Design esperienziale e sostenibile: la via del futuro | di Caroline Busch

Fondato nel 1968, lo studio di progettazione tvsdesign di Atlanta rappresenta ciò che significa essere all’avanguardia: tutto ciò che realizza dimostra un’attenta considerazione della tecnologia, della sostenibilità e dell’esperienza dell’utente. Ad oggi lo studio, che si avvale della collaborazione di 180 professionisti, vanta oltre 300 premi per il design, 37 progetti certificati LEED e servizi che spaziano dall’architettura e l’interior design alla progettazione e pianificazione urbana. Progetti di rilievo includono l’espansione del Jacob K. Javits Convention Center di New York City, del Georgia World Congress Center e della Vision Tower a Dubai.

Jacob Javits Convention Center, New York City

Donna Childs, direttore dello studio e una tra i principali designer del Mercedes-Benz Stadium di Atlanta, illustra l’approccio olistico al design che ha contraddistinto questo progetto, grazie al quale è risultato vincitore al concorso Ceramics of Italy Tile Competition 2019. Con lei abbiamo parlato di ciò che sta alla base del processo creativo di tvsdesign.

 

Il suo Studio è specializzato nella progettazione di spazi commerciali e di ambienti dell’ospitalità su larga scala. Quando si lavora su progetti di queste dimensioni, quali sono le prassi e gli strumenti che vi aiutano a collaborare nel modo più efficiente?

La prima cosa che facciamo è incontrare il cliente e tutte le principali parti interessate coinvolte nel progetto. Di solito ci si riunisce per un’intera giornata e ciò permette a tutti di esprimere e condividere le proprie idee liberamente. Alla fine della giornata emerge una visione condivisa e tutti si sentono in qualche modo protagonisti del progetto.

E’ nostra prassi suddividere tra di noi le varie aree di un progetto, per poi riunirci spesso e scambiare pensieri e informazioni. Raccoglierci intorno ad un tavolo in un ambiente aperto facilita la condivisione, e fa sì che il risultato sia “corale”. Inoltre, è utile essere insieme mentre creiamo palette e selezioniamo materiali per le finiture.

Incontrare periodicamente il cliente e coinvolgerlo attraverso l’uso della tecnologia è fondamentale. Non tutti i clienti infatti sono in grado di “leggere” i disegni, quindi poterli “percorre” virtualmente attraverso un modello dell’ambiente progettato li aiuta a capire come si possa vivere realmente quello spazio.

  

Qual è la sua filosofia progettuale? In che modo questa influenza i progetti che crea per i suoi clienti?

Ciò che amo dell’interior design è lo sviluppo del progetto creativo e la soddisfazione nell’aiutare i clienti a creare spazi che riflettano i loro desideri. La mia filosofia progettuale si basa su tre elementi fondamentali: una ponderata pianificazione dello spazio, un approccio artistico e l’esperienza/aspettativa del committente, elementi che contribuiscono agli alti standard qualitativi degli spazi che progetto. Credo anche che la progettazione sia un lavoro di team: avere le persone giuste nella squadra, che condividono ed espandono la tua visione, è la chiave del successo.

 

Il suo progetto del Mercedes-Benz Stadium di Atlanta ha vinto il concorso Ceramics of Italy Tile Competition 2019 nella categoria commerciale. Può illustrarci alcuni degli obiettivi di questo progetto?

Lo stadio Mercedes-Benz è stato concepito come un luogo iconico per i tifosi, una meta irrinunciabile dove vivere esperienze uniche.

L’intento del cliente era quello di offrire 10.000 metri quadrati di spazio privato destinato alla convivialità, che i vari club sportivi possano utilizzare per coinvolgere un pubblico più ampio, non legato esclusivamente all’evento sportivo e di conseguenza possano contare su introiti alternativi. In sostanza, lo stadio deve al contempo ospitare le competizioni sportive e offrire alla comunità spazi eleganti pensati per ospitare eventi di ogni tipo, dal party con i colleghi d’ufficio, alla serata di gala per la raccolta benefica di fondi, al ricevimento nuziale e altro ancora.

