Progetti

Palazzina Residenziale - Riccione (RN) - Riccione

Espressivo contrasto di toni e materia

Una palazzina a doppio corpo esteticamente caratterizzata dall'alternarsi di un rivestimento in spatolato dal colore chiaro, con superfici ceramiche a effetto rovere
Autore
Riccardo Bianchi
Foto
Luciano Busani
Progetto
Federica Signorini
Superfici Ceramiche
PANARIA CERAMICA
Anno di realizzazione
2014

In una tranquilla zona residenziale di Riccione, adiacente a viale Ceccarini che sfocia sul celebre lungomare, è sorto da poco un nuovo edificio. A un primo sguardo, suddiviso da un taglio verticale, in due volumi simmetrici, ciascuno con tetto monospiovente, ricorda Il Girasole, la famosa casa – un vero capolavoro del razionalismo poetico da qualche critico additato come un’anticipazione del Post-moderno – progettata da Luigi Moretti in viale Buozzi a Roma nel 1950. E come in quella, nel cavedio centrale salgono le scale e l’ascensore che distribuiscono le varie unità abitative. Sui lati esterni sono stati ricavati due appartamenti duplex con ingressi indipendenti, articolate su quattro piani e collegate al garage da scala interna privata. In totale la costruzione conta di 9 abitazioni.
La progettazione del complesso reca la firma della giovane architetto Federica Signorini, il cui stile architettonico, considerate le costruzioni finora completate, si può dire caratterizzato da una linearità e da un’essenzialità decorativa di chiara ascendenza razionalista in cui l’elemento estetico rispecchia senza aggettivi ma con grande forza epressiva, come avrebbe detto Massimo Bontempelli, le funzioni abitative interne. Spiega l’architetto: “La pianta dell’edifico sfrutta al massimo le dimensioni del lotto conformandosi al suo perimetro. Il volume del fabbricato è maggiore al piano terra per poi ridursi ai piani superiori per dare spazio a logge e terrazze. Dal punto di vista formale, volontà progettuale è stata di dare movimento alla facciate creando intersezione di volumi, travi e pilastri, elementi che vengono rimarcati utilizzando materiali e cromatismi diversi”.
L’intento di dare un aspetto “duale” all’involucro è stato ottenuto mediante un’equilibrata e armoniosa contrapposizione di un rivestimento spatolato dal colore chiaro, e di una livrea di materiale ceramico a effetto legno di Panaria, il cui taglio è stato ricavato da lastre di lunghezza 3 metri, per dare l’effetto a doga, a cui si aggiungono parti eseguite con piastrelle in grès di Mirage con formato 60×120 cm. “Alla scelta di Panaria”, spiega Federica Signorini, sono arrivata perché avevo la necessità di disporre di un materiale leggero, sottile (spessore di soli 3 mm), flessibile in formati di grandi dimensioni. Doveva essere incollato al termocappotto quindi mi sono preoccupata di non gravare troppo su di esso. Tutte caratteristiche presenti nella serie in grès laminato Doghe 3mm. Inoltre la lunghezza di 3 m per 1 m di larghezza delle lastre mi ha aiutato a creare l’effetto doga studiato in fase progettuale, e mi ha permesso di avere una fuga orizzontale trattata con stucco nero per evocare il più possibile il legno utilizzato nelle barche: un richiamo al genius loci marinaro di Riccione e della Riviera”.
Insieme a tali accorgimenti, per mantenere le linee del fabbricato pulite e lineari, i parapetti sono stati realizzati in vetro fissato alla muratura con supporti in ferro a incasso dissimulato. D’altro canto, per alleggerire il pieno delle facciate, osserva l’architetto, ho inserito ampie vetrate ombreggiate da frangisole in metallo verniciato del colore delle facciate. Nell’insieme si tratta di un riuscito progetto che, pur distinguendosi per la ricercata sobrietà delle linee e dei volumi, non ha alcun effetto invasivo sul contesto, anzi contribuisce a sottrarlo al preesistente anodino anonimato.

Superfici Ceramiche
Ceramica Panaria, serie Doghe 0.3
grès porcellanato
Rovere verniciato
100x300 cm

Richiedi info progetto >