti dei bagni. Credo, invece, in nuovi orizzonti estetici e d’impiego per il grès porcellanato, come del resto testimonia il mio progetto.
La serie T.U. mi è sembrata la scelta ideale, in perfetta sintonia con il vetro: propone, infatti, soluzioni cromatiche e di formato esteticamente eleganti ma funzionalmente piene di risorse. Per esempio», continua l’architetto, «ha grande resistenza agli agenti atmosferici, una caratteristica fondamentale per un edificio come quello che ho progettato, privo di una copertura con tetto a sbalzo.
Ma ancora, resiste bene al gelo e all’abrasione, oltre a offrire grande facilità di manutenzione».
Non solo. Il basso indice di rifrazione alla luce del supporto in grès garantisce massimo isolamento termico e un’ottima performance energetica: tutte caratteristiche che si sposano perfettamente con il codice formale e stilistico di questo progetto dalla vocazione ecologica. Senza contare, poi, che già in fase produttiva questo grès porcellanato si contraddistingue per il recupero di elevati contenuti di materiale riciclabile e di acque di scarto.
Anche all’interno dell’edificio, ceramica e vetro sono la coppia vincente. Un muro di cristallo fa da balaustra trasparente alla scala di collegamento fra i due livelli, a sua volta ancorata a una parete rivestita con lo stesso grès porcellanato dell’esterno. Unica eccezione, l’inserimento di “righelli” ceramici bianchi di cm 60×10 che corrono per tutta la lunghezza della parete. L’assenza di muri divisori fa in modo che la luce, entrando dalle ampie vetrate, possa diffondersi uniformemente anche nella parte cieca dell’edificio (è quella che aderisce al terreno in pendenza). Il colore chiaro di pareti e plafoni aumentano la luminosità degli ambienti, mentre l’effetto metallo chiaro-scuro delle piastrelle del pavimento spezza l’eccessiva uniformità cromatica. Anche nei bagni vince la ceramica, che propone sulle pareti texture diverse. Specchi a nastro corrono lungo i muri dando massima ariosità all’insieme.

Superfici Ceramiche
Ceramiche Coem, serie T.U. (Tinte Unite)
grès porcellanato
Warm White
30x60, decoro XS

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