Ancora una volta le zone periferiche ottengono risultati migliori rispetto a quelle semicentrali e centrali. Anche l’hinterland delle grandi città continua ad attirare acquirenti, sia in seguito all’aumento dei prezzi in corso nelle metropoli, sia per l’offerta abitativa presente (soluzioni di nuova costruzione e/o soluzioni indipendenti). Bene la provincia di Verona (+3,2%) grazie al traino delle località turistiche e quella di Firenze (+3,7%). Secondo la società di ricerca bolognese “l’entità del ridimensionamento atteso è ancora difficile da quantificare, ma il palpabile attendismo di queste settimane prevedibilmente si tradurrà in una perdita in termini di crescita del PIL non limitata a qualche decimo di punto percentuale”.
Secondo Tecnocasa, invece, le grandi città hanno registrato un recupero dei prezzi dell’1,8%, i capoluoghi di provincia dell’1,9% e l’hinterland delle grandi città dell’1,3%. Per Nomisma la variazione annuale dei prezzi delle abitazioni usate (che in Italia rappresentano il 75% del mercato delle compravendite residenziali) si è attestata all’1,2%, con un campo di variazione che va dal +3,2% di Modena al -1,1% di Salerno. I tempi di assorbimento degli immobili in vendita sono di circa 5,6 mesi per le abitazioni, mentre per uffici e negozi superano i 10 mesi. Lo sconto praticato sul prezzo richiesto nella media dei 13 mercati di provincia si è attestato all’11,8% per le abitazioni, al 15,8% per gli uffici e al 15,4% per i negozi. Analizzando il profilo di chi è orientato all’affitto di un’abitazione, emerge come siano in aumento locatari single, coppie giovani, studenti e lavoratori in mobilità, mentre risultano stabili i locatari monogenitore (con o senza figli) e le famiglie che si trasferiscono da un altro comune. Passando alle dotazioni richieste dalla domanda – e che risultano essere carenti nel parco abitativo offerto in vendita – Nomisma rimarca l’esigenza di un balcone/terrazzo, seguita dall’area condominiale privata, dall’ascensore, da un’elevata classe energetica e infine dal posto auto/garage. Scarseggia inoltre la disponibilità di immobili di taglio dimensionale compreso nella fascia 50-90 mq, mentre risulta carente l’offerta di abitazioni in vendita nei semicentri urbani.
Ma cosa dicevano gli algoritmi prima della guerra? Secondo l’intelligenza artificiale, i prezzi delle case al metro quadro resteranno stabili nei primi mesi del 2022, dopo il generale incremento che lo scorso anno ha interessato gran parte delle città italiane. È quanto emerge dal report previsionale di Maiora Solutions, startup innovativa specializzata nello sviluppo di strumenti di intelligenza artificiale e analisi avanzata dei dati per aziende di diversi settori.
Nel complesso, secondo i dati Nomisma, migliore continua a risultare, per contro, la performance del settore immobiliare corporate che ha attratto investimenti in crescita del 2,4% rispetto al 2020, attestandosi poco al di sotto dei 10 miliardi di euro. Il rialzo del settore corporate è stato guidato dai segmenti logistico e alberghiero. Per la logistica ha influito il cambiamento imposto dalle quarantene forzose di stili di vita e abitudini di consumo, che hanno consentito di raggiungere valori di investimento prossimi ai 3 miliardi di euro (+90% nel biennio 2019-2021) e un netto calo dei rendimenti – per effetto del tracollo della rischiosità percepita – passati da oltre il 7% a poco più del 4%.
Aprile 2022
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