Progetti

Abitazione privata - Varese - Varese (Italy)

Un nome a sorpresa: AmmazzaCheCasa!

Storia della ristrutturazione di un appartamento dal nome imprevedibile rispetto alla sua posizione geografica nel cuore della Lombardia
Autore
Maria Giulia Zunino
Foto
Giacomo Introzzi
Progetto
Davide Sironi, Sara Tommasi, Silvia Villa (Seimanistudio)
Superfici Ceramiche
BLUSTYLE
Anno di realizzazione
2018

Il luogo: Carnago, un grosso operoso paese di 6500 abitanti situato sulla parte meridionale di una collina morenica di origine glaciale al centro delle valli dell’Arno e dell’Olona, reso più attrattivo dalla vicinanza a Varese (12 chilometri) e a Gallarate (meno di 10).
I protagonisti: da un lato una ragazza che eredita dalla nonna un appartamento anni Ottanta con taverna: ingresso/soggiorno, cucina, disimpegno, bagno, camera singola e camera matrimoniale con cabina armadio su unico piano di 90 mq circa. E vuole aggiornarla in funzione di gusti ed esigenze sue e del futuro marito.
Dall’altro il giovane studio di architettura fondato da Davide Sironi, Sara Tommasi e Silvia Villa come espressione dell’intesa nata in ambito universitario e personale (Sara e Davide sono sposati). “Il nome Seimanistudio” – precisa Sara Tommasi che segue il settore degli interni e firma questo intervento – “sottolinea l’importanza di tale intesa. Suonare a sei mani è complesso non tanto per lo spazio ridotto della tastiera quanto perché i pensieri dei tre interpreti devono fondersi in un unicum che legge e interpreta lo spartito. Per suonare a sei mani sullo stesso strumento non bastano bravura e affiatamento, ma servono anche accordo spirituale e sintonia artistica”.
La richiesta: ampliare la zona giorno e rendere più funzionali gli spazi. Rispettando un budget contenuto.
Il progetto: “I clienti pensavano di demolire un muro portante e chiudere la scala verso il piano taverna. Sarebbe stato un intervento invasivo e costoso”, ricorda Sara Tommasi. “Il mio compito è stato guidarli in un percorso alternativo che non prevedesse opere strutturali fuori budget ma portasse a soluzioni con il medesimo impatto visivo e la stessa funzionalità. Si è demolito solo parte del tavolato tra cucina e soggiorno, creando una luminosa cucina open space. Quindi variando la distribuzione degli spazi e inserendo una parete/contenitore/elemento di arredo in legno laccato – alloggio per il camino elettrico, sostegno per la televisione appesa e scaffalatura – la zona living si è ampliata e personalizzata”.
L’accorto studio del colore, pur basandosi solo sul bianco e sul grigio in due tonalità, ne ha aumentato il carattere: interessante la fascia scura che connota il disimpegno. Il pavimento che si sviluppa su tutto l’appartamento è l’elemento connettivo. L’effetto parquet a lisca di pesce della tradizione novecentesca, attualizzata nelle misure dei listelli, è realizzato con la collezione “Arborea” di Blustyle by Cotto d’Este. Privilegiare il grès porcellanato al legno senza perderne le valenze estetiche ha significato favorire facilità di manutenzione, resistenza e igiene, semplificando il lavoro domestico. Il colore “Vesta”, scelto in una rosa di 5 tinte ispirate ad altrettante essenze lignee, enfatizza l’atmosfera calda e accogliente.
Conclusione: la casa si chiama AmmazzaCheCasa! Certo non è un commento lombardo ma piuttosto attribuibile ad amici romani di passaggio… Interrogata la progettista non conferma, lasciando spazio alle ipotesi…

Superfici Ceramiche
Blustyle by Cotto d'Este, Arborea
grès porcellanato
Vesta
10x60 cm

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