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Abitazione Privata - Ibiza (Spagna) - Ibiza (Spagna)

The Rock: lusso mediterraneo

Sull'isola di Ibiza, a soli quindici minuti dalla capitale della movida, c'è un'oasi di pace mimetizzata nel paesaggio. Una villa di una semplicità sontuosa, sinfonia di pietra, legno e acqua
Autore
Katrin Cosseta
Foto
Luc Boegly
Progetto
Zsofia Varnagy, Axel Schoenert (Axel Schoenert Architectes)
Superfici Ceramiche
COTTO D'ESTE
Anno di realizzazione
2018

Un promontorio roccioso a strapiombo sul mare e una folta pineta a proteggere dai venti e dagli sguardi indiscreti. Questa la cornice naturale in cui si inserisce una villa concepita come massima espressione della sinergia tra architettura e paesaggio.
Opera dello studio parigino AS Architects (condotto dalla coppia di architetti Axel Schoenert e Zsofia Varnagy, interior designer), il progetto è definito dagli autori un perfetto “esempio di Gesamtkunstwerk”, ovvero opera totale in cui progetto architettonico, decorazione d’interni, furniture design e concetto degli spazi esterni partecipano con la medesima importanza strategica alla definizione finale dell’edificio.
Estesa su una superficie di oltre 500 metri quadrati, la villa si compone di un unico corpo di fabbrica sviluppato longitudinalmente su un solo livello fuori terra. Come una finca, la tradizionale abitazione rurale delle isole Baleari. Ma la citazione qui finisce, perché a parte la volumetria pura, la copertura piana ‒ piantumata per accentuare la mimesi con il paesaggio ‒ e l’alternanza pietra/ intonaco bianco, nulla rimane della semplicità agreste, trasfigurata in questo caso in un concetto di lusso raffinato ed essenziale, di segno decisamente contemporaneo.
Il progetto è all’insegna della massima permeabilità tra interno ed esterno: sia la zona giorno al centro del fabbricato, sia le quattro stanze da letto distribuite alle due estremità, presentano delle ampie vetrate con spettacolare vista sul giardino e l’area piscina. Una vasca di 22 metri percorre quasi tutto il prospetto interno della casa e anticipa l’azzurro del mare all’orizzonte. Teatrale filtro tra dentro e fuori, una struttura parasole aggettante intrecciata trasforma l’ombra in una potente texture grafica. Col trascorrere delle ore, come una sorta di meridiana, essa disegna sulla parete e sul pavimento una maglia dinamica di segni che addolcisce l’austerità volumetrica e l’uniformità cromatica della casa. Un’uniformità che è risultato di uno studiato equilibrio di tonalità neutre, e materiali selezionati per entrare in sintonia con la natura circostante, a partire dalla pietra, lasciata a vista nel fronte d’ingresso, e da cui la casa deriva il nome, the Rock. Le porte sono in legno così come la parete attrezzata a tutta altezza che personalizza la cucina e il lungo tavolo conviviale; le pareti e i soffitti sono rigorosamente bianchi, i pavimenti in ceramica ben si accordano ai toni ambientali giocati sul taupe, il grigio chiaro e il beige. Ancora una volta il materiale di pavimentazione instaura un collegamento fisico e ideale tra interno ed esterno: il grès porcellanato (Cotto d’Este, collezione Cluny, 75×75 cm), che richiama la pietra di Borgogna, intorno alla piscina si esprime con una superficie strutturata (Argerot Layé) con chiara funzione antiscivolo, per sfumare all’interno in una finitura più morbida al tatto (Argerot Sablé) e omogenea alla vista. Ne consegue un’impressione di grande fluidità e respiro spaziale, a cui partecipa anche l’arredamento, un misurato mix di mobili su misura e classici del design.

Superfici Ceramiche
Cotto d'Este, Cluny
grès porcellanato
Argerot Layè - Argerot Sablé
75x75 cm

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