Progetti

Residenza privata - Vizzolo Predabissi (MI)

Una modernità dal gusto rétro

A Vizzolo Pedrabissi, nella Bassa milanese, una vecchia casa rurale è stata radicalmente ristrutturata dando vita a un appartamento minimalista in cui il rivestimento ceramico "a effetto cemento" contribuisce a creare un'atmosfera calda pur nella rarefazione dell'arredamento
Autore
Riccardo Bianchi
Superfici Ceramiche
FLORIM
Anno di realizzazione
2015

Nell’industriosa campagna a meridione di Milano, Vizzolo Predabissi è nota, oltre che per il nome curioso, per la presenza della basilica di Santa Maria in Calvenzano, di stile romanico (databile all’XII secolo) ma di origine assai più antica tant’è che si vuole che qui il grande pensatore Severino Boezio scrisse il celebre “De consolatione Philosophiae” mentre era prigioniero di Teodorico, il gran re degli Ostrogoti, che poi, nel 525, lo fece giustiziare. La chiesa che custodisce nell’abside un magnifico affresco trecentesco raffigurante l’Incoronazione della Vergine, è importante anche per i suoi modi costruttivi caratterizzati in parte dalla posa dei mattoni “a cortina” (cioè in linea e sfalsati), e in parte a “opus spicatum”, che è la disposizione del laterizio “a spina pesce”, consentendo tale tecnica di ottenere un effetto decorativo e al tempo stesso di reimpiegare differenti tipi di mattoni provenienti da costruzioni precedenti, da demolizioni e crolli. Notazioni edilizie, queste, che ci riportano al tema di questa breve nota: la visita di una dimora nel paesotto lombardo (4.000 abitanti). La casa, articolata su tre livelli (soppalco compreso), è parte di un edificio rurale profondamente ristrutturato la cui antica origine e destinazione d’uso sono qua e là testimoniate da qualche dislivello che movimenta lo spazio, da alcune vecchie soglie opportunamente decapate e ritinteggiate, da una nicchia incorniciata da mattoni a vista nella sala da bagno, e soprattutto dai soffitti travati in parte imbiancati per aumentare la percezione spaziale, e da una scala interna in pietra con spalle in mattoni a vista (una citazione delle murature dell’aula della chiesa) e una soda balaustra in ferro forgiato. Per il resto l’intervento ha spazzato via un passato fatto di tante piccole stanze e pochi ambienti ampi, rendendo il volume aperto, i percorsi fluidi, l’illuminazione soffusa e discreta, avvolgente nel suo gioco di penombre e solarità, assai adatta a una pianura dai forti soleggiamenti estivi. L’operazione ha così delineato locali dalle dimensioni vaste: in essi i mobili – un ben bilanciato mix di pezzi antichi e moderni tra i quali spicca, in camera da letto, una un divanetto dal fantasmagorico schienale multicolore – sono collocati con grandi spaziature tra l’uno e l’altro, una rarefazione che allude a futuri ingressi di nuovi arredi. A dare unità e ulteriore luminosità al lay-out dell’appartamento è il rivestimento ceramico dei pavimenti e di alcune pareti che il progetto ha previsto in lastre di grande formato della collezione “Neutra” di Casamood, uno dei brand di punta del Gruppo Florim. La scelta della linea “Neutra”, posata in quasi tutti gli ambienti, dal soggiorno alla zona letto, alla sala da bagno, alla cucina, alla scala che conduce all’ultimo livello, va ascritta al fatto che si tratta di un grès fine porcellanato con effetto cemento e una tonalità greige che ben si intonano con l’intonaco bianco delle pareti e danno all’insieme un’atmosfera moderna in cui permane tuttavia un sofisticato retrogusto d’antan. Dove l’anima antica della casa rurale continua a trasmettere una nota di suggestiva nostalgia che scalda il cuore.

Superfici Ceramiche
Florim
grès porcellanato
Neutra
60x120 cm

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