Progetti

Agriturismo Maso Bòtes - Varignano di Arco (TN) - Varignano di Arco (TN)

Design e tradizione all’ombra degli ulivi

Nell'Alto Garda, a Varignano di Arco, scopriamo un luogo magico a cui fa da guardiano un ulivo di mille anni
Autore
Elena Pasoli
Foto
Luciano Busani
Superfici Ceramiche
PANARIA CERAMICA
Anno di realizzazione
2013

Albrecht Dürer e Rainer Maria Rilke ebbero ben ragione ad essere affascinati dai percorsi dell’Alto Garda, dove la posizione protetta dalle montagne e la vicinanza del lago assicurano le forti emozioni e il clima mite che lo ha reso noto nei secoli. Se a questo si aggiunge il fatto che tutta l’area è incastonata nella più antica olivaia del Garda, la scenografia non necessita di ulteriori descrizioni.
Qui, nella località di Varignano di Arco, in provincia di Trento, troviamo una vera eccellenza del mondo degli agriturismi: il Maso Bòtes, un ambiente esclusivo e raffinato, “omaggiato” dalla natura che gli concede all’ingresso, come un presidio di antica memoria, il maestoso “olif de Bòtes”, un olivo dell’età stimata di 800-1.000 anni, patriarca di un olivicoltura antica esercitata da secoli sul territorio gardesano.
Omaggio meritato, visto il rispetto e la riservatezza con cui il relais si inserisce nel contesto ambientale. Il progetto vede, infatti, protagonisti elementi naturali, impiegati con soluzioni tecnologiche avanzate e design accurato: la pietra che avvolge il maso si integra con i muri a secco e gli olivi secolari circostanti; l’acciaio è stato sagomato e modellato attorno a tutto il maso seguendo linee armoniche estremamente naturali; il vetro, perfettamente integrato con la pietra e l’acciaio, permette di ammirare l’anfiteatro naturale del “Sommolago”; la ceramica sottolinea con eleganza la scansione degli spazi interni.
Questi materiali concorrono alla creazione di forme arrotondate, spazi ampi e luminosi che integrano gli ambienti interni ed esterni permettendone un uso dinamico e confortevole. Ogni singolo dettaglio è frutto di un attento esame degli equilibri, mentre la predilezione per uno stile fortemente contemporaneo negli arredi connota l’intero progetto con un segno dinamico e vigoroso.
Un segno che viene fortemente accentuato dalle grandi campiture delle ceramiche in gres porcellanato che il progettista ha scelto per le pavimentazioni: le collezioni Experience 0.3 e Aisthesis 0.3 di Panaria Ceramica – entrambe nate dal progetto Zero.3, una innovativa tecnologia che consente di ottenere grandi lastre (fino a 100×300 cm) nello spessore sottile (3 mm) – offrono effetti decisamente particolari, come le resine nel gres laminato scelto nella chiara tonalità Grigio Vivo, che conferiscono alle zone comuni (hall, sala colazione e scale) una forte luminosità.
Allo stesso tempo, l’eleganza sofisticata e sobria che traspare dalle lastre in colore Lavica scelte per i pavimenti e i rivestimenti dei bagni fa da perfetto contraltare alla modernità e al rigore dei sanitari.
Quattro camere e tre suite compongono l’offerta del relais, che si rivolge a veri appassionati della natura: qui, infatti, gli ospiti non trovano soltanto quiete e relax, ma anche un’efficientissima azienda agricola a conduzione familiare, nella quale un ruolo di primo piano è rivestito da ben 200 alveari che producono miele di montagna dal gusto ed aroma tipico delle valli trentine.

Superfici Ceramiche
Panaria, Experience 0.3 - Aisthesis 0.3
grès porcellanato
Experience 0.3 Grigio Vivo - Aisthesis 0.3 Lavica
Experience 0.3 100x100 cm plus - Aisthesis 0.3 50x100 e 50x50 cm

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