Progetti
Abitare temporaneo tra rigenerazione urbana e design intelligente
L’abitare è uno dei temi più rilevanti nella Milano della contemporaneità: secondo l’Osservatorio Casa Abbordabile le problematiche di accesso alla casa sono molte, le domande sono diversificate come lo sono le condizioni abitative e i budget a disposizione. Alta è anche la richiesta di soluzioni temporanee e affitti brevi, da parte di lavoratori in trasferta, studenti o ricercatori, partecipanti a eventi, professionisti, nomadi digitali e pazienti in visita alle strutture sanitarie cittadine che hanno bisogno di spazi di appoggio belli, funzionali, pratici, completi e pronti all’uso.
Up to Home Milano è un servizio di affitti brevi e medio‑lunghi di appartamenti arredati e chiavi in mano nato proprio per soddisfare queste richieste. Si è affidato alla grande esperienza dei milanesi DAP Studio (Elena Sacco e Paolo Danelli) che hanno affrontato questa sfida ragionando sul tema dell’abitare temporaneo in modo contemporaneo e raffinato, lavorando su richieste di flessibilità e libertà.
L’incarico, completato a fine 2024, ha previsto l’intervento su diversi edifici milanesi situati principalmente nelle zone di Città Studi, dove si è lavorato in via Corti e in via Desiderio dentro complessi ex industriali convertiti in residenziale, e Lambrate-Udine. Si è sviluppato su più unità abitative di piccola metratura, con tagli ottimizzati tra monolocali e bilocali, inserito in una strategia di valorizzazione di un patrimonio da adattare a nuove esigenze abitative attraverso una filosofia centrata sul concetto della casa come “base” più che luogo abitativo tradizionale.
“Questo incarico è stato l’occasione per portare avanti una ricerca su temi di estremo interesse e attualità”, dicono Paolo Danelli e Elena Sacco. “Il tema della temporaneità è diretta conseguenza di profondi mutamenti sociali e culturali: mobilità del lavoro, spostamenti per ragioni di studio, instabilità della struttura familiare sono tutti fattori che stanno cambiando fortemente la nostra esperienza quotidiana e l’articolazione degli schemi di base dell’abitare”.
Il progetto ha lavorato sullo spazio interno per sottrazione, eliminando il superfluo e ottimizzando ogni metro quadro. Ha creato un’identità forte, ma anche fresca e riconoscibile, attraverso arredi che prevedono l’integrazione di elementi di produzione e realizzati su disegno, ma anche colori, materiali, forme pulite e lineari e abbondante luce naturale.
A livello distributivo, sono state affrontate criticità strutturali delle unità come il mono-affaccio e la presenza di disimpegni realizzando soluzioni che in alcuni casi hanno sviluppato gli ambienti in senso longitudinale e in altri introdotto nuove scale per ottimizzare l’accessibilità. Lo spazio minimo viene reso fluido attraverso dispositivi come volumi centrali che racchiudono i servizi, cucine passanti, arredi-cerniera su misura, letti-stanza con quinte mobili e pareti-filtro colorate in legno e metallo che separano senza chiudere. Il risultato è una spazialità flessibile, trasparente, capace di modulare la privacy mantenendo una forte qualità architettonica.
Uno degli elementi chiave dell’identità di Up to Home è l’uso del grès porcellanato in grandi formati di Ceramica Sant’Agostino, scelto per la sua eleganza materica e la versatilità compositiva. La collezione Unionstone 2, nella variante Cedre Grey, riveste con il suo effetto pietra pavimenti, pareti e zone funzionali come bagni e cucine, cimentandosi con le soluzioni di arredo su misura e integrandosi con una palette cromatica sobria ed essenziale.
Unionstone 2
Cedre GreyFilippo Ferrarese
Elena Sacco - Paolo Danelli
CERAMICA SANT'AGOSTINO
2024
Filippo Ferrarese
Elena Sacco - Paolo Danelli
CERAMICA SANT'AGOSTINO
2024
grès porcellanato
Unionstone 2

Cedre Grey
30x60 cm - 9 mm
Certificazioni
LEED, CERTIQUALITY-UNI
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