Proclamati i vincitori del XIII Grand Prix Casalgrande Padana
Dicembre 2025 | Si è svolta venerdì 5 dicembre, presso l’auditorium della sede di Casalgrande Padana, la cerimonia di premiazione della tredicesima edizione del Grand Prix, il concorso internazionale di architettura che dal 1990 promuove la cultura del progetto attraverso l’impiego innovativo del grès porcellanato. L’appuntamento ha confermato anche quest’anno il ruolo del Grand Prix come osservatorio permanente dell’architettura contemporanea, raccogliendo oltre 1000 progetti provenienti da tutto il mondo.
Nato con l’obiettivo di valorizzare il potenziale espressivo e tecnologico dei materiali Casalgrande Padana, il Grand Prix si è affermato nel tempo come uno strumento critico capace di leggere l’evoluzione dell’architettura, dell’interior design e dei linguaggi costruttivi. In oltre trent’anni di attività, il concorso ha evidenziato opere in cui la ceramica assume un ruolo progettuale primario, dalle grandi superfici urbane agli edifici direzionali, fino agli interventi residenziali.
“Questo percorso, – dichiara Franco Manfredini, Presidente di Casalgrande Padana – è stato reso possibile grazie alla collaborazione e all’entusiasmo degli architetti che, anno dopo anno, ci inviano la testimonianza dei loro progetti. Sono loro a trasmetterci l’energia e l’ispirazione per continuare a crescere, e a guidare il nostro impegno nell’innovazione di prodotti e servizi”.
La selezione dei progetti è stata affidata a una giuria internazionale composta da architetti, critici, docenti, esponenti della stampa specializzata e presieduta dal Presidente Franco Manfredini. Accanto a lui, un panel eterogeneo e autorevole: Simon Keane-Cowell, Editor in Chief di Architonic; Tarik Abd El Gaber, architetto e Vicedirettore della rivista D’Architectures; Alessandra Ferrari, architetto del Consiglio Nazionale degli Architetti di Roma; Sebastian Redecke, architetto e Direttore della rivista Bauwelt; Alessandro Valenti, architetto e Direttore di ABOUT ed elledecor.it (Hearst); Matteo Vercelloni, architetto e consulente editoriale di INTERNI Magazine.
La giuria, chiamata a valutare con piena autonomia le opere candidate, ha generato un confronto puntuale e articolato sullo stato dell’arte del progetto contemporaneo.
Durante la cerimonia sono stati proclamati i vincitori delle tre categorie previste:
• Grandi superfici e rivestimenti di facciata
• Edifici direzionali, commerciali, pubblici e dei servizi
• Edifici residenziali
Alla serata hanno preso parte numerosi architetti, progettisti e naturalmente i vincitori dei premi, contribuendo a un clima di partecipazione attiva e condivisa. L’evento si è concluso con il concerto del Maestro Andrea Giminelli, che ha impreziosito la cerimonia con una performance intensa, trasformandola in un momento corale di ascolto e riflessione.
Questa tredicesima edizione del Grand Prix Casalgrande Padana è stata una celebrazione del valore della ceramica e del saper fare, un’occasione che ha ribadito il ruolo del concorso come luogo di dialogo tra architettura, innovazione e cultura del progetto. Un premio che continua a interpretare il presente e a delineare, edizione dopo edizione, nuove prospettive per il panorama architettonico internazionale.
I VINCITORI DEL GRAND PRIX
A seguire viene presentata la lista dei vincitori suddivisi per categoria. All’annuncio ufficiale dei premiati, sono state lette le motivazioni che hanno guidato la selezione dei progetti premiati, sottolineando la qualità delle soluzioni architettoniche, la coerenza tra concept e realizzazione e l’impiego consapevole del materiale ceramico.
Ogni progetto selezionato riflette un diverso modo di interpretare le potenzialità del grès porcellanato all’interno della ricerca architettonica contemporanea.
Grandi superfici e rivestimenti di facciata
1° Premio
Andrea Grimaldi, Filippo Lambertucci, Dipartimento Architettura e Progetto Università La Sapienza – Allestimento interni della Stazione Metro Colosseo – Fori Imperiali, Linea C (Roma)
Il materiale di rivestimento grigio scuro impiegato unitariamente per pavimentazioni e superfici verticali, sottolinea la dimensione degli spazi e, insieme alle incisioni di planimetrie architettoniche ottenute tramite sabbiatura, dona un aspetto museale ai luoghi di transito e ai collegamenti in superficie, creando uno spazio immersivo proiettato verso il monumento soprastante.