La sfida posta ai progettisti dal cliente è stata quella di creare, per i diversi club, ambienti coinvolgenti e diversificati, che spaziassero da un’eleganza raffinata ad uno stile più contemporaneo e industriale, tipo loft. Il tutto, mantenendo alto il livello qualitativo delle finiture seppur con tempi di realizzazione piuttosto stretti.

Un’altra sfida è stata rappresentata dal fatto che la maggior parte degli spazi dei club si trovano sotto le gradinate, quindi con altezze variabili (da alta a molto bassa), poco luminosi e sottoposti a molte sollecitazioni. Elemento distintivo del progetto, la presenza di molti sponsor dei club con i quali il team di progettazione ha dovuto collaborare, oltre che naturalmente con il proprietario, per cercare soluzioni il più possibile soddisfacenti.

Nel complesso, il cliente ha espresso fin da subito il desiderio di un edificio iconico, che a colpo d’occhio connotasse l’intero progetto, dentro e fuori. I progettisti dovevano porsi come obiettivo comune quello di fornire agli ospiti dello stadio un’esperienza immersiva, innovativa e contemporanea, il tutto interpretato secondo il concetto chiave dell’ospitalità.

 

Mercedes-Benz Stadium (photo: Brian Gassel)

In che modo le piastrelle di ceramica italiane hanno contribuito al raggiungimento di questi obiettivi?

Le piastrelle italiane sono belle ma anche molto resistenti, quindi assolutamente adatte per questi bellissimi spazi soggetti a un enorme afflusso di persone. Inoltre, le piastrelle italiane sono sinonimo di stile e offrono ampie opportunità di design. Le abbiamo utilizzate come rivestimento dei banconi dei bar, su pareti e pavimenti, con superfici tridimensionali, o nei grandi formati, o ancora con superfici lucide e opache.

 

La vostra “mission” comprende anche l’offrire “soluzioni che promuovono la salute, la sostenibilità e la gioia”. Come si riflettono questi valori nel progetto dello stadio Mercedes-Benz?

Come azienda, creiamo ambienti performanti e di grande impatto che aiutano gli individui, le aziende e le comunità a prosperare. In definitiva, vogliamo che gli spazi che progettiamo facciano star bene le persone, e lo stadio Mercedes-Benz raggiunge questo obiettivo su tutta la linea. Gli ambienti immersivi dello stadio consentono un’esperienza appagante per gli ospiti che va ben oltre la fruizione del momento sportivo. La versatilità dello stadio consente la programmazione di eventi sia dedicati al benessere e alla salute, come “Yoga on the Field”, che all’arte e alla cultura (anche nell’adiacente Home Depot Backyard). Progettato per la sostenibilità, lo Mercedes-Benz Stadium è il primo edificio LEED Platinum al mondo nella sua categoria, avendo ottenuto il punteggio più alto di sempre per un impianto sportivo. Tutte le finiture selezionate dovevano soddisfare i requisiti di questo livello LEED, offrendo al tempo stesso un’esperienza di lusso.

 

 

Su quali progetti predilige lavorare?

Durante il processo di progettazione, lavoriamo molto duramente e passiamo ore e ore a cercare le soluzioni migliori per i nostri clienti. Quando ho la fortuna di avere un team (e questo include proprietario, appaltatore, management e team di progettazione) che lavora bene insieme e si diverte durante il processo di creazione, quella è davvero una gran cosa!

Per quanto riguarda il tipo di progetti che preferisco, sono più entusiasta quando si tratta di luoghi per il tempo libero, dove le persone vanno per divertirsi o rilassarsi. È come essere autore di un grande libro. Posso realizzare la “coreografia” dell’esperienza che il visitatore si appresta a vivere da quando fa il suo ingresso fino alla partenza, offrendogli opportunità uniche lungo la sua strada.

 

Luglio 2020