Manca meno di un mese a Cersaie 2022 e la macchina organizzativa viaggia a pieno regime per una edizione, la 39.a della propria storia, che si presenta ‘secondo consuetudine’: i 15 padiglioni pieni di espositori; la quota delle aziende estere presenti in fiera che sfiora il 40%; l’intera superficie disponibile di 140.000 metri quadrati occupata. Una conferma su cui si innesta una delle novità più importanti di Cersaie 2022: la sostenibilità della ceramica e dell’arredobagno italiani, descritta secondo un duplice percorso.
E’ necessario che i cambiamenti climatici, sotto gli occhi di tutti ad ogni latitudine, ritornino al centro delle riflessioni e dell’interesse del mercato. Cersaie ha fatto propria questa mission proponendo – a quello che per una settimana è il market place più partecipato e frequentato a livello mondiale per la ceramica e l’arredobagno – di presentare i prodotti più all’avanguardia in termini di soluzioni in grado di ridurre l’impronta ecologica sul pianeta. Una presentazione delle nuove soluzioni non intesa come futuribili esercizi di stile e design, ma come soluzioni prontamente e realmente applicabili nelle diverse destinazioni d’uso: un approccio fatto di concretezza, come è da sempre nelle corde della manifestazione.
Un Cersaie che vive del presente e che rimane attento alle evoluzioni in essere, prima tra tutte la crisi energetica che pesanti effetti ha prodotto presso le aziende energivore e non dell’intero continente. Uno tsunami di proporzioni inaudite, che sarà oggetto di una riflessione in occasione del convegno inaugurale di Cersaie, alla presenza di qualificati esponenti con i quali sarà possibile approfondire le ragioni della situazione, le necessarie misure di contrasto, lo scenario futuro che si va a delineare.
Agosto 2022
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