Progetti

Chiesa di San Martino in Villapizzone - Milano - Piazza Villapizzone Milano

Restauro architettonico della Chiesa di San Martino in Villapizzone

Un progetto di adeguamento liturgico e funzionale della chiesa parrocchiale
Autore
Santino Limonta
Foto
Luciano Busani
Superfici Ceramiche
COEM
Distributore
Ellegi Ceramiche
Anno di realizzazione
2018

La chiesa di San Martino in Villapizzone (antico borgo lombardo ora inglobato in Milano) ha alle spalle secoli di storia nel corso dei quali è stata oggetto di ampliamenti, rifacimenti e modifiche. La facciata è oggi in ottime condizioni avendo goduto, con cupola e torre campanaria, di un recente restauro conservativo. Un ovale con affresco di San Martino, posto sopra il portale d’ingresso, ne vivacizza le linee neoclassiche evidenziate da lesene e colonne corinzie. L’impianto planimetrico della chiesa ancora nel 2014 fotografava un assetto difficile che da tempo induceva a ragionare su possibili alternative. I progetti presentati nel corso degli anni non avevano però mai convinto. La svolta quando don Lorenzo Negri, nello stesso 2014, chiese all’architetto Michele Berutti di riconsiderare l’intera questione. Ma cosa fino ad allora aveva impedito una soluzione? “A cavallo degli anni ’60 e ’70 del Novecento”, ci racconta Michele Berutti, “venne realizzato un ampliamento della chiesa lungo l’asse maggiore, quello longitudinale, demolendo l’abside e le pareti del transetto in fondo alla chiesa e realizzando un nuovo volume a navata unica. Il problema che ne scaturì risultava evidente appena entrati in chiesa: l’ampliamento era su una quota maggiore di oltre un metro con sette gradini per collegare l’Aula antica e l’Aula moderna. La questione che rendeva di fatto separate e non comunicanti le due Aule era anche la presenza di grandi pilastri che rompevano buona parte delle visuali tra i due spazi”. Accertata l’impossibilità di mantenere unitario e funzionale un layout di questo tipo, si fece strada l’idea di separare fisicamente le due Aule. La costruzione di un plastico in legno in scala 1:50 fu di grande aiuto per la comprensione dello spazio esistente e per l’elaborazione del progetto di Berutti poi adottato. La chiesa originale e la chiesa moderna (ora Aula Festiva) sono state divise erigendo una grande parete alta oltre dieci metri, sorretta da una struttura in ferro rivestita in cartongesso sui due lati. In entrambi gli ambienti è stata completamente rimossa la gradinata e il sottofondo fino al rustico. Sono stati quindi ripristinati i piani con una stesa di soli 0,5 mm di livellina, posati gli elementi del sistema di riscaldamento e pavimentato, riuscendo a contenere il tutto in 7/8 cm di spessore e a mantenere, al finito, le quote preesistenti. “Un risultato reso possibile dalla scelta di pavimentare con grès porcellanato”, commenta l’architetto. “Solo nella ricostruita abside dell’Aula Antica, per affinità estetica, si è preferito posare Pietra Serena. Mentre nei raccordi di quota, nei disimpegni, in parte dei gradini, in tutta la vasta Aula Moderna (salvo il Presbiterio), in Sacrestia e nella Sala polifunzionale è stato utilizzato il grès porcellanato della collezione Pietra Valmalenco di Coem. Il formato rettangolare, il sistema e l’orientamento della posa, i dettagli esecutivi, il controllo meticoloso delle misure per allineare le fughe rispettando l’alto valore architettonico del Presbiterio, sono stati studiati attentamente. Grande cura è stata posta nella scelta della tonalità cromatica ideale e della texture: un grigio chiaro caldo e leggermente variegato, ma nel complesso regolare e uniforme. Volevamo che il pavimento nel suo insieme creasse l’atmosfera pacata e accogliente, non dispersiva, che questo spazio ampio ed essenziale deve mantenere”.

Superfici Ceramiche
Coem, Pietra Valmalenco
grès porcellanato
60x60 cm

Richiedi info progetto >