Progetti

Ramonda Hotel - Rtanj (Serbia)

L’architettura è un fiore

Il progetto del Ramonda Hotel, in Serbia, non imita la natura ma ne coglie l'energia e il suo logo è un fiore che sempre rinasce
Autore
Virginio Briatore
Foto
Relja Ivanic
Progetto
Valerija Fa Milić & Vladimir Milić | Unihouse Studio
Superfici Ceramiche
FLORIM
Anno di realizzazione
2019

Un’architettura ospitale e rigenerante, in un luogo mitico e con un nome floreale che non è frutto del caso.
Situato a circa 200 km a sud est di Belgrado, parte della catena dei Carpazi, il monte Rtanj, che si eleva a 1565 metri con la sua precisa forma piramidale, inscritta nelle regole della sezione aurea, è un luogo mitologico, considerato la sede delle antiche divinità della Serbia.
Il nuovo edificio è in prossimità del sacro monte, in una Riserva Naturale protetta, in mezzo ai boschi e per chilometri non c’è nessun altro insediamento umano, se non le vestigia di una miniera abbandonata.
Il Ramonda Mountain Hotel e Spa è un’architettura inaugurata nel 2020, dotata di 21 suite e stanze, con piscina e spa interna e una spettacolare bio-pool open air alimentata con l’acqua ricca di minerali di una sorgente scoperta nel secolo XIV. Filtrata solo dalle piante e dalle alghe naturali, l’acqua da uno stagno scende con lievi gradoni nella piscina. Il progetto è in relazione col luogo, come ci hanno spiegato gli architetti Valerija Fa Milić e Vladimir Milić, titolari dello studio Unihouse di Belgrado: “Non abbiamo ripreso le forme della natura circostante, ma abbiamo interpretato le forze naturali che hanno forgiato l’ambiente, come le spaccature del terreno e le creste dei monti”.
Le stesse forze, tettoniche e climatiche, che hanno trasformato il paesaggio, sono immaginate, trascese e presentate dai progettisti attraverso l’articolazione spaziale e la coordinazione dei volumi artificiali. Un dialogo tra la morfologia montuosa, con la sua presenza massiccia e rigida, e la struttura sfaccettata e liberata della superficie del tetto. Come scrivono gli architetti: “Il coordinamento dell’insieme, quasi come in una drammaturgia sinfonica, ha portato alla composizione di volumi che non imitano le formazioni rocciose della natura circostante, ma hanno un identico impulso genetico tettonico.”
Tutto si muove a partire da questa identità: il comfort e il piacere dell’ospite, che spazia dalle zone private, al ristorante con terrazza, dal lounge bar alla piccola biblioteca ricca anche di fumetti, in un fluido mutare di vedute attraverso gli spazi interni ed esterni, la qualità tattile dei materiali tradizionali, l’acqua onnipresente, l’atmosfera naturalistica della bio-piscina.
Sviluppato su 3800 mq e costato 5.5 milioni di euro, l’Hotel nel significato e nel logo, deriva il suo nome da un fiore: la Ramonda Serbica, pianta endemica del luogo, detta anche Fiore della Fenice, perché se raccolta oggi, seccata in un libro per due anni e poi rimessa in acqua riprende a vivere. Così come l’Hotel aspira a rigenerare e a rimettere in forma i suoi ospiti!
Nel progetto sono state utilizzate diverse serie ceramiche di Florim: il lounge bar vede protagonista le serie La Roche, che richiama una pietra densa di stratificazioni; per il camino è stato utilizzato l’effetto metallo di Flowtech; la collezione Maps all’interno dei bagni reinterpreta l’austerità del cemento, mentre la sensazione di autenticità e il richiamo alla lavorazione manuale della materia sono le note distintive di Matières de Rex, che ritroviamo nella reception dell’area wellness.
Così, tra acqua e materia, tra luce e alberi, l’architettura, spiegano gli autori, diventa una Lingua Franca, tra l’ambiente costruito e la natura circostante, tra l’essere umano e la sua genesi naturale.

Superfici Ceramiche
Florim
grès porcellanato
La Roche de Rex
Grey, Mud
60x120 - 60x60 - 40x80

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