Progetti

Museo della Ceramica - Montelupo (FI) - Montelupo Fiorentino

Il Museo della Ceramica di Montelupo

Una collezione di notevole interesse storico-artistico presentata con rigorosa semplicità all'interno di uno spazio neutro, caldo e confortevole, definito da materiali naturali, tonalità morbide e luci filtrate
Autore
Livio Salvadori
Progetto
Antonio Gandolfo, Silvia Niccolai
Anno di realizzazione
2008

Cittadina d’origine medievale, nata con funzioni di rocca militare a difesa della vallata di Firenze, Montelupo è stato un importante centro produttivo di maioliche artistiche, che ha conosciuto il suo momento di massimo splendore durante il periodo rinascimentale, e che rappresenta, ancora oggi, uno dei maggiori poli ceramici italiani.
Profondamente legata a questo materiale che ha accompagnato lo sviluppo storico della città, Montelupo Fiorentino ha recentemente inaugurato il nuovo Museo della Ceramica.
Realizzato attraverso un articolato progetto di ristrutturazione e riqualificazione funzionale di un edificio del 1928, l’intervento si propone come elemento di recupero e valorizzazione del patrimonio esistente a vari livelli: dall’oggetto artistico al manufatto architettonico allo spazio urbano.
La piazza rialzata focalizza la visuale sulla facciata inclinata che delimita la hall del museo e fa da fondale allo spazio pubblico, come una sorta di quinta scenica verso cui convergono tutti i percorsi pedonali. Il fronte dell’edificio, visivamente in secondo piano, conserva il disegno originale, ritmato dalla scansione ordinata delle finestre impreziosite dalla fascia superiore in ceramica decorata dai maestri ceramisti di Montelupo.
All’interno del museo, il percorso espositivo si dispone su tre piani. Nelle sale del piano terreno sono esposte le collezioni e le maioliche databili dalla fine del Duecento alla metà del Quattrocento, mentre al piano superiore inizia il percorso rinascimentale. La grande stagione del primo Rinascimento si chiude infine nelle ultime sale del piano primo con la decorazione a grottesche, rappresentata dal vassoio detto “il rosso di Montelupo”, uno dei capolavori della maiolica italiana di quell’epoca.
Progettati e realizzati per rispondere agli standard funzionali e prestazionali richiesti dall’attività museale, gli interni sono definiti da linee pulite e rigide geometrie che ordinano una struttura espositiva dominata da cromatismi controllati. Pavimenti in grès porcellanato a tutta massa colore crema naturale – della collezione Interiors di Edilcuoghi Ceramiche -, pareti e soffitti in pannelli di gesso rivestito, tinteggiati in morbide gradazioni di bianco.
Le vetrine espositive sono incassate nelle pareti; al loro interno, gli oggetti sono illuminati mediante un sistema di fibre ottiche con lenti orientate direttamente sui pezzi esposti.
Le luci d’ambiente sono posizionate a scomparsa nei riquadri schermati che caratterizzano il disegno dei controsoffitti di tutti i locali; le fonti luminose naturali e artificiali sono filtrate tramite pannelli realizzati con teli in pvc termoteso traslucido.
Gli oggetti di questa collezione di notevole interesse storico-artistico sono presentati con rigorosa semplicità all’interno di un luogo neutro e quasi astratto, dove le superfici chiare e le luci morbide disegnano un ambiente caldo e confortevole, rivelando uno spazio non invasivo, pensato per concentrare l’attenzione sugli oggetti protagonisti.

Superfici Ceramiche
Edilcuoghi Ceramiche, Serie Interiors
grès porcellanato
Limestone Crema, finitura Naturale
45x45 cm

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