Progetti

Residenza privata - Verona - Verona

Interni tra storia, arte e design

Dietro le tre finestre a tutto sesto ritagliate nell'antica Porta Leoni, si cela l'open space di un appartamento che, come uno scrigno racchiude passato e presente, arte, design e artigianato
Autore
Grazia Gamberoni
Foto
Roberto Leoni
Progetto
Enrico Savoia
Superfici Ceramiche
FONDOVALLE
Distributore
Emmedi srl
Anno di realizzazione
2016

A Verona, oltre all’Arena, terzo anfiteatro romano per dimensioni in Italia ed uno dei simboli della città veneta si nascondono preziose architetture, più o meno nascoste nel tessuto urbano, più o meno salvaguardate dall’aggressione del tempo e della mano dell’uomo.
Ne è un esempio, Porta Leoni, porta di epoca romana arrivata sino ai nostri giorni in un buono stato di conservazione. Situata alla fine di via Cappello, strada lungo la quale si trova anche la famosa e altrettanto visitata Casa di Giulietta, deve il suo nome attuale, di origine popolare risalente al XV secolo, al ricordo di una tomba romana rinvenuta nelle vicinanze e che portava due leoni sdraiati, uno di fianco all’altro. Non si conosce la denominazione con cui era conosciuta in età romana. Nel medioevo venne denominata Porta San Fermo, per la vicinanza all’omonima chiesa per poi diventare Arco di Valerio (dal nome di Publio Valerio, promotore della sua costruzione).
La Porta parzialmente visibile oggi, fu costruita nel I secolo d.C. utilizzando prospetti in pietra bianca della Valpantena, che vennero addossati alla preesistente porta repubblicana (I° secolo a.C.) ritenuta troppo austera e povera, per le mutate condizioni economiche della città. Ciò che oggi possiamo vedere di Porta Leoni, in pratica una metà verticale della parte rivolta verso l’interno della città, consiste in un unico fornice inquadrato da una edicola con semicolonne doriche a capitello corinzio, sormontato da finestre centinate e riquadrate e, ancora più in alto, da ciò che rimane di un’esedra affiancata da colonnine tortili. La Porta è murata in un palazzo del XIII secolo. Appoggiato, per così dire ad un pezzo di storia millenaria, e che, da qual particolare punto di vista della vista partecipa alla vita della città, l’appartamento ristrutturato dall’architetto Enrico Savoia, con le tre finestre a tutto sesto che si aprono nella storica parete e che danno luce al fulcro dell’intera abitazione, un grande open space, soggiorno, living, cucina, nel quale passato e presente, design e arte, artigianato, antiquariato si fondono in un piacevole mix.
Nel progetto di ristrutturazione si riflette la passione e la personalità dei proprietari, per oggetti particolari e pezzi unici, con una grande sensibilità alla luce, naturale proveniente dalle tre finestre inglobate dalla Porta Leoni e ampie finestrature dell’edificio e artificiale con presenze luminose nel segno della contemporaneità.
Ne è nato uno spazio quale scrigno per le testimonianze delle proprie esperienze, ma anche un luogo ricco di storia e rispettoso delle presenze architettoniche. L’accurato restauro oltre ad un adeguamento impiantistico e funzionale, ha rivisto i volumi interni, con ambienti più luminosi, nei quali la ceramica a pavimento, in grande formato (120×120) di Fondovalle, della collezione Action nel colore Light, gres porcellanato a effetto cemento, ha un ruolo unificante tra i vari ambiti abitativi. Non solo, la pavimentazione, in contrasto armonico con la struttura a travi sbiancate e con la parete in mattoni del grande spazio living nel quale si ritagliano le storiche finestre di Porta Leoni, diventa lo sfondo ideale per una scenografia di interni eclettici con pezzi vintage ed elementi di design contemporaneo, che convivono con oggetti personali dei proprietari, quadri e complementi d’arredo di forte impatto estetico.

Superfici Ceramiche
Fondovalle, serie Action
grès porcellanato
120x240 cm, 120x120 cm

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