A Miami, si lavora in galleria

“Un luogo di lavoro immaginato come un rifugio urbano di luce, arte e chiarezza architettonica”. Così i progettisti di Arquitectonica raccontano la ristrutturazione del Courvoisier Center a Brickell Key, nello spettacolare distretto finanziario di Miami. “Nati per esporre la collezione d’arte del proprietario, gli interni ora svolgono la duplice funzione di ambiente commerciale e spazio per l’arte e la creatività”.

I piani superiori a gradoni sfalsati accolgono uffici angolari con terrazze panoramiche, una rarità a Miami: “Questa particolare geometria e le facciate vetrate permettono di godere di una vista mozzafiato sulle terrazze, la baia di Biscayne e lo skyline di Brickell, ottimizzando luce naturale e privacy. Le facciate a gradini rappresentano anche un sottile omaggio al modernismo tropicale di Miami, creando al contempo ombra e raffrescamento passivo”.

L’atmosfera è di raffinato minimalismo, con una deliberata sensibilità da galleria: “Gli interni non solo soddisfano le esigenze funzionali di un ufficio, ma valorizzano anche la collezione d’arte del proprietario. Abbiamo progettato l’illuminazione, sia naturale che artificiale, per adattarla a ogni opera esposta. Abbiamo optato per pareti neutre, dai grigi tenui, bianchi opachi e delicati toni metallici, per risaltare le opere d’arte pur mantenendo un senso di calore e tattilità. I materiali sono stati scelti sia per la loro qualità estetica che per la loro durevolezza: metalli spazzolati, rovere bianco, lastre ceramiche e superfici per il comfort acustico. Gli arredi sono dalla sensibilità scultorea, con pezzi di design contemporaneo europeo e americano intesi quasi come opere d’arte funzionali”.

Ogni corridoio, lobby e area meeting è concepito come un potenziale momento espositivo, in dialogo costante tra arte e architettura: “Le curve e la fluidità interne riflettono la facciata a gradini, creando una continuità spaziale tra in e outdoor”, continuano i progettisti.

All’interno, la nuova grande hall funge da cuore connettivo delle torri del building: “Una zona di transizione che incornicia la vista sulla baia e invita a immergersi in uno spazio di calma e sofisticatezza, un passaggio cerimoniale che serve anche da galleria immersiva. Qui abbiamo scelto la collezione ceramica Flow di Coem nella tonalità Light Grey: le sue venature fluide e le morbide variazioni cromatiche conferiscono un senso di movimento e profondità, riflettendo l’acqua della baia. Abbiamo utilizzato la ceramica a pavimento per unificare l’esperienza spaziale, e lungo alcune pareti per creare un senso di continuità e permanenza. La finitura opaca garantisce un riverbero minimo, essenziale sia per il comfort che per l’efficace esposizione delle opere d’arte. La ceramica italiana riecheggia anche la raffinatezza cosmopolita degli ‘inquilini’ internazionali dell’edificio, offrendo al contempo un materiale altamente resistente”.

Gli architetti hanno integrato la sostenibilità a ogni livello: “Dal riuso e adattamento della struttura esistente ai materiali ecosostenibili. La collezione ceramica Flow di Coem, ad esempio, è realizzata con materiali riciclati e processi produttivi sostenibili. La facciata a gradini supporta la schermatura solare passiva, riducendo l’apporto di calore e il consumo energetico. Vetrate ad alte prestazioni, sistemi di illuminazione a led e impianti di riscaldamento, ventilazione e condizionamento contribuiscono all’efficienza. Elementi di design biofilico, come la vegetazione interna e l’ampio accesso alla luce naturale, migliorano sia le prestazioni energetiche che il benessere degli occupanti”.