Un magazzino trasformato in casa multicolor

“Spazio, luce e colore: questi sono stati i passaggi fondamentali che ci hanno consentito di trasformare un ex-negozio di articoli per la casa in una piccola residenza”: comincia così il racconto di Jacopo Carli, progettista dello studio fiorentino Eutropia Architettura, nel descrivere l’intervento di ristrutturazione – e cambiamento di destinazione d’uso – per un magazzino a Regello, nel fiorentino. E continua: “l’ambiente si presentava come un grande magazzino vuoto, l’altezza ridotta da una contro soffittatura tecnica, una tabula rasa senza alcun carattere specifico, ma tutte le grandi opportunità che il foglio bianco può fornire al progettista. La sfida principale è stata quella di ricavare tutti gli spazi necessari all’abitare senza compromettere la qualità dell’open space originale, valorizzare le grandi luci libere e le altezze con soppalcature che consentissero una specializzazione degli usi nel rispetto della continuità spaziale”.
Ha preso così avvio il processo per ottimizzare gli spazi disponibili, con la tendenza a “comprimere” i servizi a vantaggio degli ambienti aperti, dedicati ai momenti di condivisione e relazione. Fra i criteri progettuali alla base del percorso di ridefinizione dello spazio, anche la ricerca verso la multifunzione: la stessa scala di collegamento al soppalco ospita i moduli contenitivi della cucina, sottolineando la stretta relazione fra interior design e progetto di architettura.
Anche alla luce, inoltre, un ruolo di primo piano, perché capace di valorizzare alcuni, specifici, spazi, e perché strumento per garantire comfort dell’abitare e benessere quotidiano. Continua Jacopo Carli e apre proprio il capitolo dedicato alla relazione fra luce e progetto: “la chiave per ottenere questo sfruttamento massimo delle superfici è stato sicuramente l’uso del quinto prospetto, ovvero la copertura: l’uso di finestre a soffitto e tubi solari ha consentito di portare luce naturale a tutto l’appartamento sfruttando anche le zone più interne, non illuminate dalle ampie vetrine che si aprono sul giardino esclusivo”.
Una volta definita la composizione dello spazio e messi in atto gli aggiornamenti impiantistici e le modifiche strutturali, è arrivato il momento di pensare alle finiture, fra rivestimenti e colori, capaci di dare una forte identità all’intero progetto. “Le finiture – specifica l’architetto di Eutropia – sono volte a sottolineare scelte spaziali e funzionali che ottimizzino la qualità sia sul piano percettivo-emozionale che come praticità d’uso. Riteniamo che le finiture e le scelte dei materiali consentano di trasmettere ai nostri clienti quello che disegniamo sulla carta. L’utente finale e la qualità della vita sono sempre al centro dei nostri progetti, pertanto il legno sottolinea le zone dello stare e del dormire, piastrelle di ceramica esagonali identificano e decorano la cucina come elementi della memoria, mentre altre piastrelle dai colori accesi caratterizzano sul piano percettivo e funzionale i due bagni”.
Un approfondimento, specifico, sulla cucina: l’obiettivo, in questo caso, era di creare una texture continua fra parete e pavimento, capace di offrire un distacco netto – di colore e tattile – con il parquet del soggiorno. Per raggiungere l’obiettivo, i progettisti hanno scelto le piastrelle in gres porcellanato Examatt di Tonalite che, con il loro decoro Exatarget, propongono una rilettura del disegno tradizionale a fiore, proposto in due variazioni di tonalità di grigio.