Progetti

Tartarini Auto - Castel Maggiore (BO)

Tecnologia e rinnovamento per Tartarini Auto

Un edificio produttivo, risalente agli inizi degli anni sessanta, è stato completamente ristrutturato dallo studio bolognese Link Studio STP utilizzando lastre in grès laminato ultrasottile posate a secco
Autore
Laura Milan
Foto
Autori Associati
Superfici Ceramiche
COTTO D'ESTE
Anno di realizzazione
2021

Con un’attività produttiva incentrata sulla realizzazione di impianti a gas naturale per auto, l’emiliana Tartarini Auto rappresenta un punto di riferimento per la ricerca tecnologica dedicata all’utilizzo dei carburanti alternativi. Nato in seno alla Divisione Auto di OMT – Officina Meccanica Tartarini, fondata nel 1941 da Aleardo Tartarini, ha sviluppato una vivace e pionieristica realtà artigianale, evolvendola in una società rimasta a conduzione familiare giunta oggi alla terza generazione.
La sede produttiva occupa uno stabilimento tecnologicamente all’avanguardia che a Castel Maggiore, alle porte di Bologna, si estende su una superficie di 15.000 mq all’interno dei quali assembla componenti, collauda sistemi e impianti a gas metano e GPL, imballa i prodotti e li spedisce in tutto il mondo. Realizzato negli anni sessanta ai confini con il Comune di Bologna, viene ridisegnato, internamente ed esternamente, dal progetto dell’architetto Silvia Baietti che, titolare dello studio bolognese Link Studio Stp, approfitta della necessità di efficientare energeticamente l’involucro per ridefinirne l’immagine.
Importanti interventi hanno modificato l’involucro e la sua stratigrafia, migliorandoli sia dal punto vista estetico che prestazionale: il vecchio capannone è rivisto con una nuova facciata ventilata, finita esternamente con un nuovo rivestimento metallico e coibentata internamente con uno strato di pannelli stiferite. I vecchi serramenti sono stati sostituiti con nuovi infissi a taglio termico con telaio in alluminio e vetro selettivo, altamente performanti sia dal punto di vista termico che acustico.
Il ridisegno dell’interno ha invece previsto una doppia riorganizzazione che, del settore produttivo e di tutta la zona uffici, ha seguito il rifacimento di tutto il sistema impiantistico.
All’interno, tra nuove partizioni e più aggiornate finiture, la vera innovazione risiede soprattutto nella modalità con cui sono stati realizzati i pavimenti. Silvia Baietti ha infatti optato per la posa a secco di lastre ultrasottili in Kerlite prodotte da Cotto d’Este nel formato 100×300 cm, evitando la demolizione delle superfici esistenti e riducendo sia i tempi di realizzazione che la produzione di ulteriori rifiuti di cantiere: il sistema Kerlite Easy di Cotto d’Este è il primo certificato di posa a secco e senza colla per pavimenti in ceramica. Le lastre ultrasottili utilizzate, rinforzate con fibra di vetro che a parità di spessore ne aumenta la resistenza, fanno parte della collezione Kerlite Cement Project che, proposte nella versione Cem, fanno risaltare il carattere urbano e industriale del cemento con sfumature grigie e riflessi lucido/opaco. Le stesse lastre sono state utilizzate anche per i rivestimenti delle pavimentazioni dell’atrio di ingresso e dei servizi igienici.
Il progetto si è anche allargato alle aree esterne prossime al fronte principale. A pavimento e nella gradinata dell’ingresso l’asfalto è stato sostituito con le piastrelle ceramiche effetto pietra della collezione Limestone di Cotto d’Este, nella variante Oyster (spessore 20 mm, formato 60×120 cm) ed è inoltre stata realizzata una nuova fascia verde distribuita su quote differenziate, per mettere in evidenza l’ingresso all’edificio ai visitatori e rafforzarne l’immagine per chi transita in auto.

Superfici Ceramiche
Cotto d'Este
grès porcellanato
Cement Project
Color-30 Cem
100x300 cm - 5,5 mm
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grès porcellanato
Vanity
Pietra Grey
120x260 cm - 6,5 mm
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grès porcellanato
Limestone
Oyster
60x120 cm - 20 mm
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