Microurbanistica diffusa

Da sempre si discute se la forma segua la funzione, oppure avvenga il contrario. In realtà è ormai da anni che, soprattutto in alcuni ambiti dell’architettura, per esempio quella d’interni, la forma rincorre il business e non potrebbe essere altrimenti. L’architettura è anche un medium che comunica per immagini attraverso un linguaggio tridimensionale, laddove il contesto non è sempre il suo intorno costruito bensì il mondo delle merci. Un mondo pervasivo con un suo linguaggio economicistico in forte progressione e una sua estetica — simmetrica alla cultura di massa — abbastanza condivisa dai committenti e dagli architetti.
La “Farmacia Dott. Ceriali” è inserita in un grande centro commerciale, un non luogo, dunque un’architettura profondamente intrecciata con le merci.
I centri commerciali sono contenitori che a loro volta includono frammenti di urbanità in forma di spazi con percorsi segnati da incroci, rotonde circolatorie, piazze: non potrebbe essere altrimenti, in un mondo sempre più globale, sempre più indifferenziato, dove le culture si fondono. Il mix di merci e culture configurano universi ibridati caratterizzati da un meticciato generatore di nuovi orientamenti di senso. Lo studio di architettura di Ennio Zucchetti (con la collaborazione dell’architetto Cristina Orsini e di Paolo Cossa) sta lavorando da tempo con la committenza italiana avendo come riferimento l’esperienza francese, tradizionalmente un passo avanti nell’innovazione apportata nell’ambito dei grandi centri commerciali.
Il progetto aveva come obiettivo la ristrutturazione e l’ampliamento di una farmacia puntando su un concept innovativo, su un tema di forte connotazione commerciale attraverso un negozio destinato alla grande distribuzione specializzata, da collocarsi nel contesto di un centro commerciale con più di due milioni di visitatori per anno. Il nuovo spazio è stato progettato avvalendosi di criteri derivati da una vera e propria science of shopping, dove i percorsi dei clienti diventano flussi lungo i punti di interesse, le numerose e diverse aree di prodotto e corner di vendita.
Banco reception all’ingresso, cassa rapida, desk dimostrativo sono aree seduttive, funzionali al massimo orientamento verso la merce esposta e i servizi offerti.
Definiti i percorsi attraverso il layout, la comunicazione visiva punta sulla massima leggibilità, come deve essere qualsiasi progetto di immagine coordinata. La progettazione di un nuovo logo diventa occasione per la definizione del brand, che distingue ogni elemento segnaletico del prodotto.
Uno spazio a intenso traffico ha imposto pavimenti e rivestimenti resistenti e di ridotta manutenzione, come quelli di Ceramiche Refin attraverso la collezione Artech, finitura Grigio e finitura Perla. Per la realizzazione dei pavimenti è stato utilizzato un formato grande (cm 60×120) mentre le pareti del laboratorio sono rivestite con piastrelle di formato cm 30×60.