Progetti
Un volume total white incorniciato dal paesaggio
Silvia Airoldi
Fabrizio Di Paolo Photography
Studio Di Pasquale Architetti
PANARIA CERAMICA
2020
Il mare Adriatico ha disegnato l’irregolarità del suo profilo. La costa frastagliata dei Trabocchi, nella parte più meridionale dell’Abruzzo, è una successione di anse, calette e speroni rocciosi sui quali sono ancorati i Trabocchi, delle architetture in legno a palafitta utilizzate per la pesca. Salde sentinelle di quel tratto di mare, ‘ragni colossali’ per Gabriele D’Annunzio, i Trabocchi fanno da contrappunto alla vegetazione della fascia costiera. In questo contesto paesaggistico, a Fossacesia Marina in provincia di Chieti, si inserisce il Supporter Deluxe Hotel, un cinque stelle progetto dello Studio Di Pasquale Architetti. “Si è trattato di ristrutturare e ampliare un hotel da anni inattivo, di dare un nuovo volto a spazi che avevano già definita la propria funzione” dichiara Enzo Di Pasquale. L’approccio progettuale ha voluto introdurre e raffinare un diverso linguaggio architettonico, spaziale e distributivo, ricercando il minimalismo raffinato delle forme e la definizione dei volumi della struttura, espressamente avvolta dal paesaggio intorno. “Partendo dalle esigenze funzionali, abbiamo cercato di coniugarle con un nuovo concept estetico che ‘aprisse’ la struttura verso il mare e l’orizzonte”, chiarisce l’architetto. Da qui la scelta di ampliare il piano terra, dove si colloca la sala ristorante fronte mare, che ha permesso la realizzazione di ampie terrazze in corrispondenza delle camere del primo piano, e l’idea di ricavare due grandi terrazze panoramiche all’ultimo livello, che hanno contribuito a ridefinire e alleggerire i prospetti della struttura. Anche gli spazi esterni sono stati ripensati mentre non ci sono stati dubbi sulla scelta cromatica, total white. “Volevamo restare il più possibile neutri rispetto al contesto paesaggistico che è il vero must del luogo. Al verde della vegetazione della costa e al blu del mare si è scelto di combinare il solo colore bianco che esalta la cromia della natura e minimizza l’impatto volumetrico dell’albergo” prosegue Di Pasquale. Infine, i pergolati e i tendaggi per la schermatura della luce naturale hanno aggiunto note ‘vibranti’ alla riqualificazione, raffinata e minimalista, affatto scontata. “Anche i materiali e le finiture sono stati pensati in relazione al bianco luminoso degli esterni e alla necessità di sobrietà interna”, continua il progettista, e, in particolare, sono state rinnovate tutte le superfici. All’interno, per gli spazi comuni del piano terra, hall e ristorante, si sono scelte le lastre in grès porcellanato laminato Zero.3 Must di Panaria, colore white star, per la tonalità neutra che restituisce un effetto visivo di uniformità, ampliando la prospettiva degli spazi. Per gli esterni, le superfici dei balconi delle camere e delle ampie terrazze è invece la collezione Discover strutturato di Panaria, nel colore white, a interpretare la continuità monocromatica che si somma alla durevolezza richiesta dalla tipologia di funzione. Il total white contamina con la sua luce travolgente anche il bordo piscina dove, per la pavimentazione esterna, è posata la linea Fiordo di Panaria nella collezione Frame – Glen, un’interpretazione espressiva della naturalezza della roccia sedimentaria. La sintesi è nell’atmosfera raffinata degli ambienti che regala stupore, tra il candore degli interni e lo splendore del panorama.
grès porcellanato
vari
vari