Progetti

Collegio Universitario "San Paolo" Einaudi - Torino - Torino

Cromoterapia urbana

Torino. Se il minimalismo è un po' in crisi, una certa sensibilità verso il cromatismo creativo può essere una scelta eticamente sostenibile
Autore
Carlo Paganelli
Progetto
Luca Moretto
Superfici Ceramiche
VOGUE
Anno di realizzazione
2005

Se è vero che la scrittura crea nuovi mondi, il progetto dell’architetto Luca Moretto è un raffinato gioco di scrittura tridimensionale in funambolico equilibrio su un crinale dove, da una parte c’è una committenza illuminata, dall’altra una figura di architetto ancora poco diffusa dalle nostre parti, ovvero: per avere un minimo di libertà creativa, a volte, è necessario sceglierlo il committente piuttosto che farsi scegliere. L’intervento riguarda l’ampliamento e la ristrutturazione della sezione San Paolo del Collegio Universitario Renato Einaudi. Costruito a cavallo tra la fine degli anni Cinquanta e gli anni Sessanta, il complesso è planimetricamente configurato a forma di “L”, col lato minore leggermente ruotato verso l’interno.
Le modifiche apportate riguardano la redistribuzione degli spazi interni, ma anche l’inserimento di nuove opzioni funzionali come, per esempio, la realizzazione di un ascensore panoramico inserito in una torre trasparente, e la possibilità di dotare la struttura universitaria di luoghi fruibili anche all’aperto.
In termini quantitativi, l’operazione comprende interventi su tutti i piani dell’edificio, dal livello interrato fino agli ambienti del sottotetto, (interessando una superficie globale di circa ottomila metri quadrati) e la ristrutturazione di centosessantacinque camere destinate agli studenti. Lo spartito entro cui è stato “scritto” il progetto è risultato non abbastanza ampio e la composizione ha finito per esondare, creando una sinfonia tridimensionale di grande effetto, con accentuazioni tonali da brivido (le terrazze fortemente aggettanti), tanto da coinvolgere anche la città attraverso la fuoriuscita di alcuni spazi interni, sorretti da una trama metallica irregolare, che pare evocare la poetica del “ponteggio espressionista” e che può essere percepita – anche se per estensione arbitraria – come interpretazione architettonica del “non finito” michelangiolesco.
Sostanzialmente connotato da veri e propri eventi spaziali, gli interni sono una poliedrica sequenza di superfici concave e convesse che scompagina l’originaria forma scatolare attraverso percorsi in grado di creare visioni prospettiche deformate da multidirezionali punti di fuga verso un esterno urbano tutto da immaginare. La percezione ambientale è come un momento esistenziale immerso in uno spazio diluito in un flusso di emozioni senza soluzione di continuità. La forte connotazione scenografica degli interni è esaltata anche grazie all’impiego delle superfici in ceramica realizzate con piastrelle della Serie Interni, prodotta da Vogue, che spalmano cangianti effetti cromatici un po’ ovunque, creando sorprendenti effetti stranianti come, per esempio, nel corridoio del cosiddetto “piano giallo”, poiché “irrorato” dal colore dei pavimenti e dei rivestimenti. Tra i pezzi forti di maggiore impatto (definiti “eventi” dallo stesso Luca Moretto), emerge lo sbarco del nuovo ascensore panoramico in corrispondenza del cavedio aperto su un lato del fronte sud.

Superfici Ceramiche
Ceramica Vogue, Serie Interni
grès porcellanato
Girasole - Rosso - Ghiaccio
20x20 - 10x20 - 10x10

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