Progetti

Ristorante Ton Joy - Andria (BA)

Profumi, gusto, cromie e design

La tradizione mediterranea e la cultura giapponese del Sushi si incontrano e danno origine a una nuova suggestiva forma di convivialità
Autore
Maria Giulia Zunino
Foto
Vanni Borghi
Progetto
Ncb architettura
Superfici Ceramiche
FLORIM
Anno di realizzazione
2021

Andria: la città pugliese di Federico II e di Castel del Monte. Un luogo a dieci km dal mare, denso di bellezza, storia, tradizioni.
Ncb architettura: lo studio milanese fondato nel 2006 da Riccardo Emanuele e Samuel Balasso, laureati entrambi al Politecnico dieci anni prima. “Per noi l’architettura è un mestiere dove ogni progetto serve per studiare e conoscere il contesto, la materia, l’umanità” spiega Riccardo Emanuele. “Una volta la committenza era ispirata, oggi l’ambiente è più vario ma cerchiamo sempre di creare rapporti che facciano emergere il valore delle componenti umane, tecniche, socio-culturali coinvolte in ogni processo ideativo. L’architettura ha il potere di creare un immaginario potente, un ambiente curativo. Non vogliamo strappare il tessuto esistente ma ne cerchiamo le tracce per disegnare il futuro del paese”, continua. “Crediamo nella circolarità delle idee, nell’interdisciplinarietà, negli apporti artistici, nelle collaborazioni”.
Ton Joy: un nome misterioso le cui iniziali sembrano formare un carattere giapponese. Un nome che incuriosisce e, con il riferimento alla gioia, predispone l’animo al piacere. Il nome perfetto per un luogo esperienziale di convivialità contemporanea. “Per noi Ton Joy è stato un po’ uscire dal seminato: lavoriamo soprattutto nel settore dell’accoglienza. È un progetto di fusione, attinente alla nostra ricerca sull’alto artigianato, finalizzata ad alimentare una cultura libera da stereotipi, una metafora di saperi e tradizioni, abilità e creazioni definibili mediterranee”.
Situato nel centro storico di Andria, lo spazio di Ton Joy si sviluppa su due livelli: interamente vetrato, il piano terra comprende la sala ristorante e la grande cucina a vista, chiusa da una scatola trasparente poggiata sul profilo del bancone. Esso continua parallelamente alle vetrine per concludersi da un lato nel cocktail bar e dall’altro nell’area delle vetrinette per vino e champagne. Una scala quasi invisibile collega al piano interrato con la lounge room per incontri business to business, uno spazio che ad Andria mancava e faciliterà il lavoro delle aziende locali.
“La scelta dei materiali è in funzione del genius loci”, prosegue l’architetto Emanuele. “La piastrella è attinente con l’architettura, di cui diventa emblema della verità stessa, ne è la pelle, passa dal dentro al fuori, mette insieme formati diversi per reinventare una finalità terza”.
Le lastre in grès fine porcellanato opaco “Stones&More 2.0” di Florim sono l’elemento unificante. Le superfici effetto marmo scelte nel color Amani Bronze rivestono i pavimenti, la scala e il piano del bancone, creando un’armonia senza tempo con gli arredi confortevoli e allegri grazie al velluto giallo, il rivestimento ceramico ispirato al legno di eucalipto del fronte del bancone, il mosaico vetroso nero sulle pareti dei bagni, la carta da parati.
Ne deriva un insieme lontano da quella standardizzazione che sta invadendo la ristorazione italiana, spesso privata di identità anche nei contesti ricchi di tradizione e cultura.

Superfici Ceramiche
Florim
grès porcellanato
Stones&More 2.0
Amani Bronze
40x80 cm

Richiedi info progetto >