Progetti
Milano. Abitare in Maggiolina
Maria Giulia Zunino
Donstop Architettura
Davide Galli
COTTO D'ESTE
2020
La Maggiolina è quel quartiere che i milanesi ricordano per il Villaggio dei Giornalisti e gli architetti per l’abitazione razionalista su pilotis di Luigi Figini, le case a igloo progettate da Mario Cavallè nel 1946 e il condominio di Gigi Caccia Dominioni in Piazza Carbonari. Ora l’innovativa rigenerazione urbana della fatiscente area dell’ex tipografia del quotidiano Il Giorno aggiunge un nuovo punto d’interesse, a 15 minuti in bicicletta da piazza Gae Aulenti.
Ne è lo sviluppatore Abitare in, “un gruppo formato da giovani. La loro visione deriva dal background anomalo dei due soci fondatori, legati l’uno al mondo della consulenza, l’altro all’informatica”, spiega Michele Brunello, co-fondatore con Marco Brega nel 2011 dello studio Donstop architettura.
“Ci hanno contattato nel 2016, chiedendoci un progetto che fino all’ultimo momento concedesse al cliente il massimo grado di libertà nella personalizzazione. In architettura, poter modificare fino alla fine implica sia un colloquio continuo con sviluppatore e cliente e una scelta accurata di tecnologie costruttive e impiantistiche – struttura in acciaio, tecnologia a secco, impianti a soffitto e a pavimento per poter generare un plan libre -, sia la progettazione in BIM [il Building Information Modeling genera un modello informativo digitale dinamico, interdisciplinare e condiviso che permette di conservare le informazioni sull’intero ciclo di vita dell’edificio ndr] in tempo reale. Amiamo le sfide, usiamo il metodo BIM, vogliamo innovare e innovarci… quindi ci siamo messi in gioco”, continua Brunello, già partner dello studio Stefano Boeri Architetti – del quale Marco Brega era coordinatore della progettazione e direttore tecnico – e co-fondatore di SBA China.
Inserito in un parco di oltre 5.000 mq, il complesso prevede 124 appartamenti suddivisi in tre edifici. Il terzo, più piccolo, verrà realizzato in un secondo tempo. Sono già in parte abitati, i Maggiolina Gardens, l’edificio in linea generato dalla sovrapposizione a scacchiera dei volumi, e la Sky Tower: 15 piani residenziali oltre allo spazio a doppia altezza della hall d’ingresso e dei servizi comuni.
Modificare dimensioni e funzioni degli spazi interni, inglobando spesso anche le logge, fa sì che ogni appartamento abbia una sua facciata e che quindi quella della torre derivi dalla sommatoria di porzioni diverse da un piano all’altro e anche all’interno dello stesso piano.
Potrebbe essere un caos, ma non lo è affatto. È questa novità che dà personalità all’architettura, rendendola riconoscibile.
Il ritmo dei 16 marcapiano bianchi – plateau a sbalzo senza pilastri d’angolo – e la scelta delle lastre sottili in gres porcellanato laminato della collezione Kerlite 5plus Exedra, nella variante “Pulpis” che richiama le venature del marmo, trasformano il cambio di sagoma in un valore compositivo ed estetico della torre. Sottili, e performanti ed in grande formato, le lastre di Kerlite di Cotto d’Este – scelto come partner del progetto anche per lo sviluppo tecnologico (inclusi fissaggio e sicurezza del rivestimento) della facciata modulare a cappotto – contribuiscono a mantenere l’armonia con il contesto.
grès porcellanato
Pulpis Silk
300x100 cm