Progetti

Centro Commerciale "Le Torri" - Villa Verucchio (RN) - Villa Verucchio (Rimini)

Un non luogo fortemente identitario

COMPLESSO LE TORRI, UN'AGORÀ CONTEMPORANEA A VILLA VERUCCHIO (RIMINI)
Autore
Carlo Paganelli
Progetto
Giordano Gasperini
Superfici Ceramiche
CAESAR
Anno di realizzazione
2009

Le Torri è un centro commerciale nato come iniziativa imprenditoriale negli anni Ottanta e recentemente realizzato nell’entroterra di Rimini. Il centro accoglie una sessantina di negozi di vario taglio merceologico, un supermercato della catena Crai e serve un bacino di utenza vasto giacché unico centro in un raggio di circa venti chilometri. I centri commerciali oltre ad essere concentrazione di punti vendita, svolgono una funzione aggregativa, ma sono spesso connotati da un’omologazione che ne diminuisce l’appeal sul pubblico dei consumatori più avveduti. Essi hanno in comune segni identitari presi da tipologie architettoniche provenienti dal passato. Un passato caratterizzato da un linguaggio riferibile all’epoca rinascimentale; una sorta di paesaggio composito (un gioco delle costruzioni evoluto e, solo a volte, con ottimi risultati progettuali) generato da un abaco dove l’architetto seleziona timpani, trabeazioni e lesene da far vivere con elementi compositivi contemporanei. Marc Augè definisce i centri commerciali non luoghi, ovvero strutture prive di un’identità antropologicamente riconoscibile. In realtà, ormai tali spazi tendono sempre più ad acquisire una loro autonomia segnica e quelli progettati con maggiore spirito creativo sono un valore aggiunto per il paesaggio metropolitano. L’ampiezza che caratterizza alcuni centri, li rende vere e proprie partizioni di spazio urbano con precise gerarchie stradali, in alcuni casi, con percorsi organizzati sui due assi viari: il Cardo e il Decumano. Si tratta di vere e proprie agorà dove il rito della società consumistica incrocia il momento relazionale; dunque microcittà in cui la chiarezza dei riferimenti spaziali è fondamentale per simulare l’atmosfera a cielo aperto della città. Il ricorrere a stereotipi del passato sottrae evidenza identitaria ma è sempre possibile rintracciare un antidoto all’omologazione. Ma come? Attraverso un’oculata scelta della trattazione delle superfici, ovvero realizzando una vera e propria territorialità bidimensionale. Attingendo alle opzioni disponibili della produzione ceramica, l’architetto Giordano Gasperini ha creato una geografia cromatica dove la materia prima declina le sue molte variabili estetche attraverso raffinate texture abbinate a un’ampia gamma di tonalità. Ceramiche Caesar ha fornito circa settemila metri quadrati di gres porcellanato per la realizzazione del complesso in cui sono stati posati tremiladuecento metri quadrati di piastrelle della serie D-sign per la galleria, sapientemente distribuiti con colori e formati vari, creando così un forte impatto visivo (Light, bianco, insieme a Skyline, antracite, entrambi in formato quadrato di centimetri quarantacinque). Per quanto riguarda l’area vendita Crai è stato scelto un Botticino spessorato della Linea Industria. Ancora una volta il gres porcellanato Caesar è stato protagonista in un progetto dove l’estetica va di pari passo con la tecnicità di un prodotto di grande affidabilità.

Superfici Ceramiche
Ceramiche Caesar, Serie D-sign
grès porcellanato
Skyline, Light (D-sign);
45x45 cm (D-sign); 20x20 cm (Linea Industria)

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