Progetti

Rifugio Zallinger - Alpe di Siusi (BZ) - Castelrotto (BZ)

Design e sostenibilità in alta quota

Non solo sostenibilità, ma amore per per l'ambiente circostante e per la storia del luogo sono i segni distintivi del bel recupero di un rifugio all'Alpe di Siusi
Autore
Elena Pasoli
Foto
Alex Filz
Progetto
Studio noa* - network of architecture
Superfici Ceramiche
MARAZZI
Anno di realizzazione
2017

Quota 2.200, Alpe di Siusi, all’ombra del Sassopiatto, nel gruppo del Sassolungo, tra Val Gardena e Val di Fassa: una location dal fascino dirompente per un rifugio ottocentesco trasformato in una struttura alberghiera raffinata e di altissima qualità, che rispetta il carattere originario dell’insediamento di alta montagna e che è stata realizzata con particolare attenzione ai principi della sostenibilità e del turismo responsabile tanto da meritare la certificazione Klima Hotel.
Il Rifugio Zallinger deve il suo recupero allo studio noa* – network of architecture, con sede a Bolzano e a Berlino: “Con questo progetto – afferma Stefan Rier, uno dei fondatori dello studio – abbiamo voluto proporre un nuovo modello di vita e di ospitalità che da un lato recuperasse forme e materiali della tradizione, dall’altro esprimesse qualità del design, alti livelli di comfort, sostenibilità; l’ambiente alpino è un sistema complesso, che va capito e rispettato. Pensiamo sia importante immaginare nuovi spazi per viverlo: ambienti a misura d’uomo, confortevoli, accoglienti, ma soprattutto unici e autentici”.
Ed unico e autentico il Rifugio Zallinger lo è sia nel concept generale che in ogni singolo dettaglio. L’insediamento originario era costituito da un corpo centrale, da sette fienili che lo circondavano e da una piccola chiesa. Alla fine dell’Ottocento i fienili erano stati abbattuti e al loro posto era stato costruito un unico grande edificio. Il recupero dello Studio noa* ha ricreato l’assetto storico, ristrutturando il corpo centrale e costruendo sette nuovi chalet secondo lo schema originale del luogo. Le nuove unità, che offrono 24 camere, sono rivestite da blocchi di legno massello in un’alternanza di vuoto e di pieno così efficace da diventare elemento dominante del rifugio. Ispirate alla struttura degli antichi fienili, gli chalet godono di un sistema di pannelli scorrevoli in legno in corrispondenza delle vetrate che offrono la vista mozzafiato dello scenario alpino.
Il corpo centrale del rifugio storico riunisce la reception, la lounge e il ristorante, che di giorno accoglie anche gli sciatori di passaggio. L’atmosfera è quella della stube tradizionale – l’ambiente dove la famiglia si riuniva attorno alla stufa – con legno alle pareti, grande camino e nell’area bar un enorme tronco di abete a fungere da bancone e da collegamento con la natura circostante. La spa, situata in un edificio autonomo, è particolarmente suggestiva, grazie alle due grandi finestre panoramiche, una verso valle e una verso il Sassopiatto.
Mentre nelle stanze e nella lounge domina il legno, talvolta anche abbinato al feltro nel pavimento e nei complementi, per le zone comuni di maggior passaggio come la lobby, il ristorante e la spa e per le aree bagno, ricavate senza soluzione di continuità con la camera da letto, i progettisti hanno scelto Mystone Pietra di Vals di Marazzi. Questa collezione in gres porcellanato è un’interpretazione più che realistica dei colori e delle venature superficiali della rara quarzite estratta nel Canton dei Grigioni ed unisce il fascino della pietra naturale a performance elevate in resistenza all’usura e agli agenti atmosferici. Disponibile in tre colori – greige, antracite e grigio – e in 5 formati – 60×120, 30×120, 75×75,60×60, 30x60cm, 40x120cm nella variante da 2 cm di spessore – può essere posata in ambienti esterni e interni.

Superfici Ceramiche
Marazzi Mystone Pietra di Vals
grès porcellanato
60x120, 30x120, 75x75,60x60, 30x60cm, 40x120cm (2 cm spessore/thickness)

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