A Udine la ceramica ridisegna e colora un quartiere

Un investimento da diciassette milioni di euro e due anni di lavori hanno trasformato un complesso di condomini degli anni ’60 e ’70 in un nuovo e vibrante simbolo urbano. Il progetto “Udine Nuova”, completato tra il 2023 e la fine del 2024, ha riqualificato sette edifici, ridisegnando il profilo di un intero quartiere e dimostrando come un intervento edilizio possa diventare un motore di rigenerazione sociale. L’operazione ha interessato 460 unità immobiliari, tra appartamenti, uffici e negozi, con un impatto diretto sulla vita di quasi mille persone. Il cuore dell’intervento, reso possibile grazie ai meccanismi del Superbonus, è stato il rifacimento delle facciate. Sono stati trattati in totale 18.286 metri quadrati di superfici, di cui 10.918 mq con facciata ventilata e 7.368 mq con isolamento a cappotto.

Questa scelta strategica, oltre a rivoluzionare l’estetica, ha permesso di dimezzare il fabbisogno energetico degli stabili, garantendo un salto di classe energetica da 2 a 3 e un miglior controllo del surriscaldamento estivo. La sfida ha richiesto un notevole sforzo di coordinamento, unendo cinque amministratori condominiali per la gestione dei condomini Alpi 2, 3, 4, 5, Consap e San Daniele. L’unico a non aderire è stato il condominio Alpi 1, la torre che un tempo ospitava il cinema Capitol. Guidato dall’architetto Gianluca Rosso di Open Building srl sb, il progetto è stato realizzato dall’impresa Rizzani de Eccher SPA di Pozzuolo del Friuli (UD). La protagonista materica della trasformazione è stata la ceramica in gres porcellanato, scelta per la sua robustezza, durabilità e inalterabilità cromatica.

Per le facciate ventilate è stata usata una struttura in alluminio che sorregge lastre da 60×120 centimetri, fissate con ganci a vista. L’ispirazione cromatica, come spiega l’architetto Rosso, viene dalla rinascita urbana di Tirana promossa da Edi Rama. “L’idea dei colori nasce guardando alla Tirana di Edi Rama, dove la pittura e il colore sono diventati strumenti di rinascita collettiva”, ha dichiarato. “Così anche a Udine il grigiore lascia spazio a una tavolozza vibrante e coerente”.

Questa visione si è tradotta in un dialogo cromatico tra i diversi volumi architettonici, con una strategia che ha seguito la morfologia degli edifici. Per i condomini Consap e San Daniele, caratterizzati da sviluppo orizzontale, è stata scelta la collezione Metal Design di Cerdisa nella finitura Brass. Le grandi lastre in gres porcellanato donano alle superfici un aspetto metallico cangiante che cattura la luce, aggiungendo un tocco di sofisticata modernità. Le torri del complesso Alpi si distinguono invece per le audaci finiture della collezione Fresco del Gruppo Cerdisa Ricchetti. I colori Sage Green e Blue Whale, sempre in formato 60×120 cm, creano un vivace gioco di volumi che si staglia nel panorama urbano, trasformando gli edifici da anonimi blocchi residenziali a elementi architettonici di carattere.

I lavori hanno dimostrato come l’utilizzo strategico di materiali innovativi e scelte cromatiche audaci possano rivitalizzare non solo l’aspetto estetico degli edifici, ma anche il senso di appartenenza della comunità. Il successo di ‘Udine Nuova’ risiede non solo nell’audace visione cromatica, ma anche nella scelta strategica della ceramica, un materiale determinante per il conseguimento degli obiettivi di sostenibilità ed efficienza. Il progetto dimostra così come la ceramica, coniugando design e innovazione tecnologica, trascenda la funzione di semplice rivestimento per diventare uno strumento integrato per una riqualificazione urbana profonda, durevole ed efficiente dal punto di vista energetico, aprendo la strada a una nuova concezione dell’involucro edilizio.