Progetti

Ganni Stores in NY and LA - USA - New York e Los Angeles (USA)

Scandi-chic con un tocco mediterraneo

E' il mix che anima i due nuovi showroom del brand danese di abbigliamento Ganni, che da Copenhagen sbarca negli Stati Uniti. Punto centrale del progetto: le scelte materiche, che sposano colori allegri e pieni di vita in sintonia con il Dna della 'maison'. Senza rinunciare alla tradizione scandinava con citazioni eco-green
Autore
Laura Ragazzola
Progetto
Emanuele Stamuli
Superfici Ceramiche
VOGUE
Anno di realizzazione
2019

Hygge è una parola danese che non ha un corrispondente in italiano perché indica più che altro uno stato d’animo, un modo di essere, la serenità di essere a proprio agio con sé stessi, soprattutto fra le pareti domestiche. A questa tradizione, che ha reso i danesi il popolo più felice del mondo, si ispirano i due ‘store’ che il giovane ma lanciatissimo brand scandinavo di abbigliamento Ganni ha recentemente aperto a New York e a Los Angeles. Li firma Stamuli Architecture, team di progettisti con base a Stoccolma che, nonostante la giovane età, vantano un know-how progettuale d’alto livello nel campo del retail. Ci spiega Emanuele Stamuli, founder dello studio: “Ditte e Nicolaj (i coniugi Reffstrup, che hanno fondato il brand circa 10 anni fa, ndr) non volevano una boutique, ma una sorta di abitazione scandinava, ariosa e piena di luce, dove il design, come vuole la tradizione nordica, ne fosse protagonista. Non solo. Entrambi gli spazi, sia quello di New York che quello di Los Angeles, dovevano essere in piena sintonia con il Dna del brand e cioè esprimere quel senso di gioiosità, freschezza e fiducia che caratterizza lo ‘stile’ delle donne-Ganni”. Sì, dunque, al minimalismo ma senza rinunciare a una ricerca cromaticamente forte e originale. E, infatti, è il colore la chiave di volta di entrambi i progetti d’oltre Oceano, a cominciare dalla scelta dei materiali ceramici. “Sono molto orgoglioso di vantare una certa sensibilità in fatto di ceramica, punto di riferimento importante dei miei progetti. Forse anche per la mia origine mediterranea”, rivela il progettista, svedese d’adozione ma ligure di nascita (e con padre greco).
Nello store di New York la scelta è caduta sulle piastrelle della serie ‘Graph’ di Ceramica Vogue, che ricordano la carta millimetrata color rosa-mattone usata per i disegni tecnici in architettura. “Si tratta di una collezione molto tecnica, funzionale, che ci ha consentito di giocare con la posa, riuscendo ad ottenere fughe importanti, da colorare in toni contrastanti: color ciliegia, per esempio oppure blu Cina”, spiega il progettista, che continua: “A New York abbiamo creato una continuità visiva con il parquet del pavimento, facendo in modo che le fughe dei due materiali coincidessero e si fondessero le une nelle altre. A Los Angeles, invece”, continua l’architetto, “le piastrelle ‘salgono’ anche sulle pareti creando una stanza color caffelatte con fughe nei toni della terra-bruciata, per poi incontrare il parquet in legno di pino che corre sul pavimento”.
Ai materiali ceramici dalle tinte pastello si alternano i toni freschi delle pareti: il blu cielo, il rosa chewing gum e il giallo-burro creano, infatti, campiture piene sui muri perimetrali ma anche sui setti divisori che non raggiungono mai il soffitto, lasciando che lo sguardo possa spaziare (e curiosare) in tutte le direzioni. Ma mentre a Soho, cuore dello shopping newyorkese, il nuovo store di Ganni è una sorta di loft a pianta libera, che occupa i 200 metri del piano terreno di un elegante edificio (è firmato dall’archistar francese Jean Nouvel), a Los Angeles il nuovo showroom si adatta alla tipologia degli edifici urbani della famosa città californiana, sviluppandosi in lunghezza (quasi venti metri di profondità con un unico punto luce) per creare un divertente effetto cannocchiale che stimola la ‘shopping-experience’.
Infine, il progetto d’interiors cita la tradizione scandinava soprattutto per la sua vocazione ambientalista. “È stata una precisa richiesta di Ditte e Nicolaj. E per me ha rappresentato un’occasione stimolante per una ricerca sulle potenzialità dei materiali riciclati nel campo del design. Così ho realizzato volumi polifunzionali (cassettiere che si trasformano in semplici elementi d’appoggio o d’esposizione) partendo da quella che oggi si chiama ‘smile plastic’ e cioè un materiale che nasce dal riciclo di bottiglie, tappi, reti da pesca”, ha concluso il progettista.

Superfici Ceramiche
Ceramica Vogue, Graph
monocottura
GP 019
25x25 cm

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