2° Premio
Alfonso Femia Atelier(s), Alfonso Femia /AF517 – Riqualificazione residenze sito EAI ex scuola fanteria, Montpellier (Francia); Cyber Place – Hub dell’innovazione, Cesson-Sévigné Rennes, (Francia); Residenze e alloggi per studenti, Asnieressur-Seine, France; Quartiere residenziale Milano 3.0 (Milano)
L’impiego della ceramica quale materiale assunto tra i protagonisti del progetto, concorre a definire architetture ricche di attenzioni rispetto alla loro proposta di figura urbana di riferimento, sia nel caso di innesti calibrati in riforme di edifici storici ed esistenti come nell’ex scuola di fanteria a Montpellier, sia per costruzioni ex novo in cui l’utilizzo compositivo della ceramica tridimensionale crea un gioco di riflessi e di colori che segue la luce del giorno e delle stagioni.
3° Premio
Daniele Rangone, Studio Settanta7 – Plesso Scolastico di Busca (Cuneo)
Il rivestimento dell’edificio scolastico in gres porcellanato tridimensionale colore argento e blu definisce un blocco monolitico sospeso su uno zoccolo vetrato. Il corpo così ottenuto disegna una forma avvolgente scandita da aperture regolari alternate a efficaci tagli arretrati che si aggiungono a significativi aggetti sulle testate, dove il rivestimento in ceramica, quale protagonista, prosegue nel plafone della zona coperta e sottolinea il valore materico del volume cangiante.

Menzioni speciali
1. Cossu Toni Architetti, Andrea Cavicchioli – Nuovo centro parrocchiale Regina Pacis (Velletri)
Il rivestimento in gres porcellanato della facciata prosegue a caratterizzare il volume ellittico ascendente corrispondente allo spazio liturgico della sala sottostante. L’andamento regolare dei listelli verticali aggiunge in modo espressivo un coronamento conclusivo che insieme ad aumentare la larghezza della lastra impiegata, della stessa altezza di quelle sottostanti, aggiunge una posa ad andamento geometrico tridimensionale regolare, che arricchisce la figura d’insieme.
2. Raffaele Truosolo, Giustino Marino, Cecere Management Edificio residenziale Nunziare II, (Aversa, Caserta)
Le diverse tonalità chiare e scure delle lastre di gres porcellanato impiegate per il rivestimento delle facciate sottolineano scatti, aggetti e rientranze della geometria compositiva dell’insieme, sottolineando l’uso della ceramica quale protagonista dell’edificio.
3. Lemay / Bisson, Fortin / Perkins&Will – REM Stations (Montreal, Canada)
L’impiego delle lastre a diverse tonalità di beige e grigi per gli spazi di transito e attesa della stazione metropolitana REM, rispondono alle esigenze di resistenza e durata per gli alti flussi di passaggio e concorrono a definire gli ambienti sia di superficie, sia sotterranei, ponendo l’accento sulla regolarità e la chiarezza dei percorsi.
4. Gestione Governativa, Ferrovia Circumetnea, Antonio Trapani, Loredana Cucinotta, Daniele Zito – Stazioni Fontana e Monte Po della Metropolitana (Catania)
Alle esigenze funzionali e di resistenza propria di spazi di transito, si aggiunge, nel disegno di posa delle diverse tonalità delle lastre impiegate, un disegno astratto che assorbe in realtà la funzione di indicare i percorsi, unendo così all’aspetto dell’informazione visiva quella di un valore estetico complessivo.
Edifici direzionali, commerciali, pubblici e dei servizi
1° Premio
Facchinelli-Daboit-Saviane – Nuova Scuola Secondaria di 1°grado, Puos (Alpago, Belluno)
Alla figura monolitica e regolare dell’edificio orizzontale, calato nel paesaggio con alle spalle le montagne e caratterizzata dal colore mattone compatto dell’involucro esterno, risponde, quale efficace contrappunto armonico, la scelta della pavimentazione interna a terrazzo seminato. La superficie chiara del fondo delle lastre in gres porcellanato accoglie le scaglie di varie tonalità di grigio e terra, creando un’efficace irregolarità che si affianca in modo complementare al rigore dell’architettura complessiva.
2° Premio
Arcos B – Piscina Tournesol Aldebert Bellier, Taverny (Francia)
Il progetto di riforma e ampliamento della piscina Aldebert Bellier assume come preesistenza storica collettiva la piscina prefabbricata Tournesol dell’architetto Bertrand Shoeller diffusa in Francia alla fine degli anni ’60 dal piano delle “1000 Piscines” voluto dal Generale De Gaulle. La trama e il formato a mosaico delle piastrelline impiegate per il rifacimento delle zone a contorno della vasca natatoria ben si rapporta a quella della copertura metallica apribile della copertura originaria che fanno del modello Tournesol un ibrido progettuale tra in bilico tra architettura e macrodesign.
