Progetti

Sede Eurosets azienda biomedicale - Medolla (MO) - Medolla (MO)

Nell’astronave biomedicale

La ricostruzione dell'azienda Eurosets guarda al futuro e crede nella sinergia tra persone e natura
Autore
Roberta Chionne
Foto
Federica Flavoni
Progetto
Studio Inhabito
Contractor
CAD Service Srl
Superfici Ceramiche
REFIN
Anno di realizzazione
2016

Inaugurata nel giugno 2016, la nuova sede della Eurosets racconta molte cose. Fondata nel 1991 a Medolla, in provincia di Modena, questa azienda italiana leader internazionale nella produzione di dispositivi biomedicali ha scelto di rispondere con una reazione particolarmente positiva ai danni causati dal terremoto del 2012 e dall’inondazione del fiume Secchia nel 2014. La sua completa riedificazione è stata concepita soprattutto come un messaggio sociale: fare della ricostruzione un’occasione per guardare al futuro andando oltre le necessità delle funzioni. Il progetto ha preso vita nutrendosi della sinergia creatasi tra progettisti, tecnici, dipendenti e committenza, che si era posta tre obiettivi principali: stabilire un rinnovato rapporto con il paesaggio, realizzare un edificio produttivo sostenibile, creare ambienti di lavoro salubri ed esteticamente belli.
Esternamente la nuova sede si presenta come un imponente volume unitario battezzato dai progettisti dello studio InHabito “astronave biomedicale ecosostenibile”, per l’attenzione ai criteri della bioclimatica e la sua forma ispirata al desiderio di confondere il monotono profilo della campagna padana. Il complesso si distingue per l’andamento mutante del profilo verticale e per il rivestimento frangisole in plasticWood (un materiale completamente riciclabile composto da resina e farina di legno) che lo avvolge, permettendo di ridurne il fabbisogno energetico e di trasmettere un’immagine esterna unitaria in grado di celare un “cuore” interno distinto in due volumi diversi: la sede direzionale e il padiglione dedicato ai reparti produttivi e al magazzino delle materie prime.
Le due zone sono collegate da una corte interna e da un blocco centrale che costituiscono il perno sia fisico che simbolico della nuova sede. È qui, infatti, che si trovano la mensa e gli ambienti comuni in cui si incontrano operai e impiegati. Tutte le aree interne rispondono all’esigenza di offrire spazi di condivisione, produttività e benessere e cercano un fecondo dialogo tra principi bioclimatici ed esigenze funzionali. Nei blocchi direzionale e di collegamento, le superfici vetrate affacciate sui patii-giardino interni costituiscono il filo conduttore dell’ambientazione e un’importante fonte di illuminazione naturale filtrata da essenze vegetali, scelte per garantire il giusto rapporto tra luce e ombreggiamento, mentre il tetto-giardino rappresenta molto più di un prolungamento degli spazi progettuali nella natura, permettendo infatti anche un efficace isolamento termico degli ambienti di lavoro sottostanti.
L’allestimento degli interni ha previsto, in accordo con la committenza, una declinazione di colori e materiali in diverse finiture al fine di differenziare i vari ambienti, cercando di stabilire una sintonia emotiva oltre che funzionale. Per le pavimentazioni sono stati utilizzati 3.500 metri quadrati di lastre Refin, affidando al grès porcellanato non soltanto il ruolo di garante degli alti standard tecnici e igienici ma anche di elemento progettuale. Sui percorsi interni e sulle scale sono state posate collezioni ispirate ai materiali del contesto urbano, come la Graffiti al piano terra e la Design Industry al piano superiore. Per l’informale area ristoro è stato scelto l’effetto legno-cemento usurato di Plant nel caldo color Rope. La continuità dei percorsi esterni tra aree di ingresso, corti interne e zone di sosta del tetto-giardino è stata invece affidata all’effetto minerale di Petrae, e in particolare al colore Barge, ispirato alla quarzite dell’omonima località piemontese.

Superfici Ceramiche
Refin, Serie Design industry, Graffiti, Petrae
grès porcellanato
Oxyde Dark, Grigio,
60x60cm; 30x60cm

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