3° Premio
SAUNA 360 – Ironmonger Row Bath SPA, Londra (UK)
La ristrutturazione radicale della storica SPA nel centro cittadino è stata affrontata ridisegnandone gli spazi e le atmosfere. Il progetto ha impiegato i materiali più espressivi e preziosi delle collezioni Casalgrande Padana chiamati a enfatizzare i diversi spazi e servizi. Il progetto assume quale indiscusso protagonista il gres porcellanato che diventa il materiale espressivo dell’intera SPA declinato secondo una studiata regia di accostamenti cromatici e di finiture.

Menzioni speciali
1. SMT Studio, Giacomo Gajano Saffi, Mauro Castreghini – Nuovo Refettorio e cucina industriale del Pontificio Istituto Orientale (Roma)
Nell’ambito del disegno d’insieme e delle geometrie di riferimento della sala del Refettorio, l’impiego delle lastre di gres porcellanato di diversa tonalità di beige con una fascia centrale a listoni lignei e una posa a campiture regolari di diversa dimensione incorniciate da fasce più chiare, concorre alla costruzione dell’immagine complessiva facendo diventare la superficie di calpestio tra i protagonisti del progetto.
2. FTA Filippo Taidelli architetto – Roberto Rocca Innovation Building / Humanitas Campus, Pieve Emanuele (Milano)
Significativo edificio che testimonia la presenza della ricerca e della didattica nell’ambito dei moderni complessi ospedalieri, declinato a livello compositivo per layers sovrapposti vetrati e caratterizzato per la lucidità tipologica d’impianto planimetrico, il Roberto Rocca Innovation Building definisce anche un’essenziale palette materica di riferimento. Accanto al vetro di facciata, al cemento a vista delle solette e al legno delle strutture portanti, le lastre in gres porcellanato impiegate per le pavimentazioni interne ed esterne e per alcuni rivestimenti assumono un valore di riferimento all’interno del percorso compositivo generale.
3. Fabio Mariani, Mariani Architetti – Hotel Fedora, Campitello di Fassa (Trento)
All’interno della riforma complessiva di una struttura alberghiera preesistente la scelta di caratterizzare l’intero piano terreno e gli spazi esterni con un unico materiale di gres porcellanato grigio venato di riferimento impiegato sia per le pavimentazioni interne ed esterne, per alcuni brani parietali e per vari piani di appoggio di banconi di servizio, ha saputo unire i diversi ambienti a livello cromatico e materico, dando alle lastre impiegate il ruolo di protagonista dell’intervento.
Edifici residenziali
1° Premio
Jacopo Mascheroni, JM Architecture – Villa Dellago, Torri del Benaco (Verona)
L’impiego del rivestimento ceramico enfatizza la linearità della composizione degli spazi andando a evidenziare la regolarità e il rapporto con lo specchio lacustre. Le lastre in gres porcellanato caratterizzano ala sommatoria delle superfici orizzontali dalle pavimentazioni alla copertura, anche’essa rivestita con lastre modulari di tonalità grigio chiaro. Dagli ambienti interni le lastre di colore beige si estendono negli spazi esterni a rimarcarne l’unione in continuità, per poi rivestire la piscina in un intenso colore azzurro grigio.
2° Premio
Anna and Krzysztof Paszkowscy-Thurow, Anna Thurow Architecture and Interiors – House RS, Siadło Dolne, Polonia; House KD, Szczecin, Polonia
L’impiego delle lastre di gres porcellanato si rapporta in questi due interni domestici alla ricercata linearità d’insieme e al controllo delle figure chiamate a caratterizzare gli ambienti. I materiali di Casalgrande Padana utilizzati nei due progetti diventano parte inscindibile dalla palette materico cromatica d’insieme e quindi protagonisti degli spazi costruiti.
3°Premio
Martha Mezzèdimi, MEZZ Design Bureau – Piscina del Podere Necione, Asciano (Siena)
Calata con attenzione tra le colline senesi, la vasca natatoria asseconda l’orografia del terreno che l’accoglie formando una linea di colore grigio blu che si inserisce in modo armonico all’intorno del podere di cui è parte. La soluzione a sfioro enfatizza la vista del paesaggio prospiciente assunto come parte dell’idea progettuale.
Menzioni speciali
1. Agnieszka Burzykowska-Walkosz, Studio Formy – House in the mountains, Kościelisku (Polonia)
Un interno domestico dove si è saputo unire in modo armonico il legno naturale della struttura del tetto e degli infissi con il segno contemporaneo del gres porcellanato impiegato in modo espressivo per caratterizzare intere pareti e porte, oltre che superfici di calpestio e bagni in cui i materiali scelti sono chiamati a configurare anche i lavabi su disegno in una sintesi compositiva attentamente calibrata